Piazza Affari positiva

 I bassi volumi di contrattazione che caratterizzano i giorni prefestivi pesano ancora di più in un momento come questo, in cui buona parte dei trader vuole restare liquida per valutare il close annuale alla luce dei nuovi sviluppi di breve.

L’andamento del Fib è di tipo laterale-rialzista e dal bottom vicino a 14500 in 6 giorni il derivato non è riuscito a guadagnare più di 500 punti scarsi; dopo l’aumento di volatilità della giornata di ieri che non ha avuto sviluppi, siamo ora in una fase di compressione giunta ormai al suo vertice. Dopo l’apertura in gap-up, dalla prima candela oraria fino a quella corrente si è avuto un restringimento del range di estensione che al momento risulta essere l’unico segnale da seguire prima della chiusura di giornata. L’uscita dal triangolo di compressione ben visibile sul grafico a candele ad un’ora darà circa 100-150 punti di movimento direzionale da seguire in trailing stop e senza reverse di posizione.

Milano apre in positivo ma dopo BCE scattano le vendite

 L’open di questa mattina era più che incoraggiante; il FTSE-Mib si è istantaneamente trovato poco sopra a 15100 punti aprendo una finestra di prezzo che nelle ore successive alla prima si è chiusa sotto il peso delle vendite. Dal top relativo a 15300 il mercato ha iniziato la discesa fulminea che ha visto il suo bottom relativo a 14720 di indice mentre al momento sul book si lotta per mantenere quota 14800 (supporto da controllare in close daily).

Ora che il gap è stato chiuso se il mercato non si riprenderà il close annuale potrebbe spingere il mercato sotto ai minimi di periodo portando la negatività di Dicembre 2011 anche su Gennaio 2012. Per la giornata di oggi ci si può attendere ancora uno sviluppo positivo visto che il settore bancario nonostante la leggera perdita sembra in recupero ed Intesa SanPaolo è in cima alle blue-chips con un guadagno del 2%. A seguire abbiamo Lottomatica (+1.31%) e Mediolanum (+1.22%) sul podio e Enel G.P., Atlantia, Generali, STM e Diasorin che sono gli unici titoli del listino italiano ad essere positivi.

Asta positiva in Spagna, azionari Europei positivi

 L’esito positivo dell’asta dei titoli del debito spagnoli sembra riflettersi su tutto l’azionario Europeo ed Americano; nel Vecchio continente abbiamo il FTSE-Mib che si appresta a chiudere una giornata estremamente positiva (+2.17%) grazie al settore bancario che per il secondo giorno di fila regge l’andamento di Milano. Il +4.47% del FTSE- Banks è sorretto a sorpresa da Ubi Banca, la migliore non solo dell’indice settoriale ma anche di tutte le blue-chips con una performance del 7.13% che richiama però entro domani una discesa per le prese di profitto di brevissimo. A seguire Banca Popolare di Milano con 6.51% di guadagno e Unicredit con il 5.10% immediatamente sotto. Bene anche Intesa SanPaolo con il 5% preciso al momento ed il prezzo che oscilla intorno a 1.28 confermando la fiducia nel colosso italiano. Male invece Banca Mediolanum che con un misero 1.18% mostra evidenti difficoltà rispetto al resto del paniere.

Piazza Affari recupera terreno, spread a 488

 Il listino azionario italiano recupera terreno dopo l’incertezza della scorsa ottava; dopo un’open negativo sotto a 14500 in pochi scambi il FTSE-Mib si porta al di sopra del supporto psicologico salendo oltre a 14750 nel corso della mattinata, dove ora lateralizza.  I maggiori istituti di credito sono positivi, ed è proprio questo il fattore che costringe a prendere il minimo del 14 Dicembre come inizio di un nuovo tracy+1 che ora stà cercando di superare i livelli critici e virare al rialzo, per recuperare le perdite dei scorsi giorni.

Abbiamo quindi Unicredit che guadagna il 5.65% portandosi a 0.7195 seguita da Mediobanca (+4.87%) a 4.7380 e Intesa SanPaolo al terzo gradino del podio momentaneamente con una performance del 4.61% che fa’ sfiorare quota 1.2750.

