GTECH di Lottomatica ha acquisito il 90% di St Enodoc Holdings Limited

GTECH è un’azienda leader nella tecnologia di gioco e società di servizi, fornisce tecnologia innovativa e contenuti creativi. L’azienda, controllata al 100% da Lottomatica S.p.A., ha acquisito il 90% di St Enodoc Holdings Limited, operatore leader nella gestione completa dei servizi per i giochi white label, con sede a Gibilterra, e controllate, inclusa St Minver Limited, per un valore in contanti pari a 28 milioni di euro. Ne dà notizia un comunicato di Lottomatica. Gtech stima di pagare fino a 13,6 milioni di euro aggiuntivi calcolati in base al rendimento del business nel 2008 e nel 2009. Il dieci per cento di St Enodoc rimane a Gary Shaw, fondatore e Presidente, fino al 2012, momento in cui sia Mr. Shaw che Gtech avranno il diritto di indurre Gtech all’acquisto delle azioni di Mr. Shaw. La società prevede di finanziare l’operazione attraverso la disponibilità di cassa.

In un momento in cui continuiamo ad espandere la nostra presenza nel settore del gioco via Internet, St. Enodoc ci appare come la giusta scelta. St Enodoc fornisce servizi tecnologici ad alcuni dei più rinomati marchi in Europa i quali operano nei giochi del bingo interattivo, del poker e dei casinò, incluso il supporto tecnico specializzato per le reti peer-to-peer per la gestione di frodi e collusioni.

ha dichiarato Jaymin B. Patel, Presidente e CEO di GTECH. E noi aggiungiamo che si trattava di una scelta sicuramente appetibile: nell’ultimo bilancio del 30 Giugno 2007, St Enodoc ha registrato entrate per circa 13,7 milioni di euro.

Mercato auto in discesa, Fiat in controtendenza:nuove immatricolazioni in Francia

È stato un aprile debole per il mercato dell’auto. Le immatricolazioni si sono ridotte del 2,86%, 202 mila autoveicoli in meno. Dall’inchiesta congiunturale del Centro Studi Promotor emerge che in particolare ben l’88% dei concessionari segnala bassa affluenza di potenziali interessati all’acquisto nei saloni di vendita dei concessionari.

IN netta controtendenza rispetto al mercato il gruppo Fiat: ad aprile le immatricolazioni in Italia del gruppo sono cresciute dell’1,43% a 67.742 unità, contro le 66.789 del mese di aprile dello scorso anno. A marzo le immatricolazioni del gruppo torinese erano calate del 20,6%, a febbraio dell’8% e a gennaio del 6,57%, per cui mese positivo dopo un inizio anno non proprio rose e fiori. Le auto più vendute nel nostro Paese non sono quelle costose ma sono sempre la Fiat Punto (oltre 18 mila), la Fiat Panda (più di 12 mila) e la Fiat 500 (oltre 9 mila) che sta ormai raggiungendo la soglia dei 200 mila ordini in tutti i mercati in cui è venduta in dieci mesi di vita. Fiat Bravo è la vettura del segmento C più venduta così come Fiat Doblò è al vertice nella classifica dei multispazio. Infine, Fiat Sedici è nel progressivo annuo il 4×4 più venduto. La Fiat cresce anche in Francia. E’ quanto emerge dai dati pubblicati da Comité des Constructeurs Francais d’Automobiles, l’associazione costruttori di automobili d’Oltrape, secondo i quali il gruppo del Lingotto avrebbe immatricolato nel solo mese di aprile 14.695 autovetture e veicoli commerciali leggeri (+34,7% rispetto allo stesso mese del 2007), di cui 10.979 a marchio Fiat (+43,6%).

Codacons: lista “pompe bianche” per ovviare al caro benzina

Per aiutare gli automobilisti alle prese col caro-pieno, abbiamo deciso di diffondere oggi gli indirizzi di altri 150 distributori indipendenti che si aggiungono all’elenco già realizzato e pubblicato dal Codacon.

Lo si legge in una nota dell’associazione dei consumatori Codacons. Il presidente Carlo Rienzi spiega che

Si tratta delle cosiddette pompe bianche che non appartengono ai grandi marchi e applicano listini sensibilmente inferiori rispetto ai distributori abituali. Ciò si traduce in un risparmio fino a 100 euro l’anno sul pieno per ogni automobilista, ipotizzando due pieni al mese. Risparmio che, ovviamente, risulta ancora maggiore al crescere del numero dei rifornimenti annuali.

L’elenco può essere consultato sul sito dell’associazione ma anche telefonicamente 24 ore su 24 mentre siete in viaggio telefonando al numero verde dell’associazione 178.4402440.

