Allianz-Ras: 2007 positivo, possibili incrementi dei dividendi

RAS fu fondata nel 1838, controllata dall’Adriatico Banco di Assicurazioni, una compagnia fondata nel 1826 a Trieste. La sede è stata poi spostata da Trieste a Milano alla fine della prima metà del ‘900. Negli anni ottanta Allianz entrò nel capitale di RAS fino a controllarne il 55% nel 2005. Ad ottobre 2005 la società tedesca ha lanciato un’OPA sul rimanente 45% e alla conclusione dell’operazione si è giunti alla fusione tra Allianz AG e RAS Holding dalla quale è nata Allianz SE. Il marchio RAS è stato così sostituito dal marchio Allianz RAS . Allianz S.p.A quindi nasce dell’aggregazione in un unico soggetto delle tre storiche compagnie RAS, Lloyd Adriatico e Allianz Subalpina.

L’esercizio fiscale 2007, presentato in un comunicato Allianz di pochi giorni fa, è stato un anno positivo per il Gruppo Allianz. Il Gruppo ha incrementato i ricavi, il risultato operativo e l’utile netto rispetto all’esercizio precedente, nonostante il difficile contesto che ha caratterizzato i mercati finanziari nella seconda metà del 2007. L’utile operativo è balzato a 10,9 miliardi di euro con un incremento del 9%, contro i 10 miliardi di euro nel 2006.

Samsung e Sony investono in schermi piatti, Canon acquisisce Hitachi. Antitrust sospetta cartello

La Samsung è un’azienda multinazionale nata nel 1969 nella Corea del Sud, essa produce elettronica di consumo. Il gruppo possiede filiali in 58 paesi e più di 208.000 dipendenti. La Sony venne fondata il 7 maggio 1946 a Tokyo, il nome della società era allora Sony DL Corporation ed i dipendenti erano venti circa. Sony è oggi uno dei più grandi gruppi economici del Giappone e del mondo, presente nei settori dell’elettronica di consumo, della comunicazione e dei servizi finanziari. Samsung e Sony investiranno insieme circa 1,9 miliardi di dollari in una nuova linea di produzione di schermi piatti, in virtù delle forti prospettiva di crescita per il mercato di televisioni a cristalli liquidi. La settimana scorsa, la giapponese Sony ha dichiarato l’intenzione di acquistare un terzo del nuovo impianto per la costruzione di schermi a Lcd da 3,5 miliardi di dollari che Sharp sta costruendo.

Barilla vende Kamps Bakeries. Mandato a Lincoln International Investment Bank

Nata a Parma nel 1877, da una bottega che produceva pane e pasta, Barilla è oggi tra i primi Gruppi alimentari italiani, leader nel mercato della pasta nel mondo, dei sughi pronti in Europa continentale, dei prodotti da forno in Italia, dei pani croccanti nei Paesi scandinavi. Barilla possiede 26 stabilimenti (14 in Italia e 12 all’estero), l’esportazione riguarda più di cento Paesi. Dagli stabilimenti escono ogni anno oltre 1.400.000 tonnellate di prodotti alimentari, che vengono consumati sulle tavole di tutto il mondo, con i marchi: Barilla, Mulino Bianco, Pavesi, Accademia Barilla, Wasa, Misko (Grecia), Filiz (Turchia), Yemina e Vesta (Messico).

Barilla ha deciso di vendere la tedesca Kamps Bakeries, azienda controllata da Barilla Holding e costituita da una rete di punti vendita nel segmento delle bakeries a marchio. L’azienda emiliano-romagnola ha dato a Lincoln International Investment Bank il mandato per cedere il ramo del gruppo.

