Negli ultimi giorni stiamo assistendo a un aumento dei tassi interbancari, tanto temuti dalle famiglie italiane che hanno stipulato da tempo un mutuo a tasso variabile oppure per coloro che si apprestano a contrarlo. L’Euribor sta tornando a salire e su tutte le scadenze, ovvero dai 30 giorni ai dodici mesi. Sul finire di gennaio c’è stato il primo rialzo dai minimi storici, ma il trend di crescita – seppur a tassi contenuti – non si è ancora fermato. Quanto basta per far suonare un campanello d’allarme e mettere in allerta coloro che hanno sulle spalle un mutuo a tasso variabile.
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Rateizzare le tasse arretrate: ultima parola ai giudici Commissioni tributarie
Quando un contribuente ha un elevato debito tributario arretrato da saldare, di norma si va a chiedere la rateazione. Una volta presentata la richiesta, motivando
Moratoria mutui: 28 mila domande per il Piano famiglie
Sono poco più di 28 mila, in base ai dati aggiornati di fine agosto, le famiglie che in Italia hanno chiesto ed ottenuto la moratoria
Adiconsum: estendere Piano Famiglie a credito al consumo
Nel nostro Paese a causa della crisi negli ultimi tre anni l’indebitamento delle famiglie è aumentato sensibilmente. I licenziamenti e la cassa integrazione hanno inoltre
Codacons: rate mutui troppo alte
Il rapporto dell’Osservatorio regionale sul costo del credito, promosso dalla Caritas e dalla Fondazione Responsabilità Etica, ha evidenziato che, nel 2010 una famiglia su 4,
Sospensione delle rate del mutuo con i Tremonti bond
Il Tesoro ha posto delle condizioni interessanti agli istituti di credito nell’ambito della sottoscrizione degli ormai celebri Tremonti bond, soprattutto per quanto riguarda quelle persone che si trovano senza un lavoro o in cassa integrazione: per questi soggetti sarà infatti possibile sospendere per un periodo di 12 mesi le rate del mutuo. Contestualmente, sono stati previsti anche un aumento delle risorse per il credito da fornire alle piccole e medie imprese e degli accordi per anticipare alle imprese le risorse volte a finanziare la cassa integrazione.
La sottoscrizione di questo nuovo strumento finanziario comincerà a partire da oggi grazie a un decreto firmato dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Il ministro Giulio Tremonti intende avviare, con queste obbligazioni che hanno preso il suo nome, una maggiore patrimonializzazione delle banche. Ovviamente gli istituti di credito italiani andranno a pagare come contropartita una cedola annuale che è compresa tra il 7,5% e l’8,5%: queste percentuali rimarranno in vigore per i primi anni, poi aumenteranno in maniera graduale soprattutto al fine di favorire il credito alle imprese e alle famiglie.
Mutui on line: vantaggi e svantaggi del luogo di contrattazione virtuale