Rendimenti titoli di Stato Spagna in rialzo

 L’emissione di bond della giornata di oggi in Spagna ha visto ancora una volta risultati contrastanti che a fronte di una domanda sostenuta vede comunque rendimenti in aumento. L’emissione di oggi inizia con i bond  con scadenza 2015 che sono stati collocati per 979 milioni di euro ad un rendimento del 4,037%, in rialzo dal precedente 2,617%, con un bid-to-cover del 2,9 rispetto al precedente 2,4.

Seguono i bond con scadenza 2017, emessi per un importo complessivo di 764 milioni di euro ed un bid-to-cover di 3,7 (dal 2,7 precedente). Il rendimento di questi si attesta a quota 4,752%, in rialzo rispetto al precedente 3,565%. L’ultima tranche di collocamento riguarda l’emissione di bond con scadenza luglio 2017, emessi per un importo complessivo di 773 milioni di euro ad un rendimento del 4,969%, in rialzo dal precedente 3,696% per un bid-to-cover di 3.1.

Risultati asta BTP Aprile 2012

 L’andamento del mercato azionario è sempre più lontano dalle emissioni dei titoli di Stato, che ora non riescono più ad influenzare le giornate a Piazza Affari come succedeva fino a poco tempo fa’. Durante l’asta di oggi del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono stati emessi 2,416 miliardi di euro di Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza nel 2017 ad un tasso pari al 4,87%, oltre che 2,5 miliardi di euro di BTP con scadenza 2022 ad un rendimento del 5,84%.

Gli esperti fanno notare come le preoccupazioni di oggi derivavano dalla situazione nell’Eurozona ed il collocamento è andato a buon fine perchè subito dopo l’emissione il rendimento è sceso al 5,73%, proprio sulla scia della domanda sostenuta.

Il downgrade della Spagna ha creato nella giornata di oggi nuove tensioni che però sono state prontamente smorzate dall’esito positivo del collocamento, dove i rendimenti tutto sommato sono stati inferiori a quelli attesi.

Perché il rendimento dei Bund è sui minimi di sempre

 Lo scorso 11 aprile è avvenuta l’asta dei Bund a 10 anni, che ha evidenziato il rendimento lordo più basso di sempre all’1,77%. Considerando l’ultima rilevazione di marzo sull’inflazione in Germania al 2,1%, il rendimento del decennale tedesco (Bundesanleihen nella dizione completa) risulta negativo in termini reali (depurato per l’appunto dalla crescita dei prezzi al consumo). L’agenzia del debito tedesca aveva offerto titoli di stato con scadenza luglio 2022 e cedola 1,75% per 5 miliardi di euro. Il rendimento così basso, però, ha spinto gli investitori a richiedere soltanto 4,11 miliardi di euro.

Settore bancario in recupero, Unicredit in testa

 Avvio positivo per la seconda giornata dell’ottava “corta”; sul FTSE-Mib cambia aria, almeno per i primi scambi, rispetto a quanto abbiamo visto ieri. Il crollo verticale sotto quota 15000 fin dalle prime battute ha fatto registrare nella giornata di ieri un nuovo massimo relativo sullo spread Btp-Bund che ha immediatamente incendiato il dibattito sull’effettiva uscita dalla fase di crisi. Con il differenziale ancora vicino ai 400 punti base è infatti difficile parlare di fine della crisi, anche se la situazione è comunque ben diversa da qualche mese fa’.

Nei giorni precedenti si è tornato a parlare di Italia come la Spagna. Le voci non considerano però il grande lavoro del Governo Monti orientato al medio periodo, ed oltretutto non considerano il fatto che gli Stati Europei si trovano dietro un “doppio firewall” che li protegge da nuovi casi simili alla Grecia. Questa consapevolezza sembra invece oggi presente sulle Piazze Europee, che avviano una seduta potenzialmente di inversione. La resistenza da controllare in close giornaliero si aggiorna a 14500 punti ed è ora questo il livello in grado di invertire la tendenza ribassista radicata ormai nel FTSE-Mib.

Scende spread con Milano negativa

 Mentre il listino a Milano scende fin dall’apertura di giornata, arrivano segnali contrastanti dal resto del mercato. Con il settore bancario che sprofonda a -3.43% difficilmente riusciremo a vedere la situazione cambiare durante le contrattazioni del pomeriggio sopratutto viste le aspettative negative a Wall Street (dove il ribasso sarebbe semplicemente una presa di profitto e non motivo di panico come in zona Euro). Anche se la giornata sembra volgere al peggio ed il FTSE-Mib minaccia un crollo oltre il 2% per puntare direttamente ai 15000 punti, i segnali che arrivano alle sale trading sono estremamente contrastanti.

