Toscana, accordo con la Cina per un nuovo polo di ricerca

 Annunciato un nuovo centro di ricerca sul tessile, frutto di un accordo tra la Regione Toscana e la Cina, che prossimamente vedrà la luce a Prato. E’ stata firmata, infatti, nei giorni scorsi un’intesa tra la Regione Toscana e il ministro delle Scienza e Tecnologia del Paese leader mondiale per investimenti nella ricerca. Naturalmente, si tratta di un passo importante al quale, però, dovranno seguire altre iniziative, prima tra tutte quella di elaborare un progetto per poi verificare i punti di contatto tra le due istituzioni interessate.

Emilia Romagna, ventimila nuovi talenti per le imprese in tre anni

 Sono stati recentemente presentati a Bologna i risultati del programma Spinner degli scorsi anni e le linee di intervento per il periodo 2011-2013.  Creare ventimila nuovi talenti per le imprese dell’Emilia Romagna nella ricerca e nell’innovazione è l’obiettivo della Regione per i prossimi tre anni. I fondi a disposizione ammontano complessivamente a 15 milioni di euro. Dal 2000 ad oggi, grazie al programma Spinner, sono nate 110 imprese innovative e sono stati finanziati 900 progetti di ricerca, trasferimento tecnologico e innovazione organizzativa che hanno coinvolto oltre 600 imprese e oltre 100 istituti di ricerca. Il programma Spinner è il programma regionale di interventi per la qualificazione delle risorse umane nel settore della ricerca e dell’innovazione.

Fiat, un fondo di 250 milioni di euro dalla Banca europea per gli investimenti

 E’ pari a 250 milioni di euro il contratto di finanziamento concordato dalla Bei (Banca europea per gli investimenti) con Fiat Spa. Si sono trovati, così, uno davanti all’altro, Dario Scannapieco, vicepresidente responsabile BEI per le operazioni in Italia, Malta e Balcani Occidentali, e Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat. Il contratto ha un obiettivo: sostenere i piani in ricerca e sviluppo (R&S) della casa automobilistica di Marchionne. In particolare, sono interessati i centri di ricerca e sviluppo di Fiat SpA in Italia e il loro impegno, molto concentrato sull’incremento dell’efficienza energetica delle automobili. Questo, sia attraverso la riduzione di emissione di anidride carbonica dei motori sia attraverso lo studio di nuove strutture delle vetture stesse.
Per BEI, l’operazione si inquadra nell’ambito dei tradizionali filoni di attività per sostenere l’economia europea con riferimento specifico ai progetti di ricerca e sviluppo e a quelli per la protezione dell’ambiente attraverso la diminuzione delle emissioni e il miglioramento dell’efficienza energetica.

Honda trasferisce ricerca e sviluppo all’estero per accrescere la produzione

 Il presidente della Honda Motor Co., Takeo Fukui, ha annunciato che l’azienda automobilistica asiatica potrebbe spostare il settore della ricerca e sviluppo fuori dal Giappone, al fine di accrescere la produzione oltreoceano nel caso lo yen dovesse rafforzarsi ulteriormente. Lo stesso Fukui ha così spiegato i dettagli dell’annuncio:

Avremmo bisogno di ridurre la nostra capacità interna se la valuta giapponese dovesse continuare a essere scambiato a una quota superiore ai 90 yen per dollaro. L’azienda potrebbe decidere di porre termine all’importazione di prodotti completi.

 

Honda, seconda maggior azienda del Giappone per quanto riguarda la costruzione di autoveicoli, si aspetta ora che i prossimi sei mesi comporteranno notevoli perdite per la prima volta negli ultimi quindici anni. Il governo giapponese ha, tra l’altro, fatto sapere che ci sono possibilità di un suo intervento nei mercati valutari per proteggere l’economia del paese. Il primo ministro giapponese, Taro Aso, ha subito molte pressioni per interrompere l’impennata dello yen nei confronti del dollaro, evento che ha provocato l’erosione del valore delle esportazioni della nazione asiatica. Il prodotto interno lordo, inoltre, ha subito una contrazione di 1,8 punti percentuali nel terzo trimestre del 2008. Ogni yen che viene guadagnato contro il dollaro provoca un taglio del profitto operativo annuale della Honda di circa 18 miliardi di yen, secondo alcuni dati forniti dalla compagnia.

Millennium®: il legante “antismog” di Italcementi

Italcementi nasce nel 1864 in provincia di Bergamo come Società Bergamasca per la Fabbricazione del Cemento e della Calce Idraulica. Nel 1925 ottiene la quotazione in Borsa, e dopo 2 anni assume l’attuale ragione sociale. In Italia la società si è sviluppata grazie ad un attento piano di investimenti ed incorporazioni di altre aziende cementiere raggiungendo rapidamente una forte posizione sul mercato, fino a diventare il primo produttore di cemento del paese. A partire dalla seconda metà degli anni 90 il Gruppo ha rilanciato il processo di diversificazione geografica attraverso una serie di acquisizioni in Paesi emergenti come Bulgaria, Marocco, Kazakhstan, Tailandia, India oltre a operazioni condotte in Nord America. Attualmente il gruppo è presente, con oltre 21.800 dipendenti, in 19 paesi su 4 continenti.