Ieri il Tesoro americano ha deciso di nazionalizzare Fannie Mae e Freddie Mac per evitarne il fallimento e dare sostegno al mercato immobiliare, centro della attuale crisi.
Mentre si attende di vedere come reagiranno le borse europee e americane i primi effetti sui mercati sono già arrivati. L’indice MSCI Asia Pacific ex Japan è salito di oltre il 4%, il Nikkei ha messo a segno un + 3,8% ,forte rialzo per i titoli del settore finanziario tra cui spiccano Mizuho Financial Group e Macquarine. La seconda banca giapponese e la prima banca di affari australiana hanno messo a segno rialzi sopra al 10%. I futures per le borse europee fanno pensare a rialzi sopra al 3% in tutte le piazze finanziarie, in fase di apertura si mettono in evidenza i titoli delle banche, con rialzi compresi tra il 4 e il 6% con l’ S&P MIB che guadagna il 3,5%.
Nikkei
Il 2008 si rivela un anno sempre più difficile per i mercati asiatici
Assume dei contorni sempre più preoccupanti l’andamento dei mercati asiatici nel 2008. E’ infatti decisamente impietoso il ritratto che si può ricavare dalla lettura delle variazioni percentuali degli indici asiatici da inizio anno: Topix (Tokyo) -12,51%; Nikkei 225 (principale segmento della borsa di Tokyo) -13,98%; Hang Seng (indice di Hong Kong) -26,48%; Shanghai (indice della borsa cinese) -50,21%; Shenzhen (altro indice cinese) -46,66%; China CSI 300 -49,88%; Taiwan Taiex -13,95%; Kospi (indice coreano) -27,37%.
Le perdite sono cominciate il 27 febbraio scorso, quando la borsa di Shanghai ha subito una perdita di nove punti percentuali, subito seguita dalle altre borse asiatiche: è un crollo dovuto soprattutto alla paura della recessione statunitense (il dollaro continua a indebolirsi) e dal fatto che il prezzo del petrolio sia continuamente fuori controllo (in questo senso non sono incoraggianti le parole di re Abdullah dell’Arabia Saudita, che anzi sottolinea come i prezzi attuali del greggio sono ancora bassi rispetto alle altre fonti di energia). Ora gli azionisti sono pronti a vendere a un prezzo più basso sui mercati asiatici per limitare le possibili perdite, che alcuni esperti stimano pari a 1,5 trilioni di dollari.
Borse asiatiche in calo: bene solo energetici e materie prime
Il Nikkei, l’indice dei 225 titoli guida, si è portato in apertura di settimana a 13.481,38 punti, 62,98 in meno della chiusura di venerdì. Si
Fed taglia tassi e volano le Borse
Ripresa del settore finanziario e una maggiore fiducia degli operatori hanno inaugurato la settimana delle borse asiatiche. Ad inizio settimana a Tokyo il Nikkei aveva archiviato la seduta in rialzo di 0,22% con un guadagno di 30 punti, a 13.894,37, il massimo dal 28 febbraio scorso sulla scia dei finanziari che hanno goduto del recuperato clima di fiducia da parte degli investitori. Inizio settimana positivo per Taiwan con il Taiex che lunedi ha preso 131,77 punti a 9.079,60 in rialzo dell’1,5%; Lunedi negativo per Seul, dove il Kospi termina a -0,08% (1.823,17 punti). Nella giornata del 29 ottobre la Borsa di Tokyo è rimasta chiusa per festività nazionale. Oggi inizio seduta positiva per la borsa di Tokyo, grazie soprattutto alle notizie giunte dal comparto automobilistico (con le vendite nel mese di marzo in crescita del 12,5%) le performance dei titoli esportatori (dovuto all’arretramento dello yen sul dollaro) ed il rally di Wall Street. L’indice Nikkei ha concluso ieri gli scambi in rialzo del 2,05% a 14.049,26 punti mentre il Topix ha guadagnato il 2,32% a 1.377,39 punti. Tra le altre piazze asiatiche, Seul archivia un progresso dell’1,25% a 1.848,27 punti mentre Taiwan sale dello 0,49% a 8.963,63 punti.
