Non è un buon momento per le internet company. Dopo il suo controverso sbarco sul listino azionario Nasdaq, ieri sera Facebook ha presentato i conti relativi al secondo trimestre dell’anno deludendo gli investitori. Il trimestre si è chiuso con una perdita netta di 157 milioni di dollari (perdita per azione 0,08$), mentre nello stesso periodo del 2011 la società guidata da Marck Zuckerberg aveva guadagnato 240 milioni di dollari. Il tiolo Facebook ha perso l’8,52% a 26,84 dollari, toccando il minimo più basso da un mese e mezzo.
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Nasdaq rimborsa investitori per Ipo Facebook
Il gruppo Nasdaq Omx, che controlla la borsa dei titoli hi-tech, ha stanziato 40 milioni di dollari per rimborsare broker e investitori che hanno subito danni a seguito del temporaneo “black-out” degli scambi nella mattina dell’atteso collocamento azionario di Facebook. L’amministratore delegato del Nasdaq, Robert Greifeld, porgerà le sue scuse ufficiali per i problemi tecnici causati dal sistema di scambio del Nasdaq, che hanno complicato non poco l’Ipo di Facebook avvenuta lo scorso 18 maggio. Si tratta di un rimborso parziale rispetto alla perdita complessiva di 100 milioni di dollari subita dai vari Ubs, Citadel, Citigroup, Knight Capital Group e altri ancora.
Target price Facebook è 25$ secondo Bernstein
Il titolo Facebook continua a far male al Nasdaq e anche ieri ho chiuso con un corposo calo del 2,96% a 26,9 dollari. Ieri le azioni del social network hanno aggiornato i minimi storici a 26,44 dollari, cioè il 43,7% in meno rispetto al prezzo dell’Ipo che era stata fissata a 38 dollari. Dopo un iniziale ottimismo prima dl collocamento in borsa, gli analisti finanziari hanno rivisto le loro valutazioni sul colosso dei social media di Menlo Park e ora sono piuttosto negativi sulle prospettive di breve periodo.
Titolo Facebook scende sotto 29$ al Nasdaq
Non si ferma la discesa del titolo Facebook in borsa. Dal giorno della quotazione sulla piattaforma tecnologica Nasdaq, avvenuta venerdì 18 maggio 2012, il colosso dei social network ha perso continuamente terreno in un clima di forti polemiche per la gestione del collocamento che ha portato le autorità di controllo di borsa americane ad effettuare controlli approfonditi sull’Ipo della società di Menlo Park. Ieri il titolo ha chiuso con una perdita del 9,62% a 28,84 dollari per azione. Rispetto al prezzo dell’Ipo, cioè 38 dollari, il valore delle azioni Facebook è sceso del 32% circa nel giro di 7 sedute di borsa.
Morgan Stanley ha guadagnato 100 milioni dal crollo di Facebook in borsa
Il collocamento in borsa di Facebook resta nel mirino di authority e Commissione bancaria del Senato, che vogliono vederci chiaro nell’intricata vicenda legata all’Ipo del social network più famoso al mondo. Sembra che ci sia addirittura una lista di “privilegiati”, cioè banche e fondi di investimento che hanno avuto la possibilità di essere avvisati in anticipo sulle stime dei conti. Si tratta, ad esempio, dei fondi Capital Research & Management e Fidelity Investments, che hanno così evitato l’acquisto al debutto sul Nasdaq. E poi c’è Morgan Stanley, una delle principali protagoniste in negativo della vicenda legata all’Ipo Facebook.
Facebook potrebbe abbandonare il Nasdaq
Il crollo del titolo Facebook alla borsa di New York è finito nel mirino della SEC e sono partite anche le prime proposte di class action contro Zuckerberg, Morgan Stanley e il Nasdaq. Intanto, la notizia più clamorosa – secondo quanto divulgato da fonti Reuters – sarebbe quella del possibile divorzio tra Facebook e il Nasdaq dopo appena 5 giorni di quotazione sulla borsa americana dei titoli tecnologici. Si parla già di primi contatti con il Nyse, che accoglie tutti i tipi di società e quindi non solo hi-tech.
Facebook finisce nel mirino della SEC
E’ iniziata nel peggiore dei modi l’avventura di Facebook in borsa. Il titolo, che è stato quotato venerdì 18 maggio sul listino Nasdaq a un prezzo di collocamento pari a 38 dollari, sta crollando sotto i colpi delle vendite e negli ultimi due giorni ha già perso il 20% circa. Ieri il titolo ha toccato un minimo intraday a 30,9 dollari, chiudendo poi a 31 dollari con un vistoso calo dell’8,9%. Il giorno prima era scesa dell’11%. Dai top assoluti di 43,1 dollari toccati venerdì, la discesa è stata pari al 39%.
Titolo Facebook crolla al Nasdaq (-11%)
Nessun riscatto per Facebook dopo il deludente esordio al Nasdaq, avvenuto venerdì 18 maggio. Ieri sera in chiusura a Wall Street, le azioni Facebook risultavano in calo dell’11% a 34,03 dollari, nettamente al di sotto del prezzo iniziale di collocamento di 38 dollari. In realtà, le azioni del social network erano scese addirittura del 13,6% nell’intraday fino a 33 dollari. Il tonfo di ieri è costato al colosso di Menlo Park la perdita di 10 miliardi di dollari di capitalizzazione, che ora è scesa a 94 miliardi di dollari.