Gucci ha diramato le prime informazioni sugli impieghi che intende convogliare in Richard Ginori, la nota società della ceramica italiana recentemente salvata dal crac. Stando a quanto riportava il Corriere della Sera, il piano industriale prevede come obiettivo principale il rilancio della storica azienda fiorentina e il mantenimento della produzione interamente in Italia, valorizzando le competenze che la società può vantare sul territorio.
Richard Ginori
Pomellato venduta a Kering
Dopo lunghe trattative, la maggioranza delle partecipazioni di Pomellato, la nota gioielleria fondata da Pino Rabolini, è stata venduta al gruppo del lusso francese Kering (ex Ppr della famiglia Pinault). Ancora non sono stati resi noti alcuni dettagli fondamentali dell’intesa, sebbene diverse voci di mercato pongano intorno ai 350 milioni di euro il prezzo pagato dai transalpini per potersi accaparrare la società.
Gucci acquista Richard Ginori per 13 milioni
Gucci, uno dei marchi del lusso più noti in Italia, tramite una controllata si è aggiudicato la gara indetta dal Tribunale di Firenze per la vendita di Richard Ginori. Non sono infatti state presentate delle offerte alternative alla scadenza del bando pubblico e, pertanto, l’unica busta aperta in sede giudiziaria è stata proprio quella del brand tricolore, che contiene l’impegno (peraltro, già annunciato) a versare 13 milioni di euro e reimpiegare subito 230 dipendenti su 305 (per gli altri 75 si aprirà invece una trattativa).
Gucci offre salvataggio Richard Ginori
Sorprendendo parte degli analisti finanziari, Gucci ha presentato una proposta irrevocabile di acquisto di Richard Ginori 1735. Un’offerta che potrebbe salvare la società (le cui carte sono sulle scrivanie del Tribunale di Firenze, che ha incarico la procedura di fallimento di una delle aziende più storiche d’Italia). Ma in cosa si è concretizzata l’offerta di Gucci per salvare una delle altre eccellenze del made in Italy nel mondo?
Richard Ginori non riceve offerte
Nonostante le sette manifestazioni d’interesse avanzate nelle settimane scorse, nessuna offerta si è concretizzata dinanzi al curatore di Richard Ginori, la società manifatturiera operante nel settore delle porcellane, dichiarata fallita lo scorso 7 gennaio. Diventa sempre più difficile conseguire un possibile salvataggio dell’azienda, con il curatore fallimentare Andrea Spignoli che ha precisato che intende valutare il da farsi col giudice delegato “perché nonostante l’interesse le offerte non si sono concretizzate, e poi decideremo se fare un secondo bando”.
Richard Ginori sospeso in attesa di nota
Posizione di stand by per Richard Ginori. In un comunicato di Borsa Italiana – dedicata alle notizie urgenti – la società di gestione del mercato regolamentato esprime lo stato di sospensione per le azioni ordinarie e i warrant della società, in attesa di nota. Al momento della sospensione, le azioni ordinarie della compagine quotavano intorno ai 0,1712 euro, con una performance significativamente negativa da inizio anno.
Ritorno a Piazza Affari per Richard Ginori. Il titolo subito sospeso al rialzo
Settimana nuova, vita nuova per Richard Ginori. Da lunedi, infatti, dopo il nulla osta della Consob il titolo di uno dei più antichi protagonisti del made in Italy è tornato sui listini di Piazza Affari dopo anni di assenza. L’ultima apparizione in borsa del titolo risale al dicembre del 2006 in seguito alla quale Richard Ginori era stata sospesa a tempo indeterminato. Positiva la risposta di Piazza Affari: lunedi la quotazione del noto marchio di porcellana è schizzata a +66%, passando da 0,114 euro a 0,19 di fine seduta ed il titolo è stato subito sospeso al rialzo.