Indagine per aggiotaggio su MPS

 Non sembra esserci pace per la banca più antica d’Italia. Dopo una puntata di Report che ha profilato l’immagine deprimente di un istituto che ha visto tempi migliori, ieri mattina la Guardia di Finanza ha fatto visita negli uffici di Rocca Salimbeni. Coordinato dal sostituto procuratore Antonino Nastasi, il nucleo operativo dei finanziari di Roma ha perquisito e acquisito documenti anche a Firenze, Roma, Milano, Mantova e Padova.

Le indagini e le investigazioni avrebbero altresì riguardato il Comune e la Provincia, dove sarebbero stati prelevati alcuni atti amministrativi, e le abitazioni private del presidente e del provveditore della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Gabriello Mancini e Claudio Pieri, dell’ex direttore generale Marco Parlangeli, e di Antonio Vigni,  allora dg dell’istituto, oltre alla casa e allo studio professionale dell’ex presidente Giuseppe Mussari, attuale vertice dell’Associazione bancaria italiana. Ad ogni modo, stando a quanto sta emergendo in queste ultime ore, tra gli indagati non vi sarebbero né Mussari né Mancini.

Nuove vendite per Fondazione MPS

 Prosegue il calendario delle vendite da parte della Fondazione MPS. L’ente ha infatti appena comunicato che ad oggi è stata ceduta una quota complessiva pari a 11,45 punti percentuale del capitale sociale della banca al prezzo medio pari a 0,365 euro per azione. Come conseguenza di questa nuova ondata di cessioni, l’ente ha emanato una nota nella quale “ritiene di aver sostanzialmente raggiunto l’obiettivo prefissato di cedere tutte le azioni libere da pegno (pari a quasi il 13% di MPS, ndr) in vista della definizione del piano di ribilanciamento con i creditori finanziari”.

Bilancio MPS 2011

 Arrivano i dati ufficiali del bilancio Monte dei Paschi di Siena 2011. Stando a quanto affermato dal consiglio di amministrazione dell’istituto di credito toscano, il 2011 si sarebbe chiuso per svalutazioni complessive pari a 4,51 miliardi di euro, un calo dei ricavi di 1,2 punti percentuali e un utile pre tasse in fortissima flessione (- 89,9%) a causa del difficile contesto del mercato. Per quanto concerne i requisiti patrimoniali e i coefficienti di principale riferimento, il core tier 1 si è fermato al 10,3% (8,5% al netto dei Tremonti Bond).

Cessione 4% Banca MPS approvata

 Inizia finalmente a concretizzarsi la cessione del 15% delle partecipazioni MPS detenute dalla Fondazione, che provocheranno una significativa riduzione della quota detenuta dall’ente nella banca, con conseguente ristrutturazione della propria esposizione. Il primo 4% di tale pacchetto sta passando infatti di mano alla famiglia Aleotti, proprietaria del gruppo farmaceutico Menarini, che ha già ottenuto il via libera da parte della Fondazione per l’acquisto di una quota dal controvalore pari a 150 milioni di euro. Gli Aleotti diventano così i secondi azionisti della banca, dietra alla Fondazione stessa (scesa ora al 41%) e saldamente davanti ad Axa (2,05%) e alla Unicoop Firenze (2,42%).

Riassetto azionario banca MPS in stallo

 Si fa sempre più difficile il riassetto azionario di banca Monte dei Paschi di Siena. Un riassetto che ha la sua fondamentale chiave di volta nella vendita di un importante pacchetto di azioni dell’istituto di credito da parte della Fondazione MPS, che per motivi di ristrutturazione delle proprie esposizioni ha la necessità di allocare nel breve e nel medio termine una quota del capitale azionario di Monte Paschi pari a circa 15 punti percentuali.

La Fondazione MPS ha tuttavia reso noto che i tempi per la cessione della quota potrebbero non essere così immediati come qualche osservatore ottimista aveva inizialmente auspicato. “L’inizio dell’esame delle offerte per Rocca Salimbeni” – informava ieri una nota dell’Ente presieduto da Gabriello Mancini – “con i necessari approfondimenti, in vista delle conseguenti determinazioni”, è infatti appena stato avviato.

OPA Menarini su banca MPS

 Secondo quanto affermato da Milano Finanza, la famiglia di industriali farmaceutici Menarini avrebbe avanzato un’offerta alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena per poter rilevare il 4% della Banca. La Fondazione, come noto, sta attraversando una fase di ristrutturazione che la condurrà a cedere fino al 15% del capitale sociale dell’istituto di credito nel medio e nel lungo periodo, attraverso diverse tranche che riguarderanno una fetta pari ad almeno 7 punti percentuali nel corso dei prossimi mesi.

