Il consiglio di amministrazione della Snam ha annunciato il lancio di bond per un valore nominale di 400 milioni di euro: si tratta ovviamente di un prestito obbligazionario equity linked. Scopriamone un po’ di più.
Snam
Snam pensa alla scissione di Italgas
Durante lo scorso anno Snam ha fatto registrare un utile netto pari a 1.238 milioni. Il dato è apparso in crescita del 3,3% in confronto all’anno precedente. Inoltre, Snam ha mandato in archivio il 2015 con un utile ‘adjusted’ (che assorbe soprattutto i minori costi del debito) di 1.209 milioni, per una crescita pari al 12%.
Snam aumenta dividendo 2012 a 0,25 euro
Il 2012 è stato un anno positivo per Snam. L’ex controllata del Cane a Sei Zampe ha evidenziato risultati positivi, ma soprattutto in crescita. Il bilancio d’esercizio relativo al 2012 è stato approvato dal consiglio di amministrazione presieduto da Lorenzo Bini Smaghi. L’utile netto del gruppo è salito a 779 milioni di euro. All’assemblea degli azionisti verrà proposto un dividendo pari a 0,25 euro, in crescita del 4,2% rispetto alla cedola pagata per l’esercizio 2011. A ottobre scorso è stato già a anticipato un acconto di 0,1 euro.
Eni utile 2012 sale del 13,6% a 7,8 miliardi
I risultati preliminari dell’esercizio 2012 hanno evidenziato la capacità di Eni di battere le attese a livello operativo. Nessuna novità, invece, dal fronte dividendi. A Piazza Affari le azioni del Cane a Sei Zampe mostrano un rialzo del 2,48% a 17,75 euro. Sale di riflesso anche la controllata Saipem, che guadagna quasi un punto percentuale. Eni ha finora toccato un massimo intraday a 17,84 euro, ovvero il livello più alto degli ultimi sette giorni, ed è momentaneamente il miglior titolo quotato sul listino FTSE MIB. Nel 2012 Eni ha registrato un utile netto di 7,79 miliardi di euro.
Snam vince gara in Francia
Snam Rete Gas ha vinto una importante gara in Francia, aggiudicandosi i 5 mila chilometri di metanodotti nel sud del paese. La società ha quindi sconfitto la concorrenza di Caisse de Depots e dell’operatore Fluxys, oltre alle proposte di una serie di investitori di natura finanziaria guidati da Axa. Una vittoria importante, che vede – come socio finanziario – il fondo sovrano di Singapore: Snam avrà la quota più alta del veicolo che ha fatto l’offerta con il 45 per cento delle quote, mentre il 25 per cento appartiene a Edf e il 35 per cento al fondo asiatico.
Snam vende immobili
Snam ha lanciato un piano di dismissione che prevede la vendita di più di 80 beni tra edifici e terreni, per una superficie complessiva di oltre 130 mila metri quadri. Un dato che – sottolineano alcuni analisti – è da considerarsi come una “base”, relativa a tutto quanto viene oggi promosso mediante il sito internet dedicato (immobiliare.snam.it): in altri termini, molti altri immobili potrebbero confluire nel piano di dismissione, con conseguente allargamento del potenziale relativo introito.
Azioni italiane con i migliori dividendi 2012
Piazza Affari, oltre ad essere la piazza finanziaria probabilmente più sottovalutata d’Europa, è la borsa che offre ancora uno dei più genersoi dividend yield nel vecchio continente. In media nel 2012 il rendimento in termini di dividendi è stato pari al 4,2%, poco meno della cedola offerta attualmente dal Btp a dieci anni dopo la discesa dello spread sotto i 300 punti. In Europa il dividend yield medio si aggira intorno al 3,5%. Sul paniere principale FTSE MIB alcune blue chip continuano a offrire allettanti dividendi.
Snam dati primi nove mesi 2012
Conti in fase calante per Snam. La società ha infatti subito gli effetti dell’evoluzione negativa dei consumi di gas, con la crisi che ha provocato una netta contrazione della domanda di metano, calata del 2,6 per cento durante i primi nove mesi dell’anno rispetto a quanto avvenuto nella prima parte del 2011. Il calo ha coinvolto anche l’energia elettrica, con consumi in flessione del 2,3 per cento su base annua. Migliore l’andamento di Edison, che grazie alle rinegoziazioni dei contratti ha potuto fornire l’adeguato ossigeno ai propri conti.
