La scossa che il presidente Barack Obama intende imprimere all’economia americana dovrà essere davvero forte: l’ultimo piano strategico si riferisce al mondo del lavoro, tanto che al Congresso ne è stato proposto uno da ben 447 miliardi di dollari, anche se bisognerà fare i conti con i tagli alle tasse. Il leader della Casa Bianca, rivolgendosi ai deputati in sessione unita, ha richiesto ben sei volte l’appropriatezza del programma in questione, il quale è destinato a potenziare la spesa nelle infrastrutture e a porre un freno definitivo ai licenziamenti. La domanda rimane una soltanto, vale a dire quale sarà il momento più opportuno, di fronte alla crisi nazionale, per far qualcosa per aiutare il sistema economico.
tagli fiscali
Confindustria chiede continuità politica e tagli fiscali
Salerno è stato il luogo di incontro della convention per il Sud organizzata da “Fare Futuro” nel corso della giornata di ieri: il numero uno
La Cina cerca di evitare la “maledizione olimpica”: previsti tagli fiscali e aumenti di spesa nei lavori pubblici
I leader politici cinesi stanno pianificando alcuni tagli fiscali e di favorire la spesa per i lavori pubblici, al fine di assicurare che la crescita
ICI: scadenza 18 giugno ma i tagli fiscali potrebbero partire subito
Con l’arrivo dell’estate sopraggiunge anche il pagamento dell’ICI, tassa la cui scadenza per il pagamento del primo acconto è fissata per il 18 giugno. E’
Scende il petrolio, ma anche gli americani cominciano a risparmiare sulla benzina
Dopo aver toccato quota 120 dollari al barile, il petrolio ha cominciato a scendere. In attesa della decisione della Fed se intervenire o meno sui tassi, il Wti è sceso di 8 centesimi al barile nelle prime contrattazioni asiatiche. Sul NYmex il petrolio ha aperto con un calo più consistente, al ribasso di 2,63 dollari.
Secondo gli ultimi aggiornamenti in Asia il prezzo del petrolio è arrivato poi scendere fino a 115,49 dollari al barile. Ha influito sul prezzo del greggio un rapporto statunitense del Dipartimento di Energia secondo cui la richiesta di benzina è scesa del 6,2%, e quella dei prodotti petroliferi in generale del 8,5%.
Forse anche gli americani, quelli dei Suv e delle grosse cilindrate “tanto la benzina non ci costa tanto”, hanno cominciato a risparmiare quando arrivano a riempire il serbatoio. Con la benzina arrivata a costare 3,54 dollari per un gallone (che corrisponderebbe a 4 litri circa di carburante) anche loro cominciano a stare più attenti alla macchina che prendono per andare al lavoro.