L’insediamento del nuovo esecutivo giapponese è stato salutato ieri con un rialzo dell’1,49% dalla borsa di Tokyo, sempre più protagonista tra le piazze finanziarie mondiali. Dai minimi di area 8.619 punti di metà novembre scorso, il listino azionario nipponico Nikkei-225 ha guadagnato il 18,7% spinto dalle aspettative di formazione di un nuovo esecutivo che, dopo la vittoria alle elezioni politiche del 16 dicembre, si è insediato ufficialmente ieri. Il nuovo premier sarà Shinzo Abe, 58 anni, nazionalista e alla guida del partito dei liberaldemocratici.
Nikkei
Nikkei sui massimi a 8 mesi dopo elezioni politiche
Continua a salire la borsa di Tokyo, a poche ore dalla vittoria del partito dei liberaldemocratici (Ldp) alle elezioni politiche in Giappone. Il Nikkei-225 ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,94% a 9.829 punti, salendo così sui livelli più alti degli ultimi 8 mesi e mezzo. Come da previsioni ha vinto il leader dell’opposizione, ovvero il nazionalista Shinzo Abe. Viene considerato un falco in tema di politica estera e ha intenzione di portare avanti una politica monetaria ultra-espansiva per favorire la svalutazione dello yen, la ripresa dell’export e dell’economia nazionale.
Previsioni Nikkei 2012
L’indice principale del Giappone Nikkei 225 viene sempre preso in forte considerazione dai grandi investitori, visto che tra i mercati della “sessione asiatica” questo è quello più importante di tutti e maggiormente indicativo.
L’economia Giapponese è fortemente radicata in tutti i settori ed in tutto il mondo e, tra le altre cose, sono molto importanti le esportazioni verso la Cina, altra potenza economica che nel mondo ha un peso importante. L’andamento dell’indice Nikkei però non è di facile interpretazione, visto che se ci si basa solo su certi aspetti senza aver presente il quadro completo si rischia di avere una visione sbagliata delle previsioni.
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Analisi Tecnica: indice Nikkei nel lungo periodo
Altra seduta negativa per il Nikkei nella notte appena passata che registra una “lieve” flessione di 0,80% che non spaventa visti i trascorsi dell’ultimo anno:
S&P Mib i migliori e i peggiori della giornata: 21-11-2008
S&P Mib 40 i top 10 di giornata:
MEDIOBANCA (+2,78%); FIAT (+1,09%); L’ESPRESSO (+1.06%); INTESA SANPAOLO (+1,04%); TERNA +(1,01%); LOTTOMATICA (+0,90%); MEDIOLANUM (+0,68); FASTWEB (+0,63%); MONDADORI (-0,19%); UBI BANCA (-0,44%).
S&P Mib 40 i flop 10 di giornata:
SAIPEM (-16,64%); ATLANTIA (-11,69%); TENARIS (-10,51%); IMPREGILO ORD (-7,32%); PRYSMIAN (-8,34%); A2A (-6,51%); BANCO POPOLARE (-6,46%); TELECOM ITALIA (-3,78%); LUXOTTICA GROUP (-3,71%); ITALCEMENTI (-3,10%).
I mercati crollano aspettando il G7; le proposte di USA, UK e Germania
Prosegue senza sosta il crollo dei listini azionari. In nottata Wall Street ha visto l’indice dei titoli industriali, il Dow Jones, scendere sotto quota 9000 con un ribasso del 7%; in Giappone il Nikkei ha perso l’11%. A niente sono quindi valse le mosse degli ultimi giorni, i mercati restano in preda al panico ed adesso si aspetta di capire quali provvedimenti prenderà il G7 di oggi a Washington. In questo momento a suscitare le maggiori preoccupazioni è il mercato del credito, si stanno infatti concretizzando i timori per un blocco dei flussi di liquidità, cosa che determinerebbe la paralisi del settore finanziario e con essa un ulteriore rallentamento delle economie reali. A tal proposito è necessario sottolineare che nell’ultima settimana i finanziamenti erogati dalla FED alle banche hanno raggiunto la media di 420 miliardi di dollari al giorno, un record che indica l’attuale blocco del mercato interbancario.