Fed taglia tassi e volano le Borse

Ripresa del settore finanziario e una maggiore fiducia degli operatori hanno inaugurato la settimana delle borse asiatiche. Ad inizio settimana a Tokyo il Nikkei aveva archiviato la seduta in rialzo di 0,22% con un guadagno di 30 punti, a 13.894,37, il massimo dal 28 febbraio scorso sulla scia dei finanziari che hanno goduto del recuperato clima di fiducia da parte degli investitori. Inizio settimana positivo per Taiwan con il Taiex che lunedi ha preso 131,77 punti a 9.079,60 in rialzo dell’1,5%; Lunedi negativo per Seul, dove il Kospi termina a -0,08% (1.823,17 punti). Nella giornata del 29 ottobre la Borsa di Tokyo è rimasta chiusa per festività nazionale. Oggi inizio seduta positiva per la borsa di Tokyo, grazie soprattutto alle notizie giunte dal comparto automobilistico (con le vendite nel mese di marzo in crescita del 12,5%) le performance dei titoli esportatori (dovuto all’arretramento dello yen sul dollaro) ed il rally di Wall Street. L’indice Nikkei ha concluso ieri gli scambi in rialzo del 2,05% a 14.049,26 punti mentre il Topix ha guadagnato il 2,32% a 1.377,39 punti. Tra le altre piazze asiatiche, Seul archivia un progresso dell’1,25% a 1.848,27 punti mentre Taiwan sale dello 0,49% a 8.963,63 punti.

Finanziamenti e leasing: agevolazioni e limitato impatto sulla liquidità aziendale

Il leasing è un’operazione finanziaria attraverso la quale si ottiene la “disponibilità” di un bene (ad esempi automobile, macchinario, immobile) che viene acquistato secondo le proprie scelte dalla società di leasing con cui si stipula il contratto. In pratica: la società di leasing compra il bene direttamente dal fornitore, siamo però noi che scegliamo il tipo di bene e il fornitore da cui comprarlo, siamo noi che trattiamo il prezzo e le modalità di pagamento ed infine che usiamo il bene dopo la consegna. In pratica la società di leasing finanzia l’intero importo dell’acquisto del bene scelto, compresa l’IVA ed offre una serie di servizi accessori connessi alla proprietà del bene (ad esempio la copertura assicurativa). In cambio la società di leasing chiede il pagamento puntuale (di norma ogni mese) del canone leasing concordato. I canoni (a parte eventuali indicizzazioni nel caso di operazioni a tasso variabile) sono tutti uguali, salvo il primo che spesso è di importo superiore agli altri canoni periodici. Al termine della locazione l’utilizzatore può diventare proprietario del bene con il pagamento del prezzo stabilito (riscatto).

Per richiedere un leasing ci si può rivolgere a un istituto finanziario o un intermediatore (concedente o locatore) iscritto nell’elenco generale dell’ U.I.C. e della Banca d’Italia, occorre tuttavia tener presente che gli interessi praticati dalle società finanziarie sono di regola superiori a quelli degli istituti bancari, questo perché le finanziarie non sono altro che intermediari tra noi e gli intermediari (le banche) per cui devono guadagnare anche la loro commissione.

Oltre i 5000 euro solo assegni non trasferibili, dopo tale soglia occorrerà specifica richiesta

In applicazione dell’ articolo 49 del Decreto legislativo 231 del 21 novembre 2007, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del riciclaggio, da mercoledì 30 aprile scattano importanti novità per gli assegni bancari e circolari, ma anche per i libretti di risparmio. Scenderà da 12.500 a 5.000 euro il limite per il trasferimento di contante, assegni al portatore e libretti. Si scende, di regola, a 2mila euro se il trasferimento avviene invece tra soggetti che svolgono attività di incasso e trasferimento fondi (i money transfer ). Ed è sempre 5mila euro la soglia per poter emettere assegni trasferibili, cioè che si possono girare ad altri. Le banche e le Poste dovranno rilasciare blocchetti di assegni già muniti della clausola “non trasferibile”. Quindi gli assegni non saranno più trasferibili? Assolutamente no, solamente le banche da domani forniranno “in automatico” solo quelli “non trasferibili”.

Dal 1 maggio due centesimi in più per un litro di benzina

Scade mercoledì 30 aprile lo sconto fiscale deciso dal governo in applicazione della Finanziaria 2008: da giovedì 1 maggio è in arrivo un nuovo aumento, pari a 2 centesimi al litro, che spingerà verde e diesel su nuovi primati. Un meccanismo che il governo ha messo in atto a marzo attraverso un provvedimento che di fatto ha prodotto un calo dei prezzi al consumo di 2 centesimi al litro. Il provvedimento però è previsto che rimanga in vigore infatti solo fino al 30 aprile. Pochi centesimi possono sembrare una cifra irrisoria ma in realtà è una spesa di quasi 7 euro in più per un rifornimento completo di benzina di un’auto di medio-alta cilindrata. Per il primo maggio quindi gli italiani rischiano così di dover metter in conto oltre circa 7 euro in più per un pieno di gasolio rispetto all’anno scorso.

