Sono passati quattro anni dal fallimento di Lehman Brothers, un simbolo del crollo della finanza statunitense. La banca d’affari americana subì un tracollo che lasciò senza lavoro migliaia di dipendenti, e denunciò globalmente la propria incapacità a gestire la moda dei mutui sub prime, che diedero poi l’avvio a difficoltà planetarie. Ed oggi cosa è accaduto? Si può tornare ad avere fiducia nella finanza statunitense? Quale è la situazione delle principali banche d’affari a stelle e strisce in questo scorcio finale di 2012?
Lehman Brothers
Lehman Brothers cita Citibank per 1,3 miliardi di dollari
Lehman Brothers, o più precisamente il curatore fallimentare della società simbolo della crisi finanziaria del 2008, ha citato senza troppi fronzoli un’unità di Citigroup per
Wall Street: nuove inchieste banche gravano sui listini
Quello attuale non è un gran momento per la piazza azionaria di Wall Street, che ieri ha chiuso l’ottava con ampi ribassi e con tanti dubbi e poche certezze; nell’ultima sessione della settimana, infatti, il Dow Jones ha lasciato sul parterre un punto e mezzo percentuale, mentre il Nasdaq ha addirittura perso quasi il 2% non solo per i timori sul debito dei Paesi europei, ma anche per effetto della valanga di inchieste avviate dalla Procura di New York e dalla SEC, l’equivalente americana della nostra Consob, riguardo a presunte operazioni di ingegneria finanziaria, con diffusione di dati falsi, con le quali i mutui subprime sono stati letteralmente “impacchettati” e venduti sul mercato con lo stesso rating, o quasi, dei titoli di Stato tedeschi.
Inchiesta Usa sui derivati: false informazioni alle agenzie di rating
In America tutte le principali banche d’affari sono tornate nell’occhio del ciclone dal fronte dei derivati sui mutui e, in particolare, per quel che riguarda
Obama dice stop ai salvataggi illustri
La piazza di Wall Street non potrà più cullarsi sui salvataggi da parte del Governo americano. A dichiararlo a New York, nel corso di un
Lehman Brothers: il punto ad un anno dal crac
E’ passato giusto un anno dal crac della Lehman Brothers. Il fallimento della società americana ha dato il via alla fase più acuta e profonda
La Germania si piega alla crisi e nazionalizza Hypo Real Estate
Negli Stati Uniti l’Amministrazione Bush prima, e quella Obama poi, unitamente e congiuntamente con il Dipartimento del Tesoro e la Federal Reserve, hanno iniettato nelle banche a stelle e strisce centinaia di miliardi di dollari per evitare clamorosi fallimenti come quello della Lehman Brothers che è stato uno dei fattori scatenanti del crollo verticale delle Borse registrato nel quarto trimestre dello scorso anno. Ebbene, anche in Germania si è arrivati a sfiorare un nuovo caso Lehman Brothers, stavolta in salsa tedesca. Per evitare guai peggiori, infatti, il Governo tedesco ha annunciato il lancio dell’Offerta Pubblica di Acquisto su Hypo Real Estate, la banca che ha archiviato il 2008 con un profondo rosso di 5,4 miliardi di euro e che per restare a galla ha ricevuto ingenti fondi statali e privati per circa 100 miliardi di euro.
Si è conclusa la settimana peggiore da sempre per le Borse mondiali e per Piazza Affari
E’ stata la settimana più nera della storia della Borsa. Ieri il panico ha preso il sopravvento in Europa guidando gli investitori vesro un ribasso diffuso e incontrollato e neanche la decisione della Consob di vietare le vendite allo scoperto su tutto il listino è riuscita ad arginare la caduta. L’indice S&P/Mib di Milano ha perso il 7,1%, Londra -8,8%, Parigi -7,7%, Francoforte -7%. In serata gli operatori hanno lasciato le loro postazioni per un week end di angoscia, in attesa di qualche segno di conforto da Wall Street, che almeno in parte è arrivato. Ma ora l’angoscia diventa pressante per quello che potrà succedere lunedì mattina alla riapertura dei mercati. Addirittura è circolata l’ipotesi di una chiusura delle Borse per il tempo necessario “a riscrivere i regolamenti, le regole della finanza internazionale”.
