Il risveglio finanziario di inizio settimana è impreziosito dal rialzo generale delle borse del continente asiatico: il rally di sette giorni non era dunque un caso e in questo frangente occorre sottolineare senza dubbio l’aumento da parte dell’indice Msci Pacific di ben 0,6 punti percentuali, grazie soprattutto all’ottimismo diffuso dagli ultimi dati americani sul mercato del lavoro. Intanto, il grande rafforzamento dello yen non ha impedito ai listini di dar vita a sessioni molto importanti. Le contrattazioni di maggior rilievo sono quelle del Tokyo Stock Exchange, la borsa nipponica in cui il principale riferimento azionario, l’indice Nikkei, è riuscito a guadagnare un punto percentuale, attestandosi a quota 8.925 punti complessivi.
Tokyo Stock Exchange
Olympus rischia il delisting dal Tokyo Stock Exchange
Olympus Corporation potrà mantenere ancora per qualche tempo la propria quotazione presso il Tokyo Stock Exchange, almeno fino a quando non sarà fatta chiarezza in merito ai recenti scandali: in particolare, il colosso giapponese deve assolutamente riformare il proprio management se è ancora intenzionato a far parte del listino asiatico. C’è comunque da dire che la decisione finale spetterà alla stessa borsa nipponica, la quale si è riservata del tempo fino alla fine di questo mese. La società in questione, celebre per i propri apparecchi ottici e fotografici, è entrata nell’occhio del ciclone a causa di alcune rivelazioni che nel corso del 2011 hanno messo in luce le grosse perdite nascoste per circa un decennio.
Borse di Tokyo e Osaka, la fusione è più vicina
Tokyo e Osaka sono due delle principali città del Giappone: i loro destini saranno ora ancora più accomunati da questioni di tipo finanziario, visto che le due rispettive borse valori, vale a dire il Tokyo Stock Exchange Group Incorporated e l’Osaka Securities Exchange Company, hanno avviato i negoziati finali che dovrebbero dar vita a un nuovo operatore unico, un vero e proprio colosso della finanza nipponica. L’unione fa la forza verrebbe da dire e in effetti la piazza finanziaria della capitale asiatica rappresenta il terzo mercato al mondo per quel che concerne lo scambio di titoli azionari; nel dettaglio, sarà proprio quest’ultimo a offrire un acquisto compreso tra il 50 e il 66% della stessa Osaka, come riportato dal giornale giapponese Nikkei.
Borsa di Tokyo, apertura in rialzo dopo i colloqui europei
Le ventate europee giunte da Bruxelles hanno soffiato fino alle latitudini giapponesi: l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha infatti avviato le contrattazioni odierne con un buon rialzo, dopo che lo stesso mercato nipponico è stato incoraggiato dai passi positivi che i leader comunitari intendono adottare per fronteggiare la crisi del debito. Nel dettaglio, c’è da sottolineare come l’indice asiatico in questione abbia guadagnato 1,38 punti percentuali, ricavando un ammontare molto vicino ai duecento punti complessivi (119,92 per la precisione) e attestandosi a quota 8.798,81. Lo stesso discorso deve essere fatto per l’altro riferimento azionario, vale a dire il Topix, il quale ha cominciato le sedute di oggi con un incoraggiante +0,95%.
Borsa di Tokyo, Sumitomo Metal perde terreno
Comincia un nuovo lunedì e con esso riprendono anche le contrattazioni borsistiche, in primis quelle del Tokyo Stock Exchange: una delle performance su cui si stanno concentrando le maggiori attenzioni è quella di Sumitomo Metal Industries Limited, terza compagnia di tutto il Giappone per quel che riguarda la produzione di acciaio, la quale è scesa fino al livello più basso delle ultime tre settimane. Che cosa è successo in particolare per “meritare” un simile declino? Il colosso nipponico è stato costretto a far fronte a spese piuttosto ingenti, quasi ottanta miliardi di yen (un miliardo di dollari), una operazione necessaria per annotare il valore dei propri investimenti in Borsa. Entrando maggiormente nel dettaglio numerico, c’è da dire che questa stessa azienda ha ceduto ben 3,7 punti percentuali nel corso dell’apertura odierna giapponese, attestandosi a quota 156 yen, un valore che non veniva raggiunto dal 12 settembre scorso.
Tokyo Stock Exchange, apertura in leggero ribasso
L’apertura di oggi del Tokyo Stock Exchange, la borsa giapponese, non può definirsi positiva, anzi le contrattazioni si sono caratterizzate per un ribasso di 1,02 punti percentuali: a farla da padrona, per il momento, ci hanno pensato i titoli azionari americani, il cui declino non poteva che ingigantire i timori in merito alla tenuta economica globale