Secondo Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia e presidente del Financial Stability Forum, la situazione critica del mercato interbancario è un problema che deve ancora essere risolto. Lo spread (differenza) tra l’Euribor e i tassi di interesse indicati dalla BCE resta infatti a livelli alti, come evidenziato dal grafico presente nella seconda parte di questo articolo. In particolare la differenza tra Euribor 12 mesi e tassi si mantiene sopra ai 100 punti base ed indica che siamo ancora in mezzo ad una fase di credit crunch (stretta creditizia). Le banche evitano di prestarsi soldi a vicenda e questo aggrava una situazione già complicata in cui è difficile reperire liquidità sul mercato. Questa situazione preoccupa Draghi, tanto che ha ipotizzato l’utilizzo delle Banche centrali come controparti di ogni scambio sul mercato interbancario in modo da ridurre i rischi per chi presta denaro e quindi ridurre i tassi richiesti. Riportare la normalità sul mercato interbancario è il primo passo da compiere per affrontare i problemi dell’economia reale in quanto è l’unico modo per garantire che le banche continuino a erogare credito alle imprese.
Tassi di interesse: conto alla rovescia per decisioni BCE
I tassi di interesse nell’area euro sono pronti a scendere di altri 25 punti base, passando dall’attuale livello dell’1,25% all’1%. Sono queste infatti le stime,