Fu giusto far fallire Lehman brothers in quel modo? qualche dubbio comincia a serpeggiare fra gli esperti
La decisione presa da Henry Paulson di lasciare fallire Lehman Brothers è stata un errore imperdonabile per l’equilibrio del sistema finanziario globale”, ha detto ieri il ministro delle Finanze francese, Christine Lagarde, lasciando forse un pò perplessi quanti invece avevano elogiato quella decisione definita coraggiosa delle autorità americane. Ma analizzando le conseguenze successive a quel terribile crollo e i risultati odierni e sopratutto quello che stanno facendo i vari Governi, ora, per salvare i propri istituti, forse quella decisione non fu cosi giusta come all’inizio sembrò. E’ dal 15 settembre, infatti, data in cui Lehman Brothers è andata in default, che le sofferenze del sistema finanziario mondiale sono esplose in una crisi di cui paghiamo tuttora le conseguenze. Le Borse hanno perso, punto più punto meno, circa il 20%, l‘Euribor a 3 mesi fino a quel momento vincolato sotto quota 5%, è balzato al 5,40%, sui massimi di sempre.
La bancarotta di Lehman Brothers segna la fine del sogno americano della banca di investimenti tout court
Con il tragico fallimento della quarta banca d’affari americana Lehman Brothers, dopo il salvataggio in extremis di Bears Stern, e quello mascherato sotto mentite spoglie di acquisizione da parte di Bank of America, della terza banca d’affari Merril Lynch, si chiude definitivamente l’era delle banche d’affari e di investimento, che grazie ai loro guadagni spropositati, sembrava potessero e dovessero sostituire il tradizionale modello bancario, fondato sulla ricerca e raccolta del risparmio presso i clienti. Una banca d’affari è un istituto di credito il quale (a differenza delle banche commerciali) non permette depositi, ma offre servizi di alto livello e specula con elevato rischio (Lehman aveva un esposizione di 35 volte il valore dei propri asset). Inoltre molte di queste banche offrono servizi di consulenza per le imprese in materia finanziaria e in operazioni straordinarie come il collocamento in Borsa o acquisizioni e fusioni di asset ed imprese. Inoltre operano come intermediari sui mercati mobiliari e forniscono a societa o ad enti locali finanziamenti sottoscrivendo e collocando le nuove emissioni di titoli.
I tassi sui Fed Funds balzano al 4% dopo la bancarotta di Lehman Brothers
Il dichiarato fallimento di Lehman Brothers ha fatto precipitare le borse internazionali e si sta ripercuotendo sui mercati finanziari di tutto il mondo. L’ennesima vittima
Dollaro molto volatile sui mercati valutari dopo la tempesta Lehman
ll dollaro si rafforza contro tutte le valute e nei confronti dell’euro arriva a segnare un apprezzamento dell’1%. La divisa unica scambia a 1,4112/16 contro
Lehman un fallimento da troppo tempo annunciato, il mondo finanziario trattiene il fiato
Borse europee in forte calo dopo l’annuncio che Lehman Brothers ha gettato la spugna. Gli indici sono scivolati tutti verso i minimi dell’anno, senza però violarli. L’S&P/Mib (-3,5%, 27.367) incontra tali livelli a 26.500 punti. In un solo anno la spaventosa crisi subprime, con tutti i risvolti enigmatici che probabilmente comprenderemo meglio solo a distanza di parecchio tempo, ha cambiato radicalmente la fotografia del mondo della finanza americano. Prima è sparita Bear Stearns, la più piccola delle banche d’affari, fondata nel 1923. Una settimana fa l’amministrazione Bush era intervenuta per salvare Fannie Mae e Freddie Mac. Nel fine settimana è fallita Lehman Brothers, fondata nel 1850. Contemporaneamente, Merrill Lynch, fondata nel 1914, è stata comprata da Bank of America con un’operazione simile a quella di Bear Stearns, con emissione di nuove azioni e nessun esborso cash.
Dopo i recenti scossoni finanziari Intesa san paolo risulta essere la banca più sicura
Dopo lo scossone provocato dal cicolone Lehman Brothers, i mertcati finanziari e i titoli legati al comparto assicurativo bancario sono tornati sotto fortissima pressione, dopo un recupero, iniziato a fine Luglio e proseguito in maniera piu o meno univoca fino a qualche giorno fa. La bufera che ha colpito il colosso bancario americano, che ha perso in tre sedute più dell’80%, ha fatto schizzare alle stelle il costo dei credit default swap (Cds), i derivati che coprono gli investitori dal rischio di fallimento degli emittenti. Sulla scadenza a 5 anni, il costo per assicurarsi contro l’insolvenza di Lehman Brothers è pari a 577 punti base. Ciò significa che un investitore in possesso di 10 milioni di dollari di bonds targati Lehman Brothers deve spenderne 577mila all’anno per evitare di perdere tutto il capitale.