Profumo presidente di MPS

 A ben esaminare i sei nomi che sono stati indicati all’assemblea dei soci da parte della Fondazione MPS, non si può certo dire che a Monte dei Paschi di Siena non gradiscano le sorprese. A parte il nome di Alessandro Profumo – indicato come presidente della banca – e di Fabrizio Viola, attuale direttore generale e in dirittura d’arrivo per diventare nuovo amministratore delegato, gli altri 4 membri del cda sono una vera e propria mossa inaspettata: Angelo Dringoli, Tania Groppi, Paola Demartini e Marco Turchi (solo quest’ultimo ha un’esperienza nella banca, avendo ricoperto fino ad oggi la carica di sindaco revisore).

Aumento di capitale MPS voluto da Bankitalia

 Monte dei Paschi di Siena, attualmente al centro di una vicenda piuttosto complessa, che dovrebbe portare la Fondazione MPS (principale azionista dell’istituto di credito) a cedere un pacchetto rappresentativo del 15% del capitale sociale dell’azienda bancaria, sarebbe stata contattata dai vertici di Banca d’Italia, che senza mezzi termini avrebbero domandato all’istituto di procedere a una rapida ricapitalizzazione, con corposo aumento del capitale.

La notizia è ancora introdotta all’interno del vasto merito delle indiscrezioni di stampa, ma non ci sarebbe da sorprendersi se – dietro al rumor – si celasse veramente un intento di Bankitalia a spingere affinchè Siena possa rapidamente dar seguito a una transazione di aumento di capitale sociale. Il tutto sarebbe avvenuto formalmente, attraverso una lettera che via Nazionale avrebbe indirizzato in Toscana, nella quale si afferma che è necessario e auspicabile un nuovo rafforzamento patrimoniale, al di là da quelle che possono essere le (discusse) valutazioni dell’Eba, l’autorità bancaria europea di maggior riferimento.

Banca MPS potrebbe cedere il 7% delle azioni

 Nella vicenda che lega la Fondazione MPS all’istituto di credito senese qualcosa, finalmente, sembra muoversi. Considerate quasi come concluse le trattative tra l’ente fondativo e il Credit Suisse per trovare una forma intesa sul debito, è partita la fase finale delle negoziazioni che condurrà la Fondazione alla cessione di un primo pacchetto del capitale azionario di Monte dei Paschi di Siena, pari probabilmente a 7 punti percentuali.

Nel frattempo, tuttavia, la Fondazione sta anche valutando in che modo (e soprattutto, a chi) cedere un ulteriore pacchetto di 8 punti percentuali: a guardare con interesse alle mosse dell’ente è Clessidra ma, soprattutto, Equinox, che guidata dagli advisor Morgan Stanley e Barclays, potrebbe presto entrare prepotentemente nelle discussioni coinvolgendo un fondo sovrano dei Paesi dell’area del Golfo, che proprio con l’advisor britannico ha ottimi rapporti.

Per MPS niente aumento di capitale e Tremonti Bond

 Prima di affrontare il nocciolo della questione dobbiamo ripercorrere le vicissitudini della banca: durante l’anno appena trascorso l’Autorità bancaria europea (Eba), l’autorità che vigila sul sistema creditizio europeo, ha imposto delle regole per i bilanci delle banche. Occorre che gli intermediari finanziari raggiungano un coefficiente di solidità patrimoniale (core tier 1) del 9%, per evitare ripercussioni negative a causa della crisi ed evitare un nuovo crack delle piazze finanziarie. Chi non raggiunge questo coefficiente patrimoniale entro il giugno del 2012, dovrà rivolgersi al mercato e quindi rafforzare il proprio patrimonio attraverso un aumento di capitale.

Banca MPS: partito l’aumento di capitale

 E’ partito oggi, lunedì 20 giugno 2011, l’aumento di capitale da 2,1 miliardi di euro del Gruppo MPS, Monte dei Paschi di Siena. Da oggi, quindi, le azioni in Borsa a Piazza Affari quotano ex-diritto, così come i diritti di opzione sempre da oggi sono negoziati separatamente. Nel dettaglio, il prezzo di emissione delle nuove azioni di Banca MPS relative all’aumento di capitale è stato fissato a 0,446 euro a fronte di un rapporto di esercizio che è pari a 18 nuove azioni per ogni 25 titoli Banca MPS ordinari e/o di risparmio posseduti.

FTSE Mib andamento Borse, i migliori e i peggiori di giornata: 27-08-2010

 FTSE Mib i top 5 di giornata:

BCA MPS      0,9555  5,00%
IMPREGILO     2,0050     4,54%
TELECOM ITALIA     1,0660     3,90%
SAIPEM         27,3300 1,75%
AUTOGRILL SPA     9,1950     1,66%

FTSE Mib i flop 5 di giornata:

BCA POP MILANO      3,4175  -4,47%
STMICROELECTRONICS     5,3800     -3,41%
INTESA SANPAOLO     2,2575     -1,95%
ANSALDO STS         9,1000     -0,55%
UNICREDIT         1,8700     -0,37%