Cdp controlla il 30% di Snam
Eni ha ceduto la propria partecipazione in Snam alla Cassa Depositi e Prestiti, la quale apre alla presenza di nuovi investitori, spingendo di fatto Lorenzo Bini Smaghi alla presidenza della società. Al termine dell’operazione societaria, è pertanto completato il quadro che dovrebbe permettere al settore di rendersi maggiormente competitivo, rendendo Snam tra i principali player per la nascita di una rete del metano a livello europeo. Ma vediamo più nel dettaglio cosa è accaduto nelle ultime ore, e cosa potrebbe cambiare nel settore di riferimento.
Acquisizione Snam da parte di Cdp
Stando a quanto finalmente dichiarato dall’Antitrust, non vi sarebbero ostacoli all’operazione che porterà la Cassa Depositi e Prestiti a metter mano sulla Snam. Con il via libera, gli uffici dell’autorità per la concorrenza del mercato hanno pertanto considerato positivamente per lo stesso mercato l’operazione che ha condotto la Cdp ad acquistare il 30% meno un’azione, del capitale sociale di Snam, detenuto da Eni. Un passaggio di consegne che aveva suscitato la prevista pronuncia dell’Antitrust, che chiarisce ora come non vi siano ostacoli per la transazione.
Eni cede quota Snam
Il consiglio di amministrazione dell’Eni ha deliberato la cessione di una quota pari al 29,9% di Snam alla Cassa depositi e prestiti. Una delibera che genera un’operazione dal controvalore pari a 3,51 miliardi di euro, con un importo di 3,47 euro per azione, equivalente alla media dei prezzi di mercato tra il 26 aprile e il 25 maggio, giorno dell’approvazione del decreto del presidente del consiglio dei ministri, che ha di fatto sancito la separazione della società che si occupa dei metanodotti dalla casa madre.
Il prezzo al quale è stata deliberata la cessione della quota Snam rappresenta un valore certamente superiore rispetto a quello di Borsa, dove Snam non è riuscita a salire oltre quota 3,2 euro. Il corrispettivo – si legge nella delibera – verrà pagato in tre parti: la prima al momento del closing (orientativamente, tra ottobre e fine 2012) per 1,76 miliardi di euro; la seconda entro il 31 dicembre 2012 per 879 milioni di euro; la terza entro il 31 maggio 2013 per ulteriori 879 milioni di euro.
Separazione Eni-Snam entro settembre 2013
Se ne parla già da diverso tempo ed ormai siamo agli sgoccioli; il decreto liberalizzazioni ha destabilizzato il mercato azionario sopratutto per quanto riguarda le direttive che costringerebbero la divisione di Eni da Snam e nel momento in cui verranno approvati gli articoli la risposta del mercato potrebbe essere immediata. L’approvazione della Commissione Industria del Senato ha approvato il decreto consolidando di fatto la strada verso la separazione che a questo punto dovrà avvenire entro Settembre 2013 (18 mesi).
Al fine di raggiungere la “piena terzietá dei servizi regolati di trasporto, di stoccaggio, di rigassificazione e distribuzione delle altre attività” il Consiglio dei Ministri dovrà varare entro il 31 maggio 2012 un decreto che disciplina la separazione stessa delle due società.
FTSE Mib andamento Borse, i migliori e i peggiori di giornata: 15-07-2009
FTSE Mib i top 5 di giornata:
Stmicroelectronics 5,54 7,79%
Pirelli e C 0,25 7,11%
Banco Popolare 5,35 6,79%
Buzzi Unicem 9,82 6,05%
Mediolanum 3,78 5,66%
FTSE Mib i flop 5 di giornata:
Ansaldo Sts 13,43 -2,40%
Mondadori Edit 2,61 0,38%
Snam Rete Gas 3,16 0,88%
Atlantia 14,32 1,49%
Prysmian 10,90 1,49%
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Snam Rete Gas: aumento di capitale chiuso col pieno di adesioni
Si è chiuso con il pieno di adesioni l’aumento di capitale offerto in opzione agli azionisti di Snam Rete Gas; la società, leader nel nostro