Debito sovrano Italia declassato a fine gennaio da Fitch

 Tempi difficili per il nostro Paese: nonostante la recente manovra finanziaria messa in atto dal governo Monti allo scopo di risanare anch ele casse dello Stato, é probabile che il debito sovrano dell’Italia sia declassato entro la fine di gennaio dall’agenzia di rating Fitch. Ricordiamo che solo pochi giorni fa un declassamento si era avuto anche da parte di un’altra agenzia di rating: Standard and Poor’s. L’Italia è in rating watch negativo, ha precisato Alessandro Settepani, Head of Business and relationship management of Fitch Ratings Italia, sottolineando che il downgrade potrebbe essere di uno o due notch. Il rating Fitch sul debito sovrano dell’Italia è attualmente A+ e quindi potrebbe passare in classe A, ad ‘A-‘.

Fitch minaccia declassamento al rating dell’Italia

 Rischio di declassamento per il nostro Paese: la “minaccia arriva da Fitch” e riguarda il giudizio sul debito italiano. Riley, responsabile dei rating sovrani dell’agenzia statunitense, sottolinea che l’Italia ha bisogno di una credibile rete di protezione e al momento questa non è disponibile, per ora comunque il rating sul debito italiano rimane pari a “A+”. Il futuro appare incerto e non solo per l’Italia: altri Paesi europei potrebbero vedersi tagliare il merito di credito di uno o due gradini a causa della crisi sistemica che influenzerà il giudizio sulla solvibilità degli Stati. Solo alcuni mesi fa, l’agenzia Fitch aveva declassato otto banche italiane e lanciato l’allarme recessione per l’Italia.

Fitch taglia rating a sette banche globali

 Si abbatte la scure di Fitch su ben sette banche globali: l’agenzia di rating declassa Barclays e Credit Suisse di due gradini da AA- ad A; Bank of America, Bnp Paribas, Citigroup, Deutsche Bank e Goldman Sachs passano da A+ ad A, Credit Agricole e Credit Mutuel passano a A+ da AA-. Declassamento anche per Danske Bank che da A+ giunge ad A, l’olandese Rabobank a AA da AA+, la finlandese Op-Pohjola Group a A+ da AA-. Rimane salva la Grecia: Fitch ha infatti deciso di abbassare l’outlook del Paese da stabile a negativo, confermando la tripla A di Parigi.

Rating Generali con Fitch passa ad A-

 Tempi grigi per Generali, costretta a fare i conti con Fitch, la celebre agenzia che ha deciso di declassare l’assicuratore da AA- ad A-. L’agenzia di rating Fitch ha annunciato di aver concretizzato una revisione settoriale dei rating degli assicuratori italiani e spagnoli a causa del contesto di crisi dei Paesi dove il problema del debito sovrano é ancora pressante. Non solo l’Italia quindi sotto il mirino dell’agenzia di rating, la quale ha contestualmente messo sotto osservazione il giudizio su altre compagnie assicurative europee.

Spread BTP-Bund dopo l’incertezza sul rating UE

 Moody’s ha annunciato ufficialmente la volontà di rivedere i rating di tutti i debiti sovrani dell’Unione europea nel primo trimestre del prossimo anno e lo spread Btp Bund torna a crescere: il gap dei tassi tra i Btp italiani a 10 anni e i Bund tedeschi arriva a toccare i 437 punti base, mentre il rendimento tocca il 6,5%. Le nuove tensioni sono legate soprattutto all’agenzia di rating che ha invitato alla cautela e si é detta poco convinta che le misure dell’Ue siano sufficienti, confermando il clima di incertezza e austerità.

Rischio default multipli nell’area euro

 La grave crisi finanziaria che sta colpendo i mercati europei mette a rischio il rating nell’intera Unione Europea: l’agenzia di rating Moody’s ha sottolineato la precarietà della situazione e non sembra essere ottimista. Sembra che i mercati non siano assolutamente convinti delle capacità dei leader europei di tirar fuori dalla crisi i vari Paesi che si trovano in condizioni più critiche. I mercati finanziari hanno messo Italia, Spagna e ora anche Francia sotto crescenti pressioni e Moody’s lancia il monito.

Fitch: declassamento e outlook negativo per otto banche italiane

 Resa dei conti per otto istituti italiani: la discesa dei tassi di interesse e al contrario, l’aumento dei costi della raccolta hanno messo alle strette le banche italiane di media dimensione, che si trovano così a fare i conti con il giudizio dell’agenzia internazionale Fitch, che ieri ha rivisto al ribasso la valutazione a lungo termine e l’outlook di alcune banche nostrane. L’Italia “probabilmente è già in recessione” sottolinea l’agenzia di rating Fitch in una nota. Tempi duri e outlook negativo per Bpm, Popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Bper, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza e Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio.

