L’INPS ha pubblicato e reso disponibili i coefficienti volti a rivalutare le retribuzioni e i redditi da pensione validi per tutto quest’anno. I coefficienti in questione variano a seconda che si tratti della cosiddetta “quota A”, ovvero quella quota relativa alle anzianità di contribuzione fino al 31 dicembre 1992, o della “quota B”, la quale invece riguarda i contributi che sono stati maturati dopo la data del 31 dicembre 1992. Sarà ora dunque possibile effettuare il calcolo di una pensione che ha decorrenza nel 2009: questo particolare metodo di calcolo mette in relazione l’importo del trattamento con la retribuzione percepita mediamente negli ultimi anni di lavoro. In questo modo si potrà garantire una specifica percentuale della retribuzione (ad esempio, se l’anzianità massima è di 40 anni, questa percentuale sarà dell’80%).
ISTAT
Istat: contratti in attesa di rinnovo per 3,5 milioni di lavoratori
Sono circa 3,5 milioni i lavoratori italiani che aspettano il rinnovo del contratto di lavoro. A comunicarlo è l’Istat secondo cui, nonostante una lieve diminuzione
Istat: 7, 5 milioni i poveri in Italia nel 2007
Non sembra volersi sradicare la povertà in Italia. Secondo il rapporto dell’ Istat sulla povertà in Italia nel 2007, si trova in condizioni di povertà relativa circa l’11% delle famiglie residenti pari a ben 2 milioni 653mila, con 20 mila famiglie in più rispetto all’anno 2006. Sono, quindi, 7 milioni 542 mila i poveri in Italia, pari al 12,8% della popolazione complessiva. Il fenomeno, che si è mantenuto stabile negli ultimi cinque anni, è maggiormente diffuso nelle regioni del Sud Italia dove si calcola che l’incidenza della povertà, circa il 22,5%, sia 4 volte superiore di quella registrata nel resto della penisola. Tra le regioni più colpite il primato spetta alla Sicilia e alla Basilicata con, rispettivamente, il 27,6% e 26,3%. Secondo i dati pubblicati dall’Istat, la povertà è più diffusa nelle famiglie numerose, con la presenza di tre o più figli, in particolare minorenni, ed inoltre, è legata a bassi livelli di istruzione, a bassi profili professionali e al mancato inserimento nel mercato del lavoro.
Inflazione a 3,8%: crescono i prezzi di alimentari e carburanti
A giugno l’inflazione ha toccato il 3,8%, tale limite non si superava dal 1996. Lo si apprende da una comunicazione dell’Istat, che conferma la stima
Istat: migliora il commercio estero italiano e diminuisce il deficit
Migliora il commercio estero italiano e diminuisce il deficit con i paesi esteri. Lo conferma l’Istat, dichiarando che ad aprile il deficit era di 1.004
Inflazione al 3,6%, soffre anche la Germania
Pasta e pane sempre più “salati”. Continua a crescere l’inflazione in Italia, con punte preoccupanti nel settore degli alimentari. L’Istat, che ha diffuso ieri i
ISTAT: Il 50% degli italiani con 1900 euro al mese
Il rapporto focalizza che il reddito netto per le famiglie residenti in Italia è di 2300 euro mensili inclusi i trasferimenti monetari,di circa 700 euro. Nota importante viene dalle famiglie rette solo dallo stipendio femminile, in questi nuclei familiari si ha circa il 27 % in meno del reddito rispetto agli altri.
A marzo aumenta inflazione
Accelera ancora l’inflazione a marzo, secondo l’Istat, che conferma le stime preliminari diffuse alla fine del mese scorso, i prezzi a marzo sono aumentati del
Febbraio: inflazione stabile al 2,9%
A febbraio su base annua l’inflazione in Italia è rimasta ferma al 2,9%, come nel mese di gennaio. A comunicarlo è l’Istat con le sue