E-commerce: Shakebid farà concorrenza a Ebay

La moda in questi ultimi tempi delle aste al ribasso ha contribuito alla creazione di diversi siti del settore promotori di tale sistema, più simile talvolta ad una lotteria che ad una vera e propria asta online. Shakebid.com, online da venerdì, attraverso il meccanismo delle aste sul web, ma «al ribasso», vuole fare concorrenza al colosso americano eBay nel ricco business dell’ e-commerce. In cosa consistono le aste al ribasso? Nella vetrina virtuale dell’home page sono esposte le offerte, con relative scadenze. Una volta scelto il prodotto si può puntare sul prezzo giusto per aggiudicarsi il prodotto: vince chi ha formulato l’offerta al prezzo inferiore, purché «unico». Se infatti il prezzo prescelto è già opzionato, le due offerte automaticamente decadono. Il trucco sta quindi nel formulare un’offerta senza pari e più bassa rispetto alla altre. Cosa succede nel caso in cui non ci fosse un’offerta unica? Nel caso in cui non ci sia un’offerta unica più bassa, il bene oggetto dell’asta verrà aggiudicato all’utente che avrà presentato per primo l’offerta formulata dal minor numero di utenti e più prossima all’offerta più bassa.

Accordo Pininfarina-Tata, titolo registra in Borsa un balzo del 38,6%

Pininfarina aprirà, entro la fine del 2008, un Centro di ricerca, design ed engineering a Pune, in India. Pininfarina e il gruppo Tata, hanno infatti firmato una lettera di intenti in base alla quale Tata assegnerà alla società attività di sviluppo. La Pininfarina è un’azienda italiana, attiva nel settore delle carrozzerie per automobili, fondata a Torino il 22 maggio 1930 come Società anonima Carrozzeria Pinin Farina da Battista Farina (detto Pinin ovvero piccino in piemontese). La società sarà a maggioranza Pininfarina, che ne avrà anche la responsabilità di management, infatti per rafforzare ulteriormente lo strategico legame tra il Gruppo Tata e il Gruppo Pininfarina, Ratan Tata,Presidente di Tata Industries Limited, ha espresso l’interesse delle societa’ Tata a partecipare all’aumento di capitale della Pininfarina, con la sottoscrizione di una quota dei diritti di opzione assegnati alla famiglia
Pininfarina.

Questo accordo testimonia la grande attenzione che presta Pininfarina ad un mercato emergente ed in forte sviluppo come quello indiano – afferma Andrea Pininfarina, Presidente e AD di Pininfarina S.p.A. – Il nostro partner, uno dei maggiori costruttori automobilistici a livello mondiale con un forte radicamento nel mercato indiano, ci permetterà di raggiungere un sempre più elevato livello di eccellenza nel settore del design e dell’ingegneria.

Trimestrale Fiat, il Lingotto tiene duro nel mercato automobilistico

Fiat Group Automobiles ha chiuso il trimestre con ricavi per 6,8 miliardi di euro, in aumento dell’8,4% rispetto ai primi tre mesi del 2007 grazie ai maggiori volumi di vendita. In risultato della gestione ordinaria è positivo per 193 milioni di euro (192 milioni di euro nel primo trimestre 2007), mentre il margine sui ricavi è passato dal 3% al 2,8%. Escludendo le componenti non ricorrenti il risultato della gestione ordinaria del primo trimestre 2008 sarebbe stato di 233 milioni di euro rispetto a 152 milioni di euro nel 2007, con un margine sui ricavi del 3,4%, in miglioramento rispetto al 2,4% del 2007.

Progetto ENI a Marghera: investimenti per le centrali

A pochi giorni dall’aver siglato un memorandum d’intesa con l’Egyptian Natural Gas Holding Company e con l’Egyptian Electricity Holding Compagny , Eni ha presentato ieri a Marghera il progetto ‘Master Plan’ della Raffineria di Venezia, un impegno volto al rilancio dell’area industriale di Porto Marghera. Eni intende rimodulare alcuni impianti che, grazie all’utilizzo di tecnologie più avanzate, modificheranno la produzione degli oli pesanti in prodotti di elevata qualità, ovvero kerosene e gasolio a bassissimo contenuto di zolfo. L’intervento consentira’ anche di rifornire il Triveneto in tempi piu’ rapidi, con maggiore sicurezza e minore impatto ambientale; vi saranno infatti 41 navi in meno all’anno (-19%) che arriveranno nella laguna di Venezia e 3.000 autobotti (-12%) in circolazione sulle strade locali oltre la diminuzione delle emissioni in atmosfera (-23% polveri e -11% di ossido di zolfo).