Misure insufficienti in Eurozona secondo il FMI

 Il Fondo Monetario Internazionale definisce insufficienti le misure prese per fermare il contagio della crisi in Eurozona e rilancia l’allarme dopo il “giovedì nero”. La giornata di ieri, iniziata in un clima positivo dopo la tenuta di mercoledì scorso, ha subito nel pomeriggio un drastico cambio di rotta dopo la conferenza stampa di Mario Draghi, dove sono state annunciate le nuove misure a sostegno dell’Euro.

Tassi di interesse BCE invariati

 La decisione della BCE riguardo i tassi non stupisce ed anzi consolida il lavoro svolto fin’ora e sostiene i mercati che già scontavano la notizia. La Banca Centrale Europea ha deciso di mantenere i tassi fermi all’1% come era in programma e Mario Draghi dimostra ancora una volta di avere una linea ben precisa da seguire che evita brutte sorprese ai mercati. Emerge inoltre la volontà da parte della BCE di varare un nuovo prestito alle banche Europee, ed anche in questo caso la notizia viene accolta come un supporto alla positività piuttosto che come manovra di emergenza.

Fondo Efsf e disciplina fiscale per ristabilire fiducia nell’Eurozona

 Ripristinare la disciplina fiscale all’interno dell’Unione Europea e rimodulare i compiti del Fondo di sostegno (Efsf) sono le due misure che potrebbero ristabilire la fiducia nell’Eurozona, allentare le pressioni sui bond e sulle banche. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso di un’intervista al “Financial Times”. Il banchiere centrale ha chiarito che il raggio di azione della Bce é piuttosto circoscritto, che in assenza di un braccio più forte all’interno di questo mercato la crescita economica mondiale non si riprenderà facilmente e l’incertezza continuerà ad aumentare. Draghi ha anche espresso il suo rammarico per la situazione creatasi fra la Gran Bretagna e l’Unione europea dopo il mancato accordo sulla riforma dei Trattati.

Bce: gli effetti del taglio dei tassi da parte di Draghi

 Mario Draghi non poteva esordire con una mossa più sorprendente nel suo nuovo ruolo di presidente della Banca Centrale Europea: la sua decisione di tagliare i tassi di interesse di riferimento di 0,25 punti percentuali rappresenta un segno di continuità con le ultime mosse del suo predecessore, Jean-Claude Trichet, ma ha ricevuto sia critiche che consensi. Secondo una parte della stampa tedesca, il titolare dell’Eurotower di Francoforte è stato coraggioso e saggio, ma inglesi e americani hanno invece parlato di eccessivo conservatorismo. Che effetti sta producendo questa sua prima scelta? Lo spread tra Bund tedeschi e i nostri Btp non può essere intaccato più di tanto, visto che è compito del governo italiano provvedere a una sua riduzione.

Mussari, non ci sono problemi di funding in Italia

I questi giorni la crisi economica sta facendo nuove vittime fra le grandi aziende presenti sul mercato, una crisi economica che non si limita a colpire solamente le piccole o medie imprese ma anche le grandi nazioni, che si ritrovano costrette a dover coprire dei costi elevati per pianificare questi ammanchi economici. A parlare, questa volta, è Giuseppe Mussari, presidente dell’Associazione Banche Italiane, che in occasione di un convegno Axa, risponde all’allarme lanciato da Mario Draghi sui problemi riguardanti la liquidità del sistema bancario europeo, ed afferma che per l’italia non c’è nessun problema di funding.

Presidenza Bce: Bini Smaghi sacrificato per Draghi?

 Sarà Lorenzo Bini Smaghi, membro del board della Banca Centrale Europea, a sacrificare il proprio incarico per il via libera a Mario Draghi come presidente dell’Eurotower? Il premier Silvio Berlusconi si è espresso in questi termini, ricordando che le dimissioni dello stesso Bini Smaghi possono voler significare un sostegno migliore della Francia a questa candidatura. Per il momento, però, non ci sono state repliche a questa ipotesi. L’accordo tra Berlusconi e Sarkozy è preciso e include l’addio dell’unico italiano presente nel board della Bce per far posto a un banchiere francese.

Presidenza Bce: Draghi sgradito a Marine Le Pen

 Non si tratterà forse di un voto che influirà in modo negativo sull’elezione di Mario Draghi alla presidenza della Banca Centrale Europea, ma bisogna tenere conto anche di questo malumore: Marine Le Pen, numero uno del partito politico francese Front National, ha detto la sua in merito a questa nomina, precisando che l’attuale governatore della Banca d’Italia non ha alcuna credibilità in fatto di indipendenza. Sono parole piuttosto dure e precise e sono state pronunciate nel corso del programma Rai “In mezz’ora” di ieri.

Bce: Presidenza, tutti per Mario Draghi

 Cronaca di una nomina annunciata. Possiamo intitolarlo così il cammino di Mario Draghi, attuale Governatore della Banca d’Italia, verso la Presidenza della Bce, la Banca centrale europea. L’Eurogruppo ha infatti dato il via libera alla nomina di Mario Draghi alla Presidenza della Bce nell’ambito di un iter che prevede poi la sua designazione formale il 24 giugno prossimo. Dopodiché Mario Draghi prenderà comunque il posto dell’attuale Presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, solo a partire dall’1 novembre del 2011.

Bce: nuovo Presidente, parte la procedura di nomina

 E’ partita oggi, lunedì 16 maggio 2011, la procedura che, in sede di Eurogruppo, porterà alla nomina del nuovo presidente della Banca centrale europea (Bce). Si tratta quindi di designare il successore dell’attuale Presidente, Jean-Claude Trichet, con l’Italia molto interessata a questo appuntamento visto che il candidato numero uno, quello più probabile, al punto che viene dato per scontato, è Mario Draghi, attuale Governatore di Bankitalia. La probabile nomina di Mario Draghi alla Presidenza della Bce poggia anche, tra l’altro, sul parere positivo che in merito avrebbe espresso la Germania del cancelliere Angela Merkel.

Draghi è sempre più vicino alla presidenza della Bce

 È ufficialmente cominciata la “scalata” di Mario Draghi al trentesimo piano dell’Eurotower di Francoforte: l’attuale governatore di Bankitalia è infatti il nome su cui sta convergendo un numero sempre maggiore di preferenze per quel che concerne la successione di Jean-Claude Trichet alla presidenza della Bce. Anche le ultime ritrosie sono state vinte, con il cancelliere tedesco Angela Merkel che, dopo aver espresso i propri dubbi, ora si sbilancia sull’affidabilità dello stesso Draghi.