Per chi deve stipulare un mutuo, la domanda è se è meglio scegliere il tasso fisso o variabile. Oggi la maggior parte dei nuovi contratti riguarda finanziamenti a tasso variabile, poiché i migliori mutui a tasso fisso partono con un tasso del 5,5% in più a fronte del 3% del variabile.
previsioni
Ing, dove conviene investire nei prossimi mesi
In questi mesi del nuovo anno, iniziano ad intravedersi alcuni spiragli dell’uscita dalla crisi, anche se rimane una forte incertezza e grande volatilità anche dopo le recenti crisi che hanno interessato la Russia e l’Ucraina. Quindi fare previsioni su come saranno gli andamenti economici futuri è difficile, in quanto dipende da molte variabili, ma una cosa è certa: gli esperti sono d’accordo nell’affermare che nel 2014 è meglio stare lontani dagli Emergenti.
Previsioni catastrofiche per il 2013 da Marketwatch.com
Ogni fine anno i guru dell’economia e della finanza mondiale provano a effettuare previsioni sull’andamento dei mercati finanziari per l’anno successivo. Tuttavia, il più delle volte, anche volti noti e particolarmente accreditati in ambienti finanziari sbagliano di grosso le loro proiezioni sul futuro. Qualche volta le previsioni vengono realmente centrate, ma ormai con un mondo imprevedibile come quello odierno sembra essere sempre più difficile fare anche una semplice proiezione a tre mesi. Una nuova “moda sta”, però, prendendo piede tra i guru: fare previsioni bizzarre e imprevedibili.
Saxo Bank previsioni shock 2013
La banca danese Saxo Bank, specializzata nel trading online e negli investimenti, ha stilato una lista di 10 previsioni shock per il 2013, ovvero una serie di eventi all’apparenza improbabili ma che se dovessero accadere potrebbero avere un impatto molto significativo sul futuro dei mercati finanziari mondiali. Come ogni fine anno Saxo Bank effettua queste particolari previsioni “catastrofiche”, che in realtà non sono pronostici per il futuro bensì analisi di scenari di mercato poco probabili ma con un potenziale impatto devastante nel caso in cui dovessero clamorosamente avverarsi.
Petrolio scende a Maggio 2012
La differenza di prezzo tra il mercato dei “raffinati” (benzina e gasolio) ed il mercato finanziario legato al petrolio pure aumenta ancora dopo il crollo di quest’ultimo sul mercato USA. Nei mesi precedenti, nell’Eurozona è iniziata una fase di aumento dei carburanti dovuto unicamente ad accise applicate dai Governi in carica. Non esiste infatti una ragione “finanziaria” che possa giustificare l’aumento della benzina e del gasolio, ed anzi se il mercato “retail” seguisse il mercato finanziario allora quello che dovremmo registrare alle pompe sarebbe un drastico calo del prezzo al litro.
Il top assoluto annuale del 2012 è stato registrato tra la fine di febbraio scorso e la fine di marzo 2012; il prezzo del future legato all’andamento del Crude Oil si aggirava in prossimità dei 110 $ al barile e le aspettative degli analisti erano ancora fortemente rivolte a target rialzisti ambiziosi, che miravano al recupero dei livelli raggiunti con la precedente bolla speculativa.
eBay batte le previsioni con super utili
Stando a quanto affermato dalla stessa compagnia titolare del portale d’aste online più importante del mondo, grazie alla vendita di Skype e dell’incremento del business della divisione di pagamenti elettronici Paypal, gli utili di eBay hanno toccato quota 60 centesimi per azione, contro una media delle previsioni degli analisti pari a 57 centesimi: risultati che hanno permesso alla società di superare le stime, e di avviare il 2012 con il giusto passo.
Per quanto concerne l’ultimo trimestre del 2011, la società ha invece affermato di aver riportato profitti netti pari a 1,98 miliardi di dollari, ovvero 1,51 dollari per azione, contro i 559 milioni di euro, o 42 centesimi per azione, che eBay aveva conseguito nello stesso periodo dello scorso anno. Escludendo le voci straordinarie, l’utile è stato pari a 789 milioni di dollari, pari a 60 centesimi per azione, con un business cresciuto del 35% a 3,38 miliardi di euro, contro previsioni di 3,32 miliardi di dollari.
