Le azioni europee che sono riuscite a performare meglio in borsa e a resistere alla crisi economica sono quelle esposte ai migliori mercati emergenti, in particolare quelli asiatici. D’altronde, questi paesi ad elevato tasso di crescita, mostrano una popolazione in aumento e una classe media con capacità di spesa sempre maggiori. I nuovi ricchi sono in costante crescita, il processo di urbanizzazione è in pieno sviluppo e la domanda di energia, servizi sanitari, beni di lusso, infrastrutture e risorse naturali non accenna a diminuire.
Prada
Ferrero uomo più ricco d’Italia nel 2012
Secondo quanto emerge dalla classifica dei paperoni stilata da Forbes per il 2012, i super-ricchi italiani sono aumentati. Nella classifica dei miliardari di Forbes, sono 23 le posizioni occupate dagli italiani mentre l’anno precedente erano “solo” 16. Nonostante la crisi economica del paese, i super-ricchi sono diventati ancora più ricchi. L’uomo più ricco del pianeta resta sempre il magnate delle telecomunicazioni messicano Carlos Slim Helu, che guida questa speciale classifica davanti a Bill Gates della Microsoft. L’elenco dei super-ricchi è salito alla cifra record di 1.426 persone.
Andamento Prada primi nove mesi 2012
Prada ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un fatturato netto di gruppo pari a 2,339 miliardi di euro, in incremento del 35 per cento su 1,73 miliardi di euro conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno, e in incremento del 27 per cento a cambi costanti. Tra gli altri principali dati di periodo, Ebitda in sviluppo del 50 per cento a quota 727,9 milioni di euro (per il 31 per cento dei ricavi), Ebit in miglioramento del 56 per cento su base annua a 612,5 milioni di euro.
Semestrale Prada
Prada, una delle compagnie italiane più note del mondo del lusso, ha chiuso i primi sei mesi dell’esercizio fiscale al 31 gennaio 2013 con un utile netto consolidato in sviluppo del 59 per cento a quota 286,4 milioni di euro. I ricavi netti sarebbero cresciuti del 36 per cento a 1,547 miliardi di euro, mentre l’Ebitda si sarebbe sviluppato del 39 per cento a 469,4 milioni di euro. L’Ebit si è infine apprezzato del 55 per cento a 394,9 milioni di euro, con un margine pari al 25 per cento. Il miglioramento del fatturato è stato prevalentemente indotto dai ricavi retail, con l’apertura di nuovi punti vendita e con la crescita organica di quelli già in funzione.
Investimento Prada settembre 2012
Prada e gli altri titoli del lusso italiano e internazionale sono sotto l’occhio attento degli analisti. La motivazione è derivata dalla pubblicazione recente dei risultati semestrali di Burberry, che hanno di fatto aperto margini di interessante (ma negativa) interpretazione sugli utili dell’azienda e di settore. La colpa è del rallentamento delle vendite, accentuato negli ultimi tempi. Un trend che non riguarda solo Burberry, ma tutte le aziende del settore: di qui la preoccupazione per la pubblicazione dei dati economici e finanziari che verranno sul breve termine.
Semestrale Prada con ricavi in forte crescita
Tra il mese di febbraio e quello di luglio, Prada – uno dei brand più noti nel lusso italiano – ha registrato una fortissima crescita delle vendite di gruppo, salite del 36,5 per cento a quota 1,5 miliardi di euro. In forte ampliamento è il network di vendita a gestione diretta della compagnia, che ora è cresciuto a quota 414 negozi, in grado di generare, in via autonoma, ben l’80 per cento del fatturato complessivo. Cresce pertanto l’attesa per i risultati completi, annunciati nella seconda parte del mese di settembre.
Dividendo Prada 2012 a cinque centesimi
Dal consiglio di amministrazione di Prada è arrivato il via libera al progetto di bilancio dello scorso anno, una operazione che è stata idealmente accompagnata dalla distribuzione del dividendo relativo al 2012: quali risultati può vantare la celebre spa della moda? L’esercizio in questione è stato chiuso con un buon ammontare di ricavi netti consolidati, vale a dire 2,55 miliardi di euro (il rialzo complessivo è stato molto vicino ai venticinque punti percentuali); allo stesso tempo, il margine operativo lordo ha superato i 759 milioni di euro, grazie soprattutto a un importante aumento del 41,7%, senza però dimenticare la buona performance dell’utile netto, il quale è stato protagonista di una variazione positiva di 72,2 punti percentuali.
