La giornata odierna sarà ricca di dividendi e cedole da staccare per quel che concerne il segmento Star di Borsa Italiana: si sta parlando, infatti, di quella divisione del Mercato Telematico Azionario che è dedicata appositamente alle imprese di medie dimensioni e che vantano una capitalizzazione compresa tra quaranta milioni e un miliardo di euro. Tra i nomi più significativi che si possono fare in questo senso figura senza dubbio Tamburi Investment Partners, la merchant bank indipendente che focalizza la propria attenzione sulle medie aziende italiane. In effetti, in questo caso si parla di un dividendo pari a 0,035 euro per ogni singolo titolo azionario, conseguenza diretta di quelli che sono stati i risultati finanziari conseguiti nel corso del 2011.
segmento Star
Marr propone un maxi-dividendo ai soci
Marr, la spa del gruppo Cremonini che domina in lungo e in largo il settore della distribuzione alimentare, si sta segnalando per uno dei dividendi più interessanti e appetibili di tutta Borsa Italiana: la compagnia in questione, la quale è quotata da tempo presso il segmento Star di Piazza Affari, è infatti intenzionata a garantire ai propri soci una cedola di ben sessantaquattro centesimi per ogni singolo titolo. Questa generosità sta facendo parlare parecchio a livello finanziario, visto che non si trovano altri strumenti o prodotti che siano in grado di competere con questi numeri, nemmeno negli altri comparti.
In calo gli investitori istituzionali del segmento Star
La quinta edizione dell’indagine “Gli investitori istituzionali nel Segmento Star di Borsa Italiana” ha messo in luce le ultime rilevazioni di questo comparto così importante di Piazza Affari: entrando maggiormente nel dettaglio e prendendo spunto da quanto elaborato dalla Consob, all’inizio di questo mese di marzo risultavano presenti sessantasette investitori istituzionali, di cui soltanto diciannove di nazionalità italiana. Questo vuol dire che il valore totale dell’investimento in questione si è attestato sugli 1,2 miliardi di euro. In aggiunta, si può anche dire che i soggetti stranieri rappresentano il 72% del totale, con un investimento di novecento milioni di euro.