La Commissione Europea, a margine della sua analisi del Patto di Stabilità ha deciso di dare il via libera all’iter di revisione dello stesso, decidendo di coinvolgere in questa operazione non solo i Governi degli Stati Membri ma anche i comuni cittadini attraverso dei canali dedicati.
Patto di stabilità
Conti pubblici: deficit-Pil in aumento nel primo semestre
Sono a due facce i dati odierni rilasciati dall’Istituto Nazionale di Statistica riguardo all’andamento dei conti pubblici italiani; nei primi sei mesi del 2009, infatti,
Pronto il piano Ue da 200 miliardi di euro per rilanciare l’economia
200 miliardi di euro. E’ questa la risposta dell’Europa unita per fronteggiare quella che appare sempre più come la più grave crisi finanziaria degli ultimi 70 anni. Di questi 200 miliardi, che rappresentano l’1,5% del Pil europeo, 170 dovranno arrivare dai bilanci dei singoli Stati membri, ognuno chiamato a contribuire secondo le proprie possibilità e la propria situazione economica. Gli altri 30 miliardi proverranno invece sia dal bilancio dell‘Unione europea – che attraverso i fondi strutturali e il fondo sociale europeo contribuirà a finanziare le misure a sostegno dell’occupazione – sia dalla Banca europea degli investimenti, che potenzierà i suoi prestiti soprattutto alle piccole e medie imprese che investiranno nelle tecnologie verdi. E’ sicuramente come ha detto il presidente Barroso, deus machina dell’intervento, una “risposta senza precedenti per affrontare una crisi eccezzionale”. Per qauanto riguarda lo specifico delle misure, gli interventi sono stanti e di diversa natura, anche se per ora sono alla stato progettuale.
Per Bini Smaghi l’euro ora è tornato a livelli competitivi
L‘euro è sceso a livelli più favorevoli per gli esportatori, a un cambio per il quale non sembra il caso di lamentarsi. Lo ha detto Lorenzo Bini Smaghi, membro del consiglio Bce, in un’intervista al mensile Espansione che andrà in edicola il 28 novembre e che ha diffuso un’anticipazione dell’intervista. In realtà l’apprezzamento del dollaro e dello yen deriva dal fatto che i mercati stanno chiudendo molte posizioni speculative finanziate in queste due valute, i cui tassi erano più bassi, e così la domanda per queste due valute è aumentata, determinando un loro apprezzamento. Comunque, ora che l’euro è tornato su livelli più favorevoli per gli esportatori, non mi sembra il caso di lamentarsene ha risposto convinto Bini Smaghi alla domanda se la ripresa del dollaro sia legata alla rapidità di decisione politica del ministro del Tesoro Usa. A proposito degli interventi anti crisi nel settore finanziario Bini Smaghi ha spiegato quali sarebbero i vantaggi di un fondo europeo, da lui auspicato.