Avvio di settimana negativo per Piazza Affari. Bene petroliferi e Fiat, giù banche e Parmalat

Non inizia bene la settimana per la Borsa italiana. Apre, infatti, in rosso la prima seduta settimanale Piazza Affari seguendo la scia delle altre borse europee. A pesare sull’andamento delle borse contribuiscono le notizie giunte dal G20: il vertice, infatti, non ha raggiunto dei risultati concreti e comuni per far fronte alla crisi internazionale ma si è limitato a tracciare semplici linee di principio. Influiscono sui mercati europei anche i dati macroeconomici internazionali che confermano la recessione del Giappone e la contrazione del Pil francese nel quarto trimestre. Intanto, dovrebbero arrivare in mattinata altri dati sulla Bilancia commerciale di settembre nella zona dell’Euro, la pubblicazione dell’Empire State Index di novembre  negli Stati Uniti e i dati sulla produzione industriale americana di ottobre. Tornando ai mercati, a Piazza Affari aprono in negativo i principali indici ed in particolare il mercato dei derivati.

In ribasso le borse europee, crolla il Mibtel

Chiusura in deciso ribasso per le principali piazze finanziarie europee dopo una giornata caratterizzata da una pioggia di vendite. I listini Ue, gia’ in calo in avvio, hanno recuperato parte delle perdite dopo la decisione della BoE di tagliare i tassi di interesse di 150 bps per poi imboccare di nuovo la via del ribasso in seguito alla decisione della Bce di abbassare i tassi di riferimento di 50 bps giudicati dagli esperti troppo pochi. A Wall Street il Dow Jones procede in territorio negativo del 3,02%. A Piazza Affari lo S&P/Mib e il Mibtelhanno chiuso in calo rispettivamente del 5,06% a 21607 punti e del 4,68% a 16715 punti.

Con la vittoria di Obama giù le borse europee ma per gli analisti il nuovo presidente farà bene alle Borse mondiali

Barack Obama ha vinto le presidenziali americane ed è il nuovo presiedente degli Stati Uniti d’America. Mentre le borse asiatiche hanno reagito positivamente alla vittoria del candidato democratico negli Usa, con gli indici che sono balzati ai massimi da tre settimane, sui mercati d’Europa prevale, invece, la debolezza con i maggiori titoli in forte calo (Francoforte -2,08%, Parigi -2,68%, Londra -2,47%). Anche a Milano Piazza Affari è negativa, con gli indici in ribasso di oltre l’1%. Nel dettaglio l’S&P/Mib perde l’1,15%, il Mibtel cede lo 0,86% e le All Stars sono in ribasso dell’1,14%.  A livello settoriale, soffrono soprattutto le banche con Intesa Sanpaolo che segna un -2,28%, Mediolanum che cala dell’1,18% e Unipol in discesa dello 0,29%. Seduta negativa anche per la borsa americana.

S&P-MIB: target raggiunto, nuovo livello di supporto

 Continuiamo a monitorare da vicinissimo il nostro indice italiano: la delicatezza dei livelli sui quali ci stiamo muovendo, merita un’attenzione particolarissima. La giornata di ieri Giovedì 30 Ottobre ha disegnato sul grafico un’altra potenziale Doji: le contrattazioni sono iniziate a 20734 e si sono concluse a 20768, due valori molto vicini che disegnano sul grafico daily un body ridottissimo, quasi inesistente. La differenza rispetto alla Doji del 27 Ottobre, è la posizione: non trovandosi ad un bottom (o ad un top) di un movimento importante, l’operatività su violazione dei livelli estremi (21238-20418) è estremamente sconsigliata.