Euro/Dollaro ad esempio ha aperto in gap-up durante la notte ed ha iniziato a scendere solo dopo il doppio massimo a 1.3370; attualmente viene scambiato a 1.3318 ma un ritorno a 1.3300 è ancora possibile e non cambia le aspettative di medio-lungo termine che comunque influenzeranno poco l’andamento delle Piazze Europee.

Asta BTP e CCTeu del 29 marzo 2012

 Aste non deludono, ma ai traders non interessa; l’emissione di titoli di medio-lungo termine ha avuto esito positivo nel complesso, con i BTP a cinque anni che consolidano i livelli raggiunti ed i decennali che invece fanno un altro passo positivo (abbassando ulteriormente il rendimento). Per quanto riguarda i CCTEU con scadenza nel 2017 innanzitutto l’emissione è stata pari a 2.256 milioni di euro (a metà del range previsto) ed il rendimento è stato fissato al 4.60%, in calo rispetto al 7.42% di dicembre scorso.

I BTP a cinque anni con scadenza a maggio 2017 sono stati collocati per un importo complessivo di 2.5 miliardi di euro che equivale al massimo dell’offerta prevista dal MEF. Il rendimento è stato confermato a 4.18%, praticamente stabile rispetto al precedente 4.19%. 

Rendimento BTP a tre anni scende sotto il 3%

 Altro successo per il Ministero dell’Economia e delle Finanze; la stabilizzazione del mercato dei titoli di Stato continua a velocità incredibile e la fiducia nel MOT torna ad essere alta a livello internazionale. Il MEF ha collocato Buoni del Tesoro Poliennali per 6.000 milioni di euro, il massimo previsto nel comunicato, considerando quelli a tre anni e quelli in scadenza nel 2019. Per quanto riguarda i primi il rendimento è stata una vera sorpresa, visto che dal 3.41% del mese precedente siamo passati al 2.76% di interesse lordo, mentre per la scadenza più lunga offerta nell’asta (2019) i rendimenti sono del 4.30% lordo.

Continua quindi la scia positiva di sottoscrizioni di titoli del debito e lo spread Btp-Bund si restringe ancora andando sotto quota 300 e stabilizzando il momento ribassista che porterà a breve a vedere i 200 punti. 

Asta Bund con rendimenti al minimo storico

 L’esito positivo dell’asta sui titoli di Stato tedeschi consolida il guadagno delle Piazze Europee ed allenta la tensione sul rischio Grecia, anche se il rialzo è ancora frenato dai timori di default. Lo Stato Federale Tedesco ha appena collocato Bond con scadenza a 5 anni con un rendimento allo 0.79% (il minimo storico) per un importo totale di 3.312 milioni di euro. L’emissione con rendimenti in calo e domanda sostenuta ridimensiona lo spread Btp-Bund, che dopo un’apertura sopra a 325 punti torna sotto a 320 per prepararsi a scendere ulteriormente e tornare nel range di stabilità.

A frenare l’entusiasmo per l’asta di titoli del debito tedeschi, oltre alle preoccupazioni per lo swap della Grecia, c’è il dato sugli ordini del manifatturiero tedesco; l’indicatore ha visto un calo del 2.7% su base mensile a Gennaio che, secondo il Ministero dell’Economia tedesco, è dovuto al calo degli ordini esteri pari al 5.5% nello stesso mese.

Spread Btp-Bund sui minimi a 6 mesi

 Continua la discesa dello spread Btp-Bund dopo la maxi-asta di ieri della BCE, che ha nuovamente inondato di liquidità i mercati europei con 529,53 miliardi di euro concessi a 800 banche ad un tasso agevolato dell’1% e per una durata di 36 mesi. Il differenziale di rendimento tra il Btp decennale e il Bund tedesco di pari scadenza è sceso sotto 320 punti base per la prima volta da inizio settembre 2011. Il rendimento del decennale italiano si attesta ora intorno al 5%, mentre sempre stamattina c’è stato un calo importante anche per il Btp biennale che è tornato sotto la soglia del 2%.

Asta Bund positiva e spread in ribasso

 L’asta di Bund tedeschi per la prima volta passa in secondo piano, anche se il risultato condiziona direttamente i mercati Europei; lo standard per misurare il rischio di un paese interno alla UE è sempre il Bund, che negli anni si è guadagnato il titolo di miglior investimento in debiti pubblici e per questo viene considerato per il differenziale con gli altri Paesi dell’Eurozona. Il rialzo o il ribasso del rendimento del Bund condiziona direttamente quindi tutto il sistema Eurozona e nel tempo verrà sempre più preso in considerazione dalle sale trading.