Apprezzamento yen, le Borse asiatiche registrano calo
L’indice Nikkei ha ceduto il 3,05% a 12.917,51 punti mentre il Topix ha perso il 2,53% a 1.246,24 punti. Seul registra una riduzione dell’1,85% a
Inflazione Usa superiore alle attese: soffrono le Borse europee
Nei 12 mesi fino a gennaio l’inflazione Usa era salita del 4,3%. Per quanto riguarda l’inflazione del 2008, essa si e’ attestata a un tasso superiore alle attese sia nel dato generale (0,4% contro stime per 0,3%) sia nella componente “core” (0,3% contro 0,2%). I prezzi dell’energia del primo mese dell’anno sono cresciuti dell’1,7% mensile e quelli dei prodotti alimentari dello 0,7% mensile. Sempre nel mese di gennaio, le costruzioni di nuove case sono aumentate dello 0,8% a 1,012 milioni di unità come atteso dal mercato. A condizionare l’umore anche la tensione sulle quotazioni del petrolio, che alimenta i timori di un ulteriore aumento dell’inflazione, a causa dei maggiori costi energetici.
A Wall Street dopo il forte ribasso accumulato successivamente alla pubblicazione del dato sui prezzi al consumo in gennaio, il Dow Jones guadagna ora lo 0,02% a 12.337 punti mentre il Nasdaq sale dello 0,40% a 2.315 punti. Positivo anche lo S&P 500 (+0,09% a 1.350 punti). Bene anche Hp che dopo aver riportato una trimestrale superiore alle attese guadagna il 7,90%.
Borse europee soffrono a causa crisi settore bancario
Piazza Affari si conferma negativa assieme alle altre borse europee, dopo il taglio di 50 punti base deciso negli ultimi giorni dalla Federal Reserve. Il Mibtel ha segnato in questi giorni un calo dello -0,90% a 25761, mentre lo S&P/Mib flette dello 0,97% a 33941. Il Midex scende dell’1,10% a 31127. Resiste l’indice All Stars +0,06% a 12562. A pesare maggiormente sui mercati sono le perdite sul comparto finanziario. In ribasso Unicredito -3,18%, dopo la notizia che la corte regionale di Monaco ha giudicato non valido il voto con cui gli azionisti di Hvb nel 2006 hanno approvato il trasferimento di Bank of Austria (BaCa) ad Unicredit. Perdite superiori al 2% per Mediobanca, Banco Popolare, Popolare Milano, mentre Intesa Sanpaolo lascia sul parterre l’1% a 4,692 euro e Ubi Banca l’1,18% a 16,38 euro. Fra gli assicurativi Fondiaria-Sai sale dello 0,49%, dopo il calo di oltre il 4% della vigilia sulla notizia dell’Opa su Immobiliare Lombarda. Dopo un calo ed ancora un buon esordio, Milano Assicurazioni torna a scendere -3,18%.
Nikkey Shangay ok
Dopo un inizio settimana drammatico, i mercati finanziari asiatici per il secondo giorno consecutivo registrano un segno positivo. Nikkey guadagna il 2,1%, il Topix il
Borse asiatiche in ribasso, in calo Piazza Affari
La paura della recessione negli Stati Uniti si fa sentire anche in Asia, Tokio mai cosí in basso negli ultimi due anni. L’indice Nikkei perde il 3,86%, crolla anche Shangai -5%, stessa sorte per Hong Kong, mentre Taiwan perde solo lo 0,9%. Così la borsa di Tokyo è scesa ai minimi da due anni a questa parte, L’incubo della recessione e la delusione dei mercati per il piano di aiuti fiscali da 140 miliardi di dollari destinato a rianimare l’economia Usa non sono riusciti a risollevare le borse. Il piano anti-recessione da 150 milioni di dollari presentato da Bush venerdi’ scorso non ha dunque tranquillizzato i mercati, per cui la reazione del mercato azionario Usa ha dimostrato che il piano non incontrava le aspettative degli investitori. La Bank of China, una delle quattro grandi banche pubbliche della Cina, annuncera’ in aprile delle perdite astronomiche a causa della sua esposizione nei mutui subprime, i mutui facili travolti da una crisi negli Stati Uniti. Lo scrive oggi il quotidiano di Hong Kong “South China Morning Post”, citando fonti bancarie cinesi. La Bank of China aveva annunciato lo scorso agosto di avere investimenti per 9,65 miliardi di dollari nei subprime.