Dopo mesi di turbolenze finanziarie senza sosta e dopo il fallimento clamoroso di Lehman e quelli a rischio di Morgan Stanley e Goldman Sach, le autorità goverantive hanno finalmente deciso di intervenire in maniera diretta per cercare di porre un qualche freno a quella che appare come la più grave crisi finanziaria dell’ultimo secolo. Secondo quanto spiegato dal segretario al Tesoro Henry Paulson, di concerto con Casa Bianca e Fed, infatti, gli asset non liquidi presenti in misura massiccia nei bilanci delle banche dovrebbero essere trasferiti in un fondo speciale a carico del governo per essere ceduti sul mercato in modo ordinato. Ma sul senso di questo intervento come su altri già adottati è innegabile che restano ancora aperte molte questioni irrisolte.
Tesoro
Fannie Mae e Freddie Mac crollano in borsa sulle ipotesi di un nuovo intervento del Tesoro americano
Sono giorni di tensione in Borsa per Fannie Mae e Freddie Mac. I titoli dei due colossi dei mutui americani hanno perso circa il 25% nell’ultima seduta a Wall Street arrivando a toccare livelli che non si vedevano dal 1990. Motivo di questo ennesimo crollo sono è la possibilità di un intervento del tesoro americano volto a ricapitalizzare le due aziende per cercare di scongiurarne il fallimento. A scatenare l’ondata di vendite è stata la notizia dell’incontro dei manager con dei rappresentanti del tesoro, cosa che ha dato consistenza a quelle che prima sembravano solo voci. Preoccupa gli investitori il fatto che l’arrivo di nuova liquidità determinerebbe con tutta probabilità un crollo del valore delle azioni o persino, secondo il settimanale Barron’s, una nazionalizzazione e quindi l’eslusione dei vecchi soci.