Nuovo record della moneta unica: quasi 1,53 sul dollaro

Non si ferma la corsa dell’euro nei confronti del dollaro. La moneta unica segna un nuovo record e tocca quota 1,5275 sul biglietto verde. E sulla scia della debolezza del dollaro, l’oro ha toccato a New York il nuovo record a 990 dollari l’oncia. Nuovo record anche del petrolio che a New York ha toccato quota 103,95 dollari al barile. Lo yen e lo yuan sono sottovalutati, l’euro e’ sopravvalutato e il dollaro continua a scendere. Le conseguenze sono: Cina e Giappone divengono sempre più competitive sul mercato internazionale ed i loro prodotti sono sempre più richiesti, proprio perché il loro controvalore in euro o in dollari è veramente basso. Con la crisi dei mutui subprime esiste il serio rischio che le difficolta’ americane si estendano alle economie di molti Paesi. Se la crisi dei mutui e quella ancora potenziale degli assicuratori dovesse contaminare piu’ seriamente l’economia reale riducendo la fiducia e i consumi dei privati, allora il prezzo verrebbe pagato dalle economie di tutti i Paesi. La prima linea di difesa e’ stata quella della Fed e della Bce che ha iniettato liquidita’ per evitare la crisi. La Bce svolge

un lavoro molto buono ed e’ indipendente.

Questa è la posizione del commissario Ue Joaquin Almunia, secondo il quale l’euro riflette la superpotenza della Bce.

Fastweb: ricavi consolidati pari a 1.433 milioni di euro

FASTWEB è un operatore telefonico specializzato nella fornitura di servizi ADSL, fibra ottica, telefono e TV. FASTWEB è il principale operatore alternativo nelle telecomunicazioni a banda larga su rete fissa in Italia. Attraverso una rete “all IP”, con accesso in fibra e xDSL, è riuscita a realizzare la convergenza tra telefonia, Internet e televisione, offrendo l’estesa gamma di servizi che la banda larga rende possibili.

Il Consiglio di Amministrazione di FASTWEB S.p.A. (Milano, MTAX: FWB), ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2007. Con un’acquisizione netta di clienti pari a 268.000 unità la base clienti è passata da 1.045.000 abbonati di fine 2006 a 1.312.600 abbonati a fine 2007. FASTWEB ha così incrementato la propria market share sul mercato italiano degli accessi in banda larga che, nello stesso periodo, è cresciuto di circa il 19%. Nel 2007 Fastweb riporta ricavi consolidati pari a 1.433 milioni di euro, segnando un incremento pari al 14% rispetto ai 1.260 milioni di euro del 2006. L’Ebitda è cresciuto a 480 milioni di euro (+59% su anno). L’EBIT consolidato è positivo per 98 milioni di euro, rispetto a una perdita di 87 milioni di euro nel 2006. L’utile ante imposte è pari a 31 milioni di euro, contro una perdita di 168 milioni di euro nel 2006.

Analisi fondamentale: storia e prospettive di un’azienda (parte prima)

Cosa si domanda un investitore prima di decidere se acquistare o meno un certo numero di titoli? Ovviamente cerca di capire quanto convenga investire in quella determinata impresa, per cui si chiede: di che società si tratta? Come opera? In che mercato? Contro quali concorrenti? Con che prospettive? Bene, questi sono gli interrogativi risolti dall’analisi fondamentale: essa esamina bilanci, informazioni societarie e analisi di mercato, intervista clienti, fornitori e anche il management. Inizieremo oggi una breve rassegna della letteratura sull’analisi fondamentale e analizzeremo il significato dei termini che sentiamo più spesso, nei prossimi articoli analizzeremo il significato dei più importanti indici. Ecco alcuni termini che spesso sentiamo menzionare, ma di cui molti non ne conoscono il preciso significato:

