C’è grande tensione a Cipro per la riapertura delle banche, dopo 12 giorni di chiusura forzata a causa dei negoziati con la Troika per il salvataggio delle banche e del paese stesso dalla bancarotta. Il rischio di una corsa agli sportelli è più che mai concreto, considerando il panico e la rabbia della popolazione cipriota contro il piano di salvataggio orchestrato attraverso la ristrutturazione delle banche e che prevede il prelievo forzoso dai conti correnti. Si parla di una clamorosa tassa del 40% per depositi superiori ai 100mila euro.
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Cambio euro/dollaro sui minimi a 4 mesi a 1,2830
La giornata di ieri è stata caratterizzata da forti vendite sulla moneta unica, sulla quale hanno pesato le dichiarazioni del presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, che ha definito il piano di salvataggio di Cipro un modello da seguire per risolvere i problemi delle altre banche europee. Le dichiarazioni, poi parzialmente rettificate dallo stesso Dijsselbloem, hanno creato panico sui mercati europei che hanno accelerato vistosamente al ribasso. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro è crollato sui minimi a 4 mesi a 1,2830.
Slovenia a rischio default
A poche ore dal salvataggio di Cipro approvato dall’Eurogruppo, attraverso una dolorosa ristrutturazione del settore bancario, gli investitori si chiedono quale sarà la prossima vittima della crisi del debito nell’area euro. Grecia e Cipro sono stati i paesi finora più vicini al default, Portogallo e Irlanda hanno già ricevuto aiuti finanziari, la Spagna ha dovuto chiedere aiuto per salvare le banche, l’Italia ha rischiato più volte sull’altalena dello spread ma non è mai caduta. Tuttavia, c’è un altro paese dell’area euro che potrebbe ben presto chiedere gli aiuti internazionali per salvrae le proprie banche. Si tratta della Slovenia.
Salvataggio Cipro approvato dall’Eurogruppo
Stanotte i ministri finanziari dell’area euro hanno dato il via libera al piano di salvataggio di Cipro. Secondo quanto affermato da Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, l’accordo mette fine alla crisi della piccola isola europea e con essa le tensioni sulla moneta unica. Dijsselbloem ha dichiarato che “l’intesa evita la tassa e ristruttura profondamente il settore bancario di Cipro”. Ora sarà possibile sbloccare gli aiuti finanziari da 10 miliardi di euro, ai quali dovrebbe partecipare anche il Fondo Monetario Internazionale. L’accordo non dovrà essere ratificato dal Parlamento cipriota, perché non è più una tassa.
Cipro rating tagliato da S&P a CCC
Continua a imperversare la bufera sulla piccola isola di Cipro, dove sono anche iniziati gli scontri in piazza tra la polizia e i dipendenti di alcune banche. Il paese è sull’orlo della bancarotta e ha necessariamente bisogno di un piano B d’emergenza per uscire dall’impasse che si è venuta a creare dopo la bocciatura del piano di salvataggio shock con prelievo sui depositi bancari, avanzato lo scorso week-end da Ue e Fmi per sbloccare gli aiuti finanziari da 10 miliardi di euro che Nicosia avrebbe bisogno per evitare la bancarotta.
Come investire in borsa dopo l’effetto-Cipro
L’effetto-Cipro si fa sentire sui mercati finanziari, colpendo il sentiment degli investitori che ancora una volta sono costreetti a dover fare i conti con la crisi di uno dei paesi membri della sempre più fragile area euro. Il prelievo choc dai conti correnti delle banche cipriote, reso necessario per mettere in salvo la piccola isola (che conta soltanto per lo 0,2% del pil dell’eurozona), ha infranto un tabù e ora c’è preoccupazione sui mercati sulle modalità di salvataggio future di paesi in difficoltà. La sensazione è che, però, il caso di Cipro resterà isolato.
Unicredit paga effetto-Cipro e outlook 2013
L’effetto-Cipro sta provocando forti vendite sui listini azionari europei, in particolare sul settore bancario. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB perde poco più del 2%, anche se in apertura la borsa milanese era in calo del 2,8%. Il titolo peggiore è al momento Unicredit, che risente però anche delle bocciature di alcuni broker e banche d’affari. Gli analisti finanziari hanno rivisto al ribasso le loro stime sulla banca di Piazza Cordusio, a seguito della pubblicazione dei risultati di bilancio riferiti all’esercizio 2012 e all’outlook per il 2013.
Cipro salvataggio shock con prelievo sui depositi
Brutta tegola per l’area euro. Nel week-end i ministri finanziari riuniti a Bruxelles hanno trovato l’accordo per il salvataggio di Cipro, ma a un prezzo molto alto per i cittadini ciprioti. A fronte di un pacchetto di aiuti finanziari da 10 miliardi di euro, che serviranno a Nicosia per evitare la bancarotta, è stata richiesta una misura straordinaria per garantire l’ammontare erogato da Ue e Fmi: la tassazione dei correntisti. E’ stato deciso di applicare una tassa del 9,9% sui depositi superiori ai 100mila euro detenuti nelle banche cipriote.