Salgono le scorte settimanali di greggio in Usa, insieme a quelle di benzine, mentre calano gli stocks di distillati. Secondo l’EIA, divisione del Dipartimento dell’Energia americano, le scorte di petrolio nella settimana al 25 gennaio 2008, sono aumentate di 3,6 milioni di barili a 293 mln dai 289,4 mln precedenti. In aumento anche le scorte di benzine, che salgono di 3,6 mln a 223,9 mbg, mentre quelle di distillati segnano una flessione di 1,5 mln a 127 mbg. Le riserve strategiche di petrolio sono rimaste stabili a 698,1 mln. Intanto il dollaro resta debole contro le principali valute mondiali, mentre il petrolio scende sotto i 92 dollari al barile, appunto dopo i dati sulle scorte, che hanno registrato un aumento degli stock di greggio superiore alle stime degli analisti. In Borsa in coda al paniere i petroliferi, che ne hanno risentito: Saipem e Tenaris hanno registrato ieri un ribasso di oltre il 3%, mentre la Eni limita il calo al 2,32%. Oggi Deutsche Bank ha promosso il titolo Saipem a ‘buy‘ mentre JP Morgan ha tagliato il target price di Eni da 29,5 euro a 27 euro con giudizio ‘overweight‘.
Tassi
Il vegetale piace: ricavi Valsoia 54,8 milioni di euro
Valsoia nasce nel 1990 con lo scopo di offrire una valida risposta dietetico-alimentare alla crescente domanda di salute e benessere che sempre più caratterizza gli stili alimentari emergenti. Nel 2006 Valsoia si quota nel Mercato Expandi organizzato e gestito dalla Borsa Italiana; il Giro d’Affari supera i 50 milioni di euro. Valsoia, società che è leader nel mercato italiano dei prodotti vegetali a base di soia, ha diffuso i risultati preliminari relativi all’andamento delle vendite nel 2007: i ricavi di vendita nell’esercizio si sono attestati a 54,8 milioni di euro, con un incremento del 7,9% rispetto all’anno precedente (50,8 milioni), in linea con le attese del mercato. Tali dati erano già stati accennati a inizio gennaio ma ieri è arrivata la conferma, rispetto all’esercizio precedente, di un incremento della marginalità e del giro di affari. La crescita registrata in questo esercizio, commenta Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente della società, premia il modello di business dell’azienda che è frutto del mix di tre importanti fattori: una marca forte, una costante politica di investimenti in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti ed un’ampia gamma di prodotti offerta nel mercato, che garantisce una crescita anche in fasi altalenanti di mercato come queste.
Fed: Ben Bernanke taglia tassi al 3,50%
Ben Bernanke, taglia i tassi di interesse sui Fed Funds di 75 punti base portandoli al 3,50%. Ridotto sempre di 75 punti base anche il tasso di sconto che scende al 4%. I futures su Wall Street sull’indice S&P 500 hanno subito ridotto la perdita a 47,10 punti a 1.278 punti pur rimanendo ampiamente in negativo (-3,5%). È una manovra monetaria effettuata in anticipo, in quanto il taglio tassi doveva essere effettuato in occasione della riunione della prossima settimana al 29-30 gennaio. Un taglio “straordinario” di 75 basis point sulla debolezza dell’outlook economico per il 2008 evidenziano che la Fed avrebbe dunque deciso di offrire un forte aiuto ai mercati nel tentativo di impedire l’entrata dell’economia americana in recessione, confermando così che i sempre maggiori rischi di ingresso in una fase di downgrade sono realmente temuti e addirittura, c’è la possibilità che la Federal Reserve annunci un ulteriore taglio di 50 punti base del costo del denaro al 3% in occasione della riunione della prossima settimana al 29-30 gennaio.
La Bce conferma i tassi al 4%
La mattina è trascora in attesa della diffusione dei tassi della Bce. L’inflazione europea si è attestata ai massimi con il 3,1%, l’indice più alto da quando abbiamo la moneta unica e ben lontano dai parametri previsti a Maastricht che stabilivano un limite del 2%. Il rallentamento dell’economia americana già sta avendo i suoi effetti anche dall’altra parte dell’oceano.