sotto la responsabilità della BCE ed infine l’adozione della moneta unica.
Unione monetaria: perchè l’Inghilterra non adotta l’euro
sotto la responsabilità della BCE ed infine l’adozione della moneta unica.
Il piccolo recupero del Pil italiano nel primo trimestre (+0,1% secondo le stime) non modifica le prospettive di crescita nulla nel 2008, la doppia forbice,
I prezzi del petrolio troppo alti pesano sull’economia mondiale, specie sui Paesi piu’ poveri, con un costo, diretto e indiretto, stimabile in 500 miliardi di
Nel 2008 la domanda sia interna che esterna dovrebbe sostenere il protrarsi della crescita del Pil nell’area delle euro, sebbene in misura minore rispetto al 2007, ma resta tuttavia elevata l’incertezza rispetto alle prospettive di crescita.
Questo giunge dai vertici della Bce. I rischi sono legati alle turbolenze finanziarie ed inoltre dall’effetto frenante su consumi e investimenti di ulteriori rincari imprevisti di prodotti energetici e alimentari, nonchè da spine protezionistiche e possibili andamenti disordinati legati agli squilibri mondiali.
I paesi emergenti si sono integrati meglio nell’economia globale nel corso degli ultimi anni grazie ai forti aumenti dei prezzi delle commodities e al miglioramento sia delle politiche che delle istituzioni
si legge nel rapporto del Fondo Monetario Internazionale. Nel primo trimestre del 2008, l’oro e le principali commodities hanno ulteriormente incrementato i propri valori di riferimento. Basti osservare l’ andamento del greggio, costantemente scambiato oltre il limite registrato nel 1980, al di sopra dei 100 dollari al barile. In Rialzo anche l’oro. Al Comex il future ha toccato il massimo degli ultimi giorni a quota 925 dollari l’oncia. Tra le materie prime agricole i semi di soia vedono il future in progresso dell’1,6% a 1277 centesimi (12,77 dollari) per bushel.
Accelera ancora l’inflazione a marzo, secondo l’Istat, che conferma le stime preliminari diffuse alla fine del mese scorso, i prezzi a marzo sono aumentati del
Anche se l’offerta di cereali aumenterà, i prezzi non caleranno, la domanda di cereali è in aumento e le scorte al minimo. Occorre prendere decisioni ad alto livello politico, con capi di Stato e di governo.
L’economia della zona euro continua ad affrontare difficoltà considerevoli e, malgrado i fondamentali restino solidi, comincia a sentire la crisi.
Nonostante la conferma che la condizione di fondo dell’economia è buona, soprattutto grazie alla forte crescita dei mercati emergenti , un elevato livello dei profitti aziendali, l’assenza di squilibri macroeconomici (conti esterni in equilibrio e buon livello di risparmio), la Commissione europea non ha aspettative del tutto positive.