Inflazione record secondo le previsioni Codacons
Inflazione record già a partire da questo mese: gli effetti della manovra “Cresci Italia”, come é stata chiamata dal premier Monti, iniziano a palesarsi. Al momento però, l’unico effetto immediato é quello sul livello dei prezzi: l’inflazione che potrebbe arrivare a toccare il 3,6%, un valore che, tradotto in termini di costo della vita e considerando i futuri aumenti delle tasse introdotti dalla manovra Monti, dall’Imu all’Iva, si può parlare di più di 1000 euro in più a famiglia media. È questa la previsione fornita in queste ore dal Codacons dopo la diffusione da parte dell’Istat del dato sul tasso di inflazione nel mese scorso al 3,3%.
Mercato del lavoro nel 2012 ancora debole
Il primo trimestre del 2012 continuerà a essere grigio per il mercato del lavoro: gli italiani in cerca di occupazione non avranno a disposizione nuove chance di impiego. Lo prevede un panel di oltre mille datori di lavoro delle aziende italiane intervistati da ManpowerGroup nell’ambito della ricerca ‘previsioni sull’occupazione‘: le aziende hanno espresso agli intervistatori le loro intenzioni di assunzione nel periodo gennaio-marzo 2012. Le imprese non hanno nascosto che la previsione sarà negativa e nello specifico si prospetta una riduzione delle richieste di lavoro pari al 7% circa, 2 punti percentuali in più rispetto al trimestre precedente ma ben 10 punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno, quando la previsione espressa dai datori di lavoro per il primo trimestre 2011 raggiungeva quota +3%.
Previsione inflazione 2012 post manovra
Al momento non ci sono previsioni ufficiali sull’inflazione nel prossimo 2012, quest’anno potrebbe chiudersi con un dato vicino al 3,4%, ma che dovrebbe subire delle variazioni in aumento con la Manovra “Salva Italia” e un lieve innalzamento potrebbe già palesarsi entro la fine di questo mese. L’inflazione nel mese di novembre è diminuita al 3,3% su base annua, con una riduzione dello 0,1% su base congiunturale (dati ISTAT). L’aumento delle accise sui carburanti già operativo da alcuni giorni però, ha incrementato di circa due decimi i prezzi degli stessi.
Commodities: Corn Soybean e Wheat virano al ribasso
L’andamento delle commodities principali è più o meno sempre orientato nella stessa direzione anche se l’entità dei movimenti cambia notevolmente, tanto che vengono a disegnarsi divergenze evidenti sugli swing di massimo e minimo.
La corrispondenza temporale è però rispettata e l’analisi grafica delinea i livelli di interesse per il prossimo futuro; il future sul Corn ha disegnato un massimo inferiore a quello di Giugno scorso prima di scendere sotto a quota 650 punti. Nell’immediato proprio questa statica diventa resistenza da superare in close daily per innescare il recupero verso il top di Agosto, mentre la perdita di 600 invertirà le aspettative allineando il prezzo del Corn agli altri 2 futures.
Piazza Affari: analisi ciclica FTSE-Mib
Secondo l’analisi ciclica ed i vincoli classici di Hurst la fase in cui ci troviamo adesso è la seconda parte dell’intermedio iniziato sul bottom di fine Giugno. Ma andiamo con ordine; a Marzo 2009 è iniziato l’annuale precedente che si da’ per concluso sul bottom relativo del 25 Maggio 2010, quando il Mib si aggirava intorno a 18000 punti dopo aver sfiorato i 24000 durante il top della seconda metà del 2009.
Piazza Affari: perdita relativa ed assoluta di Saipem
Una performance negativa del 20% dal primo di Agosto ad oggi potrebbe effettivamente far spaventare anche gli investitori più portati al rischio, ma non è il caso di Saipem; la candela ribassista del mese corrente ancora in corso delinea una situazione di forte ribasso, ma il quadro generale resta più positivo che mai grazie alla salita realizzata dal bottom di Marzo 2009.
Shock petrolifero: Pil e disoccupazione
Sono tutt’altro che rosee le prospettive economiche di breve termine per il nostro Paese. Questo stando almeno all’ultimissimo Rapporto del Centro Studi di Confindustria che
Vodafone: fatturato primo trimestre in moderata crescita
Il colosso delle telecomunicazioni Vodafone ha archiviato il primo trimestre fiscale del 2010, quello relativo al periodo da aprile a giugno, con un incremento dei