Può procedere trattativa Alitalia Air France. Bocciato ricorso AirOne

Il Tar aveva respinto il ricorso della compagnia privata italiana già dallo scorso 20 febbraio in sede di sospensiva. Essa riteneva che la decisione di Alitalia di trattare in esclusiva con Air France contrastasse con la competenza esclusiva del ministero dell’Economia e delle Finanze, unico soggetto legittimato a stabilire modalita’ e criteri di dismissione della partecipazione in Alitalia e con le norme che impongono procedure trasparenti e non discriminatorie nelle operazioni di dismissione di societa’ in mano pubblica. Ieri, lo stesso tribunale amministrativo, ha deciso che la trattativa in esclusiva tra Alitalia e il gruppo franco-olandese è legittima. Le corte, presieduta da Stefano Baccarini, ha quindi respinto il ricorso presentato da Air One che intendeva mettere uno stop all’accordo di esclusiva tra Alitalia ed Air France. In attesa dell’annunciato ricorso di AirOne (rappresentata dall’avocato Angelo Clarizia) al Consiglio di Stato, la trattativa in esclusiva, che durerà fino al 14 marzo, può andare avanti. Tuttavia all’accordo definitivo occorrerà il placet del nuovo esecutivo. Nel frattempo AirOne per acquisire Alitalia può sempre lanciare una controfferta, confrontandosi sul mercato, Sempreché la compagnia italiana accetti e Air France non presenti un’ulteriore controfferta, poiché secondo i giudici, nell’esclusiva non sono stati lesi i diritti di Air One che puo’ rilanciare in sede di offerta pubblica di scambio.

C’era una volta il latte… Oggi incremento medio di circa il 10%

I dati parlano chiaro: l’Osservatorio prezzi e tariffe del Ministero dello Sviluppo economico ieri in occasione della convocazione dei rappresentanti dell’industria e del commercio di settore da parte del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, De Castro, e del Garante per la sorveglianza dei prezzi, Antonio Lirosi, ha diffuso i dati riguardo l’aumento del prezzo del latte. In un anno, dal gennaio 2007 al gennaio 2008, il latte ha subìto un aumento dell’8,7%. E Milano e’ da record: nel 2007 il prezzo è aumentato del 16%. Impennata anche a Torino (+15%), mentre gli andamenti piu’ moderati si sono avuti a Napoli (+4,7%) e Firenze (+2,4%). Nell’ incontro al Mipaaf si sono esaminate le dinamiche e i problemi del settore latte, e si e’ appurata la presenza sul mercato di livelli di prezzo che variano in relazione alla tipologia del servizio, del punto vendita e come abbiamo visto, delle citta’. Al tavolo sono state anche rilevate le numerose segnalazioni riguardanti aumenti del prezzo del latte ricevute dal numero verde delle Camere di commercio in questi primi due giorni di attivazione (40 sulle 750 telefonate pervenute).

Tagli costi dell’unità tlc: Siemens manda a casa 6800 lavoratori

Siemens opera nei mercati della comunicazione, dell’automazione industriale e civile, dell’energia, dei trasporti, del medicale e dei sistemi d’illuminazione. A livello mondiale, Siemens è uno dei maggiori investitori in ricerca e sviluppo nel settore dell’elettronica e nell’ingegneria elettrica. Nell’esercizio 2006, il Gruppo Siemens ha destinato 5,6 miliardi di euro per la ricerca e sviluppo. I 48.900 ricercatori dei suoi 150 centri di ricerca sparsi in più di 30 paesi hanno registrato oltre 10.000 invenzioni durante lo scorso anno. Complessivamente, Siemens detiene più di 62.000 brevetti.

Ciò nonostante anche le grandi case hanno problemi, il gigante tedesco, leader nel settore dell’elettronica ha deciso di ridurre di ben settemila unità i propri dipendenti: quasi la metà del totale. Un taglio alla forza lavoro che risponde unicamente ad una logica finanziaria. Siemens da tempo cerca di vendere la propria divisione telefonica: con la soppressione di oltre il 40% dei dipendenti la società tedesca spera di renderla piu’ attraente. Un comparto, valutato intorno ai seicento milioni di euro, che Siemens cercherà di vendere ai concorrenti come Alcatel Lucent, i cui conti sono pero in profondo rosso, o Nortel.