L’asta di oggi si è svolta correttamente e non ha riservato alcuna sorpresa; l’emissione è stata di 3,258 miliardi di euro di titoli di Stato con rendimento 1.83% prossimo ai minimi storici. L’operazione LTRO della BCE è andata altrettanto a buon fine e la risposta del mercato è stata contenuta ma decisa; il rialzo di Piazza Affari è per il momento inferiore all’1% ma lascia ampio margine per le prossime ore visto che a trainare al rialzo il listino italiano sono proprio le Banche.

FTSE-Mib negativo, spread in leggero aumento

 Brutta giornata a Piazza Affari; dopo due giorni di incertezza l’indice sembra cedere terreno e la divergenza con il Dow Jones pesa sull’Europa a metà ottava. L’andamento positivo e lineare  dell’indice USA contrasta il sentiment di incertezza che domina l’Eurozona e crea una nuova fase divergente che allontana le due valute generando una sorta di “turbolenza” sui book del Forex.

A complicare la situazione Italiana c’è la questione sul settore bancario e quella sul settore assicurativo; i due trascinano gli indici italiani mantenendo una sorta di equilibrio prossimo alla parità ma in procinto di sbilanciarsi da un lato. Secondo i conteggi ciclici potrebbe esserci un close settimanale al ribasso in vista del close del primo ciclo settimanale che si prevede possa scendere sotto a 16500 temporaneamente per chiudere il gap lasciato aperto la scorsa ottava. 

Spread Btp e Bund tedesco continua a scendere

 Buone notizie per la sostenibilità del debito pubblico italiano. Lo spread tra i titoli di Stato nazionali e gli equivalenti tedeschi, infatti, continua a calare, sulla scia dell’auspicio di una lenta e graduale risoluzione delle difficoltà che stanno riguardando il mercato greco. Il Parlamento di Atene ha infatti dato il via libera al piano di austerity che dovrebbe permettere la salvezza della penisola ellenica mediante l’ottenimento della nuova tranche di finanziamenti da parte della troika, inducendo le Borse in un inconsueto ottimismo. 

Il via libera giunto dalla capitale greca ha infatti generato una ventata di positività in tutte le piazze azionarie internazionali di principali riferimento, permettendo altresì all’euro di poter sfondare quota 1,325 nei confronti del dollaro statunitense. Sul fronte dello spread, si registra una positiva contrazione del differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi a 10 anni, con il gap che ora scende a quota 357 punti base, e con un tasso di scambio dei titoli pari al 5,54%.

Spread BTP-Bund sotto quota 400

 Con l’andamento dell’intera ottava lo spread Btp-Bund cambia radicalmente la sua posizione e indipendentemente dal close di oggi si può già dire che c’è stata una piccola svolta sul mercato finanziario. La settimana si è aperta in territorio neutro per andare in positivo in poche ore, con il FTSE-Mib che si è portato al di sopra del top della precedente ottava ed ha proseguito con un po’ di fatica la strada del rialzo nei giorni successivi. Il top di questa settimana si è visto nella giornata di ieri ed oggi sembra difficile che lo vedremo aggiornato, visto che l’indice sta accusando le prese di profitto parziali dei precedenti giorni.

Esito positivo asta CTZ e BTP€i

Nuove previsioni Italia 2012

 A fronte dell’andamento degli ultimi giorni a Piazza Affari (ma anche nel resto dell’Eurozona) si sta valutando una revisione delle previsioni riguardanti il 2012; l’FMI aveva dato ormai per certo che il 2012 sarebbe stato un anno di recessione così come il successivo 2013, con crolli del PIL ed aumento spropositato del peso del debito pubblico per l’Italia stessa. Dopo la serie di rialzi che ha messo a segno il mercato Italiano e la serie di ribassi sullo spread btp-bund si comincia a vociferare di una riduzione delle previsioni da 1 anno a 3 mesi circa.

Se la tendenza fosse consolidata (senza considerare per il momento Euro/Dollaro su cui le previsioni diventano ora indipendenti rispetto ai mercati) e nei giorni seguenti assisteremo ancora ad un recupero di quota 16000 sul FTSE-Mib allora effettivamente potremmo pensare che nei prossimi due mesi e mezzo la situazione si potrebbe stabilizzare in favore di un grande recupero di lungo periodo per tutto il resto del 2012, a dispetto delle peggiori previsioni che sono state fatte.