Gli esecutivi di Svizzera e Lussemburgo hanno fatto sapere di voler allentare le norme che regolamentano il segreto bancario: si tratta di un primo importante passo verso il recepimento delle normative dell’Ocse per quanto riguarda lo scambio di informazioni. Tra i due paesi è il Lussemburgo quello che si è mostrato più deciso in questo senso; il ministro del Tesoro e del Budget del piccolo granducato, Luc Frieden, insieme al suo omonimo austriaco Josef Proell, hanno infatti annunciato di essere seriamente intenzionati ad eliminare del tutto il segreto bancario, dichiarandosi pronti a scambiare informazioni in caso si verifichi una frode fiscale. La decisione è stata presa dopo che anche altri due stati europei, annoverati nella lista dei cosiddetti “paradisi fiscali”, ovvero Andorra e Liechtenstein, avevano dato il loro assenso allo scambio informativo per quanto riguarda le materie fiscali, soprattutto in previsione del prossimo dibattito del G20, il quale sarà prevalentemente incentrato sulla lotta all’evasione fiscale.
G20 a Londra: crisi e paradisi fiscali
Anche il Pontefice ripone fiducia e speranza: ieri ha inviato una lettera al premier britannico Gordon Brown: Auspicando che vengano affrontate le emergenze mondiali e