Alitalia: Bilancio in attesa di approvazione

Alitalia non ha potuto approvare il bilancio 2007 poiché il patrimonio è oramai insufficiente ed attende ancora il provvedimento del Governo varato nell’ultimo Consiglio dei Ministri di Napoli per trasformare il prestito ponte di 300 milioni di euro in patrimonio per coprire le perdite. La norma sul cambio del prestito ponte in acconto, su cui l’Unione Europea ha già puntato il dito, doveva essere inserita nel testo che prevedeva l’abbattimento dell’Ici e successivamente la trascrizione sulla Gazzetta Ufficiale. Purtroppo la bozza del provvedimento deve essere ancora completata e non si conosce la sua forma con o senza norma salva-Alitalia. Il Cda dell’Alitalia non ha voluto assumersi la responsabilità di approvare il bilancio 2007, ha dichiarato che c’è continuità aziendale e che non c’è alcun bisogno di mettere l’azienda in liquidazione. All’Alitalia attendono tutti buone notizie dal Ministero dell’Economia, poiché nessuno vuole arrivare a convocare i soci in un’assemblea straordinaria per chiedere la ricapitalizzazione dell’azienda.

Approvata abolizione Ici prima casa

Le scadenze stringevano e i tempi della politica si allungavano. La macchina della burocrazia fiscale, inesorabile come sempre, si è comunque messa in moto e finalmente ieri il Consiglio dei ministri, che ha avuto la sua prima convocazione a Napoli, ha dato il via libera al pacchetto di misure sulla sicurezza e alla detassazione della prima casa di proprietà (abolizione dell’Ici) e degli straordinari dei lavoratori dipendenti. Per quanto riguarda l’Ici, il governo ha annunciato l’estensione dell’abolizione della tassa già prevista da giugno per circa il 40% delle prime case anche al resto delle abitazioni principali, e forse anche ai garage.

Alitalia: il 31 marzo è la data “x” ma sono ancora tante le questioni da risolvere

Imperversa lo scontro politico e non sulla vicenda Alitalia: Berlusconi auspica ancora una cordata italiana ed ha fatto richiesta al Governo di un prestito ponte, mentre Banca Intesa per mezzo di Corrado Passera nega la possibilità di un’offerta all’ultimo minuto.

Mi risulta in maniera inequivocabile che Intesa abbia chiesto di vedere i conti di Alitalia

Queste le parole del candidato premier del Pdl, che incurante delle smentite di Corrado Passera, preme affinchè il governo dia il via libera ad un prestito ponte per dare il tempo necessario alla cordata italiana esclusa dalle trattative di formulare un’offerta concreta. I tempi però sono stretti, il 31 marzo è la data del dentro o fuori: se non dovesse essere conclusa la trattativa con Air France scatterebbe la procedura fallimentare.

Difficile da credere ma gli unici alleati del Cavaliere, abbandonato dal fronte politico, sembrano essere i sindacati. La convocazione delle sigle sindacali è stabilita per il 25 marzo, alla presenza di Spinetta e Prato. Il sì dei sindacati, giudicato indispensabile da Spinetta, è legato a più di una questione, dal cargo agli esuberi, da Malpensa a Az Servizi, ed una risoluzione veloce appare difficile.

Alitalia in picchiata, Spinetta tentenna?

Parte male Alitalia questo lunedì e scende ai minimi, perdendo il 4% a 0,6 euro. Pesano sull’andamento del titolo le vendite dopo l’annuncio arrivato venerdi a mercati chiusi sull’aumento dell’indebitamento.

Nel mese di gennaio i conti peggiorano: in cassa appena 282 miloni di euro, 85 in meno della fine del 2007 (-23,2%) mentre l’indebitamento è salito a 1280 milioni di euro (+6,8%).

Il peggioramento dei conti potrebbe far cambiare idea a Jean Cyril Spinetta, ad del gruppo Air France-Klm, in trattative per acquisire la compagnia di bandiera? Difficile da dirsi, anche se il numero uno del gruppo francese era atteso in settimana, ma è stato rimandato. Il suo arrivo è stato posticipato per permettere ai sindacati di incontrare l’attuale presidente di Alitalia, Maurizio Prato, incontro non ancora avvenuto.