Continua a tenere banco l’inchiesta su Banca Mps, finita nell’occhio del ciclone dopo la scoperta delle operazioni legate ai derivati finanziari che la banca avrebbe occultato dai bilanci passati per non far emergere un pesante rosso. Sotto accusa sono finiti gli ex vertici del Montepaschi, ovvero Giuseppe Mussari (che si è dimesso qualche giorno fa dalla carica di presidente dell’Abi) e Antonio Vigni. Intanto, emergono nuovi movimenti finanziari sospetti legati all’acquisizione di Banca Antonveneta, mentre i magistrati stanno valutando se sia ipotizzabile anche il reato di truffa ai danni degli azionisti.
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Santander realizza 2,6 miliardi di plusvalenze dall’ipo brasiliana
Santander, gruppo bancario spagnolo che può vantare una leadership a livello di istituti della zona euro, è riuscito a conseguire un utile netto di 8,94
Credem: Banca Euromobiliare è un’attività “core”
Banca Euromobiliare è un’attività “core” del gruppo bancario Credito Emiliano. A farlo presente con un comunicato ufficiale è stato proprio il Credem in scia alle
Santander batte le stime degli analisti
Santander, la più grande banca di Eurolandia, sorprende gli analisti pubblicando risultati migliori delle attese con utili di 4,52 miliardi di euro (in calo del
Citigruop: asset improduttivi in vendita
Citigroup ha deciso di ridimensionare la presenza in Italia. La società americana sta cercando acquirenti per le attivita’ italiane nel private banking. Due anni fa
Anche il Santander a sorpresa delibera un aumento di capitale
Ha destato un pò di impressione la decisione del Banco di Santander di varare un maxiaumento di capitale da 7,2 miliardi di euro. Nell’ambito dell’operazione di rafforzamento del capitale verrà emessa al prezzo di 4,5 euro un’azione ogni quattro esistenti pari all’emissione di 1,6 milioni di nuove azioni. L’aumento di capitale è garantito: una nota spiega che agli attuali azionisti spetta un diritto di opzione; inoltre, sia questi ultimi che gli investitori che compreranno i diritti sul mercato possono richiedere di sottoscrivere altre azioni in aggiunta a quelle che gli spetterebbero sulla base dei diritti di cui dispongono. Se le richieste per ulteriori azioni non sono sufficienti a coprire l’aumento di capitale, le azioni restanti potranno infine essere allocate in maniera discrezionale agli investitori. Questa notizia non è affatto piaciuta alla Borsa dove il titolo ha perso ieri quasi il 5% ed oggi è in calo di quasi il 6%.
Anche il banco Santander entra fra i pretendenti della banca americana Wachovia
Fra i due litiganti il terzo gode, si potrebbe dire commentando la nuova clamorosa indiscrezione che vedrebbe il Banco Santander di Emilio Botin deciso a fare un offerta per rilevare il colosso del credito americano Wachovia, caduto in una profondissima crisi, e al centro di una contesa fra Citygroup e Wells Fargo, entrambi intenzionati a rilevarlo per salvarlo da un quasi certo fallimento. Secondo fonti vicine alla banca spagnola, riprese dal Wall Street Journal, che solo pochi giorni fa ha rilevato le attività di Sovereign Bank, dimostrando perciò ferma intenzione di allargare la sua presenza negli Stati Uniti. La Banca americana secondo quanto riportato dall’edizione on line del quotidiano americano, infatti,, avrebbe aperto agli spagnoli forse nel tentativo di sbloccare la contesa creata fra City e Wells Fargo, considerando che la situazione della Banca sembra sempre più critica.
In Europa è impossibile un piano Paulson, e questa crisi riporta in auge un nuovo protezionismo
Dopo l’approvazione del piano Paulson in Senato e la probabile approvazione oggi o domani del decreto anche alla camera dei deputati, il salvataggio da 700 miliardi del Tesoro Usa avrà finalmente avvio, riuscendo forse a dissipare i timori di crollo di tutto il sistema finanziario, minato ormai nelle sue fondamenta. Da più parti si chiede un intervento simile anche per l’Europa, e secondo alcune indiscrezioni la Francia starebbe lavorando proprio ad un piano del genere, da circa 300 miliardi di euro. Ma da quanto si apprende la Germania si sarebbe già duramente opposta a interventi di questa porata, preferendo interventi personalizzati e nazionali. La verità è che il vecchio continente non può fare un piano del genere per almeno tre motivi. Primo perchè non esiste come entità finanziaria sovranazionale, che dispone di un bilancio federale e che può perciò far fronte ad un intervento di tale portata.
La reconquista spagnola parte dalle banche: le meno colpite dalla crisi: ecco perchè
Fa abbastanza impressione vedere come in una situazione di crollo del sistema finanziario determinato dalla crisi dei mutui e quindi dal crollo del mercato immobiliare, nel paese europeo che proprio da esso ha tratto gran parte della linfa vitale per la sua economia, le sue due principali banche risultino essere forse le meno esposte in tutta Europa fra i grandi colossi del credito. E’ notizia di ieri, infatti, che il Santander, tramite la sua controllata Abbey abbia acquistata tutta la divisione commerciale di Bradford & Bingley, che ha dovuto alzare bandiera bianca. Dopo 5 secoli insomma la invincibile armada, questa volta finanziaria, sembra gustare la sua grande rivincita sulla perfida Albione, che sembra ormai il paese in Europa maggiormente colpito da questa terribili crisi finanziaria.
Doppia promozione per Saras: aumenterà la produzione di diesel
Mutui: cosa offrone le banche straniere in Italia/2: Ing Direct, Santander e BNL
- Tasso misto (anche qui il cliente può scegliere tra diverse tipologie)
- Tasso variabile: tra le varie offerte troviamo Mutuo Stop. Ha durata decennale e rate semestrali. Il tasso è determinato sull’Euribor, maggiorato di uno spread deciso al momento. Stop perchè il tasso non potrà comunque oltrepassare il limite stabilito in sede di contratto.
- Tasso fisso: disponible a rate crescenti, decrescenti e costanti.
- Formula Extra: è possibile scegliere un periodo di pre-ammortamento (fino a 3 anni) con rate composte da soli interessi.
- Formula 100%: finanzia l’intero valore dell’immobile (prima casa) fino a 300 mila euro/li>
- BNL Revolution: finanziamento del 100% fino a 350 mila euro, tasso fisso per tutta la durata del mutuo che raggiunge anche i 40 anni. In questo caso BNL offre spese di istruttoria zero e nessuna commissione per estinzione anticipata. Questo prodotto è stato oggetto di una grande campagna pubblicitaria che recitava “L’incubo dell’affitto è finito“. Si calcola che per un immobile del valore di 300 mila euro le rate per la durata di 40 anni con Tan al 6,60% sarebbero di 1’777,78 euro.
Conto Arancio e le sue concorrenti: dov’è la convenienza?