Previsioni chiusura annuale del FTSE-Mib

 Avvicinandosi al close annuale i volumi di contrattazione andranno scendendo probabilmente, come succede solitamente a Dicembre, ma visto l’andamento particolare non si esclude che ci potranno essere movimenti ampi anche con i book vuoti (che in effetti rendono più facile definire le tendenze). Nel medio-lungo periodo rischiamo di assistere ad un close annuale prossimo a quota 15000 che darebbe incertezza per tutti i primi 3 mesi del prossimo anno solare; questo vorrebbe dire una performance intorno al -27% per questo 2011 che segue ad un 2010 altrettanto negativo con -13% ed un 2009 che invece lasciava intendere ben altro (+19% circa).

La “morsa” che stringe il prezzo del FTSE-Mib è ben visibile sul grafico giornaliero e accompagnerà l’indice italiano fino alla fine del 2011 mantenendo inalterata la sua valenza operativa, sia in un senso che nell’altro.

Piazza affari apre in salita. Lo spread resta oltre i 500 punti

Le borse americane hanno chiuso la giornata di contrattazioni in negativo. Il Nasdaq ha chiuso con un -1,55% mentre il Dow Jones ha perso l’1,10%. Lo spread nella prima mattinata di oggi è ancora alto, oltre i 500 punti. Sembra non sortire nessun effetto sul differenziale la manovra del governo monti che oggi è al vaglio del parlamento, il quale dovrà dare la fiducia o meno a tale manovra. Intanto Piazza Affari gira in positivo, solamente l’indice STAR è segnato in negativo, anche se appena sotto lo zero Insomma, una giornata che sembra buona per le borse nazionali.

Borse recuperano, spread in salita per motivi tecnici

 Il close negativo di ieri sera a Piazza Affari si riflette sull’open di oggi che dopo un’ora di incertezza costringe il Mib al test del supporto a 14580 punti; sul listino italiano le vendite si riversano su Fondiaria-Sai, che peggiora la sua situazione generale allontanando ancora di più gli investitori di medio periodo ed avvicinando invece gli speculatori, seguita da Generali con -2.71% e Diasorin che con -2.59% vede l’intero guadagno dei giorni precedenti al crollo.

A sorpresa a reggere di più è proprio il settore più bersagliato; i bancari infatti guadagnano complessivamente 0.82% e sul listino delle blue-chips abbiamo Banca Popolare di Milano in cima ai migliori con +5.02% seguita da Intesa SanPaolo a +1.74% e Banca MPS a +1.48%. Bene anche Unicredit che guadagna lo 0.48% e sembra volersi allineare al resto del settore durante il proseguo della giornata. Il rimbalzo dell’indice FTSE-Mib in questo momento apre anche le porte per un’eventuale ripresa generale nel pomeriggio che spingerebbe i bancari a sovraperformare il listino lasciando a fine giornata sul grafico un chiaro segnale di ripresa ed inversione di tendenza.

Borse europee aprono in calo. Lo spread sopra i 500 punti

Si prospetta come una giornata nera quella aperta poche ore fa su Piazza Affari. Le borse europee come hanno chiuso ieri sera, anche oggi aprono in negativo senza nessun accenno a voler migliorare. Dato ancora più negativo arriva dal differenziale tra i bot italiani ed i bund tedeschi il quale, in queste prime ore di contrattazioni, ha superato nuovamente i 500 punti.

Piazza Affari apre in rialzo e lo spread supera i 450 punti

Sembra non abbia sortito alcun effetto positivo la manovra del Governo Monti sulle borse nazionali ed Europee. Anche il vertice tenutosi a Parigi non ha portato benefici sostanziali all’economia dell’Unione Europea. Nonostante l’apertura positiva di questa mattina, Piazza affari sta già girando in negativo, arrivando a perdere parecchi punti sul terreno. Lo spread rimane invece alto, toccando anche quota 470 punti. Negativa anche le borse asiatiche.

Bot-Day: esito positivo ma la tensione è alle stelle

 Sotto un certo punto di vista possiamo affermare che il Bot-Day è stato un successo; 7 miliardi di Euro di Bot prenotati nei giorni precedenti e quindi collocati oggi, con un calo del rendimento a 5.952% con una domanda che ha superato di gran lunga l’offerta. A guardare solo i numeri effettivamente la giornata dovrebbe essere positiva, ma vedere Piazza Affari in questo momento (-3.16%) confermare la negatività di apertura di giornata costringe a valutare la situazione complessiva.

