Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato la prossima asta di medio lungo termine, prevista per il giorno 30 luglio prossimo con regolamento al 1° agosto 2012. I titoli di Stato in asta saranno BTP a 5 e 10 anni e molto probabilmente riusciranno a congelare il mercato azionario fino all’emissione vera e propria, per poi “scuotere” Piazza Affari verso un movimento direzionale.
rendimenti btp
Andamento seconda asta BTP Italia Giugno 2012
L’asta prevista dal 4 al 7 Giugno 2012 dei BTP Italia risulta essere la seconda emissione del nuovissimo Buono emesso dal Tesoro, ed il risultato già nelle prime ore mostra una grande distanza dal primo collocamento. La primissima emissione era prevista compresa tra 1,5 miliardi di euro e 2 miliardi di euro, ma già dopo la prima giornata l’importo raggiunto corrispondeva al minimo della forchetta prevista, mentre alla fine dell’asta il totale era di oltre 7 miliardi di buoni collocati.
Dall’avvio della seconda asta di BTP Italia previsto per questa mattina si è notata subito la differenza; in poche ore la raccolta è stata di circa 100 milioni di euro, mentre nella prima asta gli importi erano circa 8 volte tanto.
Emissione BTP del 14 maggio 2012
Dopo l’annuncio della prima emissione di titoli di Stato di maggio 2012 riguardante i BOT, il MEF annuncia la seconda offerta riguardante questa volta i BTP a medio-lungo termine, prevista per il 14 maggio con regolamento al 16 maggio 2012.
I Buoni del Tesoro Poliennali offerti in corso di emissione hanno decorrenza 1° marzo 2012 e scadenza 1° marzo 2015 e propongono un interesse annuo lordo del 2,50%. L’ISIN che li contraddistingue è IT0004712748 e l’ammontare nominale dell’offerta sarà compreso tra 2,5 miliardi di euro e 2,5 miliardi di euro.
Sempre il 14 maggio saranno messi in asta i Buoni del Tesoro Poliennali non più in corso di emissione e nello specifico si tratta di tre titoli distinti di cui rispettivamente due con scadenza 10 anni ed uno a scadenza 15 anni
Il primo dei prestiti non più in corso di emissione ha decorrenza 1° settembre 2009 e scadenza 1° marzo 2020. L’ISIN che lo contraddistingue sul mercato è IT0004536949 ed il rendimento annuo lordo è pari al 4,25%.
Asta BTP e CCTeu del 29 marzo 2012
Aste non deludono, ma ai traders non interessa; l’emissione di titoli di medio-lungo termine ha avuto esito positivo nel complesso, con i BTP a cinque anni che consolidano i livelli raggiunti ed i decennali che invece fanno un altro passo positivo (abbassando ulteriormente il rendimento). Per quanto riguarda i CCTEU con scadenza nel 2017 innanzitutto l’emissione è stata pari a 2.256 milioni di euro (a metà del range previsto) ed il rendimento è stato fissato al 4.60%, in calo rispetto al 7.42% di dicembre scorso.
I BTP a cinque anni con scadenza a maggio 2017 sono stati collocati per un importo complessivo di 2.5 miliardi di euro che equivale al massimo dell’offerta prevista dal MEF. Il rendimento è stato confermato a 4.18%, praticamente stabile rispetto al precedente 4.19%.
Rendimento nuovo BTP Italia
La nuova emissione del MEF è stata già vista e rivista nei dettagli e con l’uscita della comunicazione sui dettagli ora gli investitori hanno tutto quello che serve per essere pronti ad accogliere il nuovo BTP sottoscrivibile on-line tramite home banking; l’ISIN da seguire è IT0004806888 ed il regolamento è previsto al 26 marzo 2012 mentre la scadenza il 26 marzo 2016.
Sappiamo inoltre che il rendimento sarà legato all’inflazione italiana, e questo sarà probabilmente il punto di forza dell’emissione in corso visto che dopo la fase di crisi profonda le preoccupazioni sono per un’incidenza troppo alta dell’inflazione nella vita delle famiglie Italiane. A sbilanciarsi nelle previsioni sul rendimento del nuovissimo BTP è Milano Finanza che, facendo calcoli sui dati attuali e sulle previsioni a breve termine, riesce a ricavare cifre interessanti che rassicureranno gli indecisi entro la data dell’emissione.