Prada: Intesa Sanpaolo cede il 4%
Dopo aver ceduto il restante 25% di Findomestic a BNP Paribas, arriva un’altra cessione in casa Intesa Sanpaolo. Il Gruppo bancario italiano, infatti, ha reso noto d’aver ceduto in data odierna, venerdì 24 giugno del 2011, numero 102.246.610 azioni di Prada, pari al 4% circa del capitale sociale, per un controvalore pari a 360 milioni di euro circa.
Hong Kong: Samsonite offusca la stella di Prada
La quotazione di Prada presso la Borsa di Hong Kong è cominciata da pochissimi giorni, ma sembra già terminato l’entusiasmo iniziale: in effetti, la spa milanese potrebbe declinare nel corso di questa settimana, a causa dell’approdo sulla piazza cinese di altre compagnie, in primis Samsonite International, la celebre azienda americana attiva nella commercializzazione di articoli da viaggio. Le previsioni parlano di un calo azionario pari a 2,5 punti percentuali, con una quotazione probabile compresa tra i 38 e i 39 dollari di Hong Kong.
Prada: la quotazione ad Hong Kong sale a 2,6 miliardi di dollari
L’approdo di Prada alla Borsa di Hong Kong tiene ancora banco per le caratteristiche principali di questa offerta pubblica iniziale. L’intenzione del gruppo attivo nel mondo della moda è infatti quello di aumentare la propria quota fino a 20,3 miliardi di dollari di Hong Kong, vale a dire circa 2,6 miliardi di dollari: è quindi chiaro l’obiettivo da perseguire, una espansione intensa nel continente asiatico mediante una offerta dalle dimensioni notevoli. La spa milanese sta già provvedendo a vendere 423,3 milioni di titoli azionari, i quali avranno un prezzo compreso tra i 36,50 e i 48 dollari di Hong Kong.
Prada sbarca a Hong Kong con un’Ipo miliardaria
Prada fa davvero sul serio per quel che riguarda la propria avventura cinese: la spa milanese, una delle più celebri case di moda del nostro paese, ha ottenuto un’importante via libera dalla Borsa di Hong Kong per un’offerta pubblica iniziale da due miliardi di dollari. È quindi tutto pronto per la quotazione azionaria del marchio nell’ex colonia britannica. L’Ipo in questione verrà curata nel dettaglio da un pool molto variegato di banche, tra cui possiamo ricomprendere Intesa Sanpaolo, Banca Imi, Crédit Agricole, Goldman Sachs e Unicredit.
Nuovo consiglio d’amministrazione per Prelios Spa
E’ stata conovocata per il prosimo 19 aprile (in prima convocazione) e per il successivo 21 aprile (in seconda convocazione) l’Assemblea degli azionisti di Prelios, società attiva nelle soluzioni immobiliari basate sull’innovazione. Camfin, Mediobanca, Edizione, Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo e Massimo Moratti, tutti aderenti all’accordo parasociale su azioni Prelios S.p.A., hanno depositato nei giorni scorsi una lista di quindici candidati al Consiglio di Amministrazione di Prelios S.p.A.. La lista dei candidati è formata da Marco Tronchetti Provera, Giulio Malfatto, Enrico Parazzini, Paolo Massimiliano Bottelli, Davide Malacalza, Jacopo Franzan, Amedeo Nodari a cui si aggiungono gli indipendenti Giuseppe Angiolini, Carlo Emilio Croce, Dario Trevisan, Giorgio Valerio, Giovanni Jody Vender, Valter Lazzari, Marina Brogi, Giovanni Fiori.
Una cordata di banche finanzia Prada di 360 milioni di euro
L’operazione di finanziamento che ha coinvolto Prada, la nota società per azioni attiva nel campo dell’abbigliamento, ha dei risvolti davvero interessanti: in effetti, è stato
Delisting e nuove quotazioni a Piazza Affari
Quest’anno abbiamo potuto assistere alle offerte totalitarie, volontarie e residuale su Polynt, Sirti, Ducati, Immobiliare Lombarda, Popolare di Intra, Cremomini, Laworwash, Marazzi e, da ultime,