Standard & Poor’s, in caso di recessione nuovi tagli al rating

Arriva una nuova tegola negativa sul mercato economico italiano. Questa volta a minacciare la stabilità economica nazionale e non solo è Standard & Poor’s la quale annuncia che in caso di recessioni il rating sovrano di Francia, Italia, Spagna, Irlanda e Portogallo potrebbe subire dei nuovi declassamenti. Standard & Poor’s avvisa anche, che un aumento dei tassi d’interesse di queste nazioni, aumenterebbe le canche di un declassamento del rating sovrano.

UniCredit accusata di evasione fiscale

 Sequestrati 245 milioni a Unicredit. Qualcosa aveva fatto sospettare le fiamme gialle: il gruppo aveva investito in operazioni complesse, che non comportavano alcun rischio ma neanche alcun utile. Secondo la Procura di Milano, questi investimenti non avevano alcuna giustificazione economica se non quella di creare un enorme vantaggio fiscale per il gruppo. Lo sospetta il Gip di Milano Luigi Varanelli, che su richiesta del Procuratore aggiunto Alfredo Robledo, ha disposto il sequestro preventivo di 245 milioni di euro. Sarebbero stati sottratti al fisco 745 milioni negli esercizi 2007 e 2008 (dal 2009 era stato prudenzialmente applicato il regime fiscale italiano) i 245 milioni sono il corrispondente danno all’Erario.

Francia sotto la lente Moody’s: avvertimenti e lodi

 Moody’s sposta il suo obiettivo verso la Francia,  confermerà o abbasserà il giudizio di merito di credito sulla nazione entro 3 mesi. La tripla A,  il massimo voto vantato dalla Francia potrebbe essere rivisto nei prossimi mesi e i pericoli di un ribasso non mancano, a causa del debito dei paesi europei e delle banche dall’altro. La Francia nonha gravi problemi ma é probabile che si impegnerà nel  sostegno ai paesi periferici dell’area euro. La situazione delle banche nazionali però rimane in bilico e potrebbe peggiorare, esse rimangono esposte sempre verso i periferici e impegnate a contrastare le sofferenze per il rallentamento economico.

La scure di Standard &Poor’s si abbatte sulla Spagna

 Taglio di rating per la Spagna, Standard &Poor’s a causa delle “incerte prospettive di crescita e dei rischi crescenti che dovrà affrontare”, ha deciso di tagliare  il giudizio   da «AA» ad «AA-». Inoltre i dubbi sono motivati da il peggioramento della crisi del sistema finanziario della nazione, che in questo periodo deve vedersela con disoccupazione elevata e la difficile congiuntura finanziaria. L’outlook anche è sceso da stabile a negativo. L’agenzia di rating ha però voluto dare una chance alla Spagna, sottolineando in una nota che il Paese  ha comunque preso misure importanti per consolidare   per raggiungere gli obiettivi concordati con i partner europei, per cui é possibile nei prossimi mesi, se nulla dovesse andare storto, un ritorno al rating precedente.

Insufficiente cooperazione internazionale aggrava la crisi

 In questo periodo l’argomento crisi é al centro delle istituzioni nazionali e internazionali. Si teme il double dip che diviene sempre più minaccioso in Europa. Il deterioramento del sentiment sui mercati europei e il prospettato rallentamento della crescita negli USA sta ponendo un freno alla ripresa mondiale e pesa sulle prospettive di crescita dell’Europa. Tant’é che anche Fitch, dopo Standard & Poor’s e Moody’s, ha declassato la valutazione sui titoli di debito pubblico dell’Italia. Questa situazione ha innescato un calo repentino dell’euro, che arriva a 1,3394 dollari.

Moody’s declassa banche, Eni, Enel

 Dopo aver declassato il debito sovrano dell’Italia,  Moody’s sposta l’obiettivo su altre aziende di rilevante importanza tagliando il rating di Eni, Enel, Finmeccanica, Poste italiane, Terna, Unicredit e Intesa San Paolo. Non subiscono variazioni invece i rating di Generali e Allianz Italy. Nello specifico Poste Italiane passa a A2 da AA2, Enel a A3 da A2, Terna   da A2 ad A3. Eni spa è stata abbassata a A1 da AA3 e Eni Usa da A1 a A2. Finmeccanica, outlook stabile, passa da A3 a Baa2.  Passando agli istituti di credito invece Unicredit passa da Aa3 a A2 e Intesa San Paolo da Aa3 a A2.

Crescita Italia: Fitch taglia stime

 Cattive notizie per l’Italia, Fitch taglia le stime del nostro Paese prevedendo un’espansione 2012 dello 0,2% dal precedente 1,0%. Nel suo Global Economic Outlook, l’agenzia di rating ha rivisto anche le sue previsioni relative all’anno 2013, allo 0,6% rispetto al precedente 1,6%. Per quanto riguarda la stima di quest’anno invece Fitch ha lasciato Invariata la stima a a 0,7%. Tuttavia non è totalmente pessimistico il lo scenario fotografato dall’agenzia di rating, Fitch esclude per ora una piena ricaduta in recessione nonostante le nuove stime incorporino rischi di contrazione del Pil.