Rendimento BTP a tre anni scende sotto il 3%
Altro successo per il Ministero dell’Economia e delle Finanze; la stabilizzazione del mercato dei titoli di Stato continua a velocità incredibile e la fiducia nel MOT torna ad essere alta a livello internazionale. Il MEF ha collocato Buoni del Tesoro Poliennali per 6.000 milioni di euro, il massimo previsto nel comunicato, considerando quelli a tre anni e quelli in scadenza nel 2019. Per quanto riguarda i primi il rendimento è stata una vera sorpresa, visto che dal 3.41% del mese precedente siamo passati al 2.76% di interesse lordo, mentre per la scadenza più lunga offerta nell’asta (2019) i rendimenti sono del 4.30% lordo.
Continua quindi la scia positiva di sottoscrizioni di titoli del debito e lo spread Btp-Bund si restringe ancora andando sotto quota 300 e stabilizzando il momento ribassista che porterà a breve a vedere i 200 punti.
Risultati asta BTP 13 Gennaio 2012
Una ventata positiva arriva dalle Borse in questi ultimi due giorni che chiudono la seconda ottava di Gennaio 2012; mentre sull’azionario Unicredit si riprende velocemente dallo scossone dei giorni precedenti post-aumento di capitale (non riuscendo comunque a tornare a livelli accettabili per il momento) e totalizza a metà seduta un guadagno intorno al 3.58%, altre buone notizie sembrano arrivare dalle aste dei BTP di oggi.
Già durante la seduta di ieri l’esito positivo, oltre ogni aspettativa, dell’asta di Buoni Ordinari del Tesoro aveva dato un’ottimo riscontro sul mercato dei titoli del debito Europeo, con la riduzione netta dello spread Btp-Bund e l’allentamento delle tensioni in seguito al tasso di interesse confermato come dimezzato rispetto al precedente.
Previsioni spread Btp-Bund 2012
Per analizzare lo spread tra i titoli del debito Italiani a 10 anni e quelli tedeschi con la stessa scadenza è necessario guardare molto bene il grafico storico analizzando gli eventi che hanno “mosso” il differenziale nel tempo. Ma non solo, è necessario anche valutare singolarmente i rendimenti dei due strumenti messi in relazione, visto che trattandosi di un differenziale la posizione può essere estremamente diversa indipendentemente dalla misura della distanza.
Innanzitutto il punto più interessante storicamente dello spread Btp-Bund è compreso tra il 1993 ed il 1997 (più o meno in coincidenza con l’entrata in vigore della Moneta Europea); in questo arco temporale il differenziale è salito oltre quota 600 punti ed il rendimento dei BTP a 10 anni è oscillato da quota 13% a quota 7% circa. Quando finalmente c’è stato l’ingresso nell’Euro con Prodi, il differenziale era ormai stabile a 50 punti ed anche il rendimento dei BTP è tornato verso il 4% per poi arrivare ad Agosto 2011 come ormai sappiamo.
Asta Btp sopra le aspettative, i mercati respirano
Anche se la giornata a Piazza Affari è prossima alla verità e lascia aperte ipotesi ribassiste per l’immediata chiusura del ciclo a due giorni una notizia positiva (o comunque non-negativa) arriva direttamente dal mercato dei titoli di Stato, che nell’ultimo periodo misura la tensione più di qualsiasi altro indicatore disponibile.
L’asta di oggi ha riscontrato una buona domanda anche se i rendimenti rimangono alti: per il decennale si conferma il 7.56% mentre il triennale è venduto con tasso al 7.89%. Lo spread con il Bund allenta la tensione di qualche punto portando il differenziale intorno a quota 490 ed anche se resta l’allarme rosso il buon collocamento di oggi fa’ ben sperare per l’immediato futuro.
Tornando a Piazza Affari, brilla Azimut con un 4.04% di performance che sovraperforma ampiamente l’indice di riferimento al momento fermo a +0.61%. Segue Tenaris con 2.76% di guadagno e Buzzi Unicem con il 2.72%; proprio quest’ultimo titolo è l’unico del podio di oggi a non mostrare potenzialità di crescita nel medio periodo alzando la volatilità a favore di una fase laterale ad ampio range.
Piazza Affari: FTSE-Mib in rialzo, salgono anche i Btp
Piazza Affari apre in linea con il Mercato Europeo; l’Eurostoxx si porta nelle prime 3 ore al di sopra della media mobile a 200 ore, cominciando il pattern di inversione di lungo periodo con il superamento del top del 25 Agosto. L’Italia segue a ruota e recupera l’ora di ritardo che separa il Fib dal future Europeo velocemente salendo fino a 15340; qui il prezzo si scontra con la resistenza che tiene il rialzo e diventa il punto di ingresso per il pomeriggio. Dopo l’apertura di Wall Street, il superamento di questa statica proietterà in alto il Fib fino al recupero della media mobile a 200 ore che staziona a 15850 punti per il momento, ancora in calo.