Anche se i risultati del Bot-Day sono due volte più incoraggianti di quelli del Btp-Day (visto che si trattava in quest’ultimo caso di acquisti sul mercato di titoli già emessi e non prenotazioniper le nuove aste) dobbiamo tenere conto degli orizzonti temporali; nel caso dei Btp (e quindi del famoso spread) noi prendiamo in considerazione titoli a lungo termine (10 anni) che ovviamente scontano le aspettative del momento per il futuro a lungo termine dell’Europa. Nel caso dei Bot invece si tratta di scadenze ad un anno, che per quanto le cose potranno andare male resteranno debiti quasi sicuramente saldati verso gli investitori, mentre da qui a 10 anni le cose potrebbero cambiare radicalmente.

Spread Btp-Bund e Mercato Italiano dopo il meeting di Bruxelles

 L’Europa si divide, si spacca, ma si da’ anche regole ed obiettivi; questo il riassunto di quanto emerge dall’attesissimo vertice di Bruxelles che sembra aver tutto sommato soddisfatto nonostante abbia anche fatto emergere nuovi contrasti tra i Paesi dell’Unione Europea. Abbiamo una differenza notevole tra le diverse situazioni interne, anche se sembra che la voglia di restare uniti ci sia ancora e lo dimostra il fatto che il meeting “piace” ai mercati, almeno per il momento.

Il FTSE-Mib dopo due giornate di seguito fortemente negative recupera terreno dopo un’open leggermente negativa; siamo ora in guadagno a Piazza Affari ed il supporto chiave da controllare in close weekly si aggiorna a quota 15100 punti, sotto i quali il mercato perderà forza e tenterà nuovamente di girare in negativo il tracy+1 corrente.

Mercato Italiano negativo, finito il rally di Natale?

 Mentre molte persone stanno in queste ore dedicando il loro tempo all’Albero di Natale come nelle migliori tradizioni, chi segue i mercati probabilmente non riuscirà a distogliere l’attenzione dai monitor che segnano in questo momento un calo sul FTSE-Mib di circa il 2% del valore. La giornata di ieri, chiusa in leggero recupero (ma in territorio negativo) sembrava lasciasse aperte tutte le possibilità per il close settimanale a cui ci avviciniamo, anche se buona parte degli investitori danno già per finito il rally natalizio sul top proprio di ieri poco sopra a 16000 punti, che resta la resistenza critica da superare in close daily.

Nel breve periodo abbiamo 15500 come punto di resistenza orario oltre il quale il mercato  punterà a recuperare terreno fino a chiudere positivamente la giornata di oggi.

Borsa in discesa ma non è colpa del Governo Monti

 Quello che sta accadendo in queste ore sul listino italiano sta destando immediatamente i notiziari che sono pronti ad urlare contro il Governo tecnico piuttosto che prendersela con la Cina che ha declassato il Bel Paese. Tutto questo allarmismo è comunque immotivato se si guarda, come sempre siamo abituati a fare, all’intera Eurozona; a scendere non è solo il Mercato Italiano ma anche quello Tedesco e Francese che seppur contengono le perdite si portano sotto ai supporti di breve per iniziare la fase di correzione. Pensare come al solito di salire sempre è utopistico ed ancora una volta al primo ritracciamento (dopo 7-8 giorni di crescita ininterrotta) i media urlano al disastro. In realtà fin’ora la discesa è del tutto normale dal punto di vista grafico visto che gli indicatori in ipercomprato chiamavano una fase di discesa che stabilizzasse il prezzo ed ecco quindi che oggi i trader prendono profitto dai precedenti rialzi.

Mercato Europeo debole ma Wall Street apre in rialzo

 Se la giornata di ieri è stata segnata fin da subito dall’ampio ritracciamento dello spread Btp-Bund, le contrattazioni di oggi non sembrano riuscire a proseguire il lavoro di stabilizzazione iniziato ieri. Anche se le notizie negative fanno il giro dei notiziari, c’è da dire che il valore del FTSE-Mib è praticamente prossimo al close di ieri e quindi anche se si sta facendo un dramma per un -0.40% la situazione generale resta più che positiva.

Come indicavamo ieri, non ci sono state giornate vere di ritracciamento per lo spread, seguito ormai a livello Europeo. Nella sessione di ieri però il ribasso è stato ampio e determinante anche per i mercati oltre oceano che anche se alla fine hanno chiuso sulla debolezza non hanno oltrepassato i livelli critici. In una giornata come quella di oggi lo spread potrebbe benissimo tornare vicino ai massimi ed invece resta fermo praticamente allo stesso valore di ieri tornando vicino a 370 punti con l’intento di abbandonarli per scendere a 350.