A Piazza Affari il titolo Banca Popolare di Milano sta evidenziando una perdita provvisoria dell’1,05% a 0,3209 euro. Il titolo della banca di Piazza Meda è tra i peggiori del settore bancario italiano nell’ultimo mese, complice la frenata del processo di modifica della governance e soprattutto lo stop alla trasformazione da banca cooperativa a società per azioni. Da inizio mese Bpm perde l’11%, ma è vicino a chiudere la sua decima settimana consecutiva in rosso. Intanto, il titolo Bpm è finito sotto la scure di Exane Bnp Paribas.
quotazione bpm
Bpm nessuna vendita di quote da parte di Investindustrial
La Banca Popolare di Milano continua a soffrire di evidenti problemi di governance, tanto che il presidente del consiglio di gestione Andrea Bonomi ha lanciato un allarme in vista della prossima assemblea dei soci del 22 giugno, che sarà chiamata ad approvare l’aumento di capitale da 500 milioni di euro per rimborsare i Tremonti bond in scadenza. Bonomi ha sottolineato di non aver cambiato idea sulla necessità di una modifica alla governance, ma per ora il mercato non ha apprezzato il passo indietro sulla possibilità di trasformare la popolare in Spa.
Bpm rischia di diventare spazzatura secondo Moody’s
Il titolo Banca Popolare di Milano, quotato nel paniere FTSE MIB di Piazza Affari con il ticker “PMI”, sta mostrando oggi un andamento positivo dello 0,68% a 0,3682 euro, quotando così poco sotto l’attuale massimo di giornata posto a 0,37 euro. Il titolo sta facendo peggio dell’indice di riferimento. Inoltre, ha toccato un nuovo minimo da oltre tre mesi a 0,3612 euro. Nel week-end la banca è stata scossa dall’annuncio dell’agenzia di rating Moody’s, che potrebbe tagliare il giudizio sul merito di credito dall’attuale livello “Baa3”.