Per Abenomics si intende la ricetta di politica economica del primo ministro giapponese Shinzo Abe, necessaria per risollevare le sorti del paese del Sol Levante dopo 15 anni di deflazione e stagnazione economica. La ricetta di Abe si basa sull’aumento massiccio della spesa pubblica e su una manovra di stimoli monetari senza precedenti. L’obiettivo è rilanciare l’economia, attraverso la svalutazione competitiva dello yen sui mercati internazionali, e raggiungere un target di inflazione al 2% nel giro di un paio d’anni. La politica economica di Abe mette da parte il contenimento del debito pubblico.
politica monetaria giappone
Fmi applaude manovra monetaria della BoJ
Il Fondo Monetario Internazionale ha affermato che le banche centrali devono perseguire politiche monetarie ultra-espansive, come sta facendo la Bank of Japan, per dare stimoli all’economia senza temere più di tanto la comparsa di focolai inflazionistici. Secondo gli esperti dell’istituto di Washington, “qualsiasi temporanea sovrastimolazione dell’economia avrà piccoli effetti sull’andamento dei prezzi”. Il suggerimento arriva dopo le parole del direttore del Fmi, Christine Lagarde, che ha lodato la recente manovra della Banca del Giappone nel corso di una conferenza internazionale sull’isola cinese di Hainan.
Spread verso 300 grazie a maxi-iniezioni di liquidità del Giappone
Nonostante l’andamento molto negativo dell’economia reale, sembra che il debito pubblico italiano sia ancora in grado di attrarre gli investitori esteri. Pagato lo scotto del voto shock di fine febbraio con alcune settimane ad alta tensione sullo spread, anche a causa della crisi cipriota, i titoli di stato italiani hanno sperimentato un calo dei rendimenti con un ridimensionamento dello spread fin sotto 310 punti base. I motivi di questa discesa dei tassi sui Btp sono riconducibili soprattutto alla politica monetaria del Giappone, che ha scosso i mercati finanziari.