200 miliardi di euro. E’ questa la risposta dell’Europa unita per fronteggiare quella che appare sempre più come la più grave crisi finanziaria degli ultimi 70 anni. Di questi 200 miliardi, che rappresentano l’1,5% del Pil europeo, 170 dovranno arrivare dai bilanci dei singoli Stati membri, ognuno chiamato a contribuire secondo le proprie possibilità e la propria situazione economica. Gli altri 30 miliardi proverranno invece sia dal bilancio dell‘Unione europea – che attraverso i fondi strutturali e il fondo sociale europeo contribuirà a finanziare le misure a sostegno dell’occupazione – sia dalla Banca europea degli investimenti, che potenzierà i suoi prestiti soprattutto alle piccole e medie imprese che investiranno nelle tecnologie verdi. E’ sicuramente come ha detto il presidente Barroso, deus machina dell’intervento, una “risposta senza precedenti per affrontare una crisi eccezzionale”. Per qauanto riguarda lo specifico delle misure, gli interventi sono stanti e di diversa natura, anche se per ora sono alla stato progettuale.
Lavoratori in nero: al Sud sono oltre 1,3 milioni
In Italia c’è un vero e proprio esercito di lavoratori irregolari, e buona parte di questi si trovano nelle Regioni del Mezzogiorno. A farlo presente