I giudici del Lussemburgo certificano il parmigiano Dop

Vi è mai capitato di andare all’estero, entrare in un supermercato, comprare una bustina di formaggio recante la rassicurante scritta Parmigiano e una volta arrivati a casa, affamati, aprendo la desiderata bustina vi avete trovato qualcosa che di parmigiano aveva ben poco, forse solo la succulenta immagine sulla confezione? Il vero Parmigiano Reggiano è ottenuto dal latte di 250mila mucche allevate da 4.750 aziende agricole in zone delimitate del territorio nazionale e trasformato in 492 caseifici che producono oltre 3,1 milioni di forme all’anno dal peso medio di 38 chili, che devono essere stagionate almeno 12 mesi. I falsi made in Italy, proliferano sotto i nomi di Parmasello, il Parma, il Rapesan e il Pasgrasan.

Qatar investe in Credit Suisse: previsti ulteriori investimenti per tutto l’anno

I livelli record raggiunti dal petrolio che quota oltre i 96 dollari e il contemporaneo calo dei titoli finanziari seguito alla crisi dei mutui subprime ha creato opportunità di investimento uniche che i fondi sovrani non si sono fatti sfuggire. In prima fila si muovono i fondi arabi: l’emirato del Qatar si prepara ad entrare nel capitale delle principali banche europee e statunitensi. Il fondo sovrano del Qatar sarebbe pronto ad investire 15 miliardi di dollari. Gli investimenti sono previsti nel corso del prossimo anno. Qatar Investment Authority dal mese di gennaio ha iniziato ad acquistare sul mercato ed accumulare azioni di Credit Suisse, nell’ambito dell’ambizioso progetto che mira all’acquisizione di partecipazioni rilevanti in diverse istituzioni finanziarie occidentali. Il Qatar è membro dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC), la principale risorsa economica è rappresentata dall’oro nero su cui si basa la ricchezza del paese, ecco perché l’emirato ha possibilità economiche di investimento non indifferenti. Un’ulteriore risorsa è costituita inoltre dai giacimenti di gas naturale; infatti, a North West Dome si trovano i più grandi depositi del mondo di gas naturale non associato al petrolio.

Calo immatricolazioni, ma Fiat mantiene la quota di mercato

Gennaio di segno negativo per il mercato italiano dell’auto (-7,3%). Infatti nel primo mese dell’anno le immatricolazioni di auto nuove sono calate a 232.207 unita’. Meno grave il calo in Europa, il mercato dell’auto occidentale ha mostrato in gennaio una contrazione, nell’area dei paesi EU15 + EFTA, le immatricolazioni sono diminuite dell’1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno passato, con un volume pari all’incirca a 1.207.000 vetture. Complessivamente nell’Europa allargata dei 28 paesi sono state immatricolate quasi 1.309.000 vetture con un calo dello 0,3% Segno negativo anche per il mercato francese (-5,6%) che, come la Spagna, ha scontato l’introduzione del nuovo sistema di tassazione “bonus-malusapplicato al momento dell’immatricolazione, volto a penalizzare i veicoli maggiormente inquinanti e a favorire al contempo, mediante il riconoscimento di un incentivo, l’acquisto di quelli più ecologici.

India: Spice lancia il telefonino del popolo

Bhupendra Kumar Modi, presidente della Spice, compagnia telefonica indiana, in occasione della presentazione durante la grande fiera del settore, “Mobile World Congress“, in corso a Barcellona ha detto che solo la metà delle persone che abitano in tutto il mondo usa i cellulari e il problema è il costo del telefono. Almeno fino ad ora. Infatti l’India non smette di stupirci, appena qualche tempo fa aveva presentato l’automobile più economica al mondo (la Tata Nano prezzo 2.500 dollari) che avrebbe fatto viaggiare gli indiani in un abitacolo piccolo ma confortevole e soprattutto a basso costo, ora arriva un cellulare low cost: il telefonino del popolo infatti, costerà appena 20 dollari (circa 13 euro). La compagnia di Bombay, Spice comincerà a vendere in Asia già dal mese prossimo e tenterà di sottrarre una quota del mercato mondiale a Nokia, leader indiscusso del settore. Il telefono low cost sarà privo dello schermo e di tutte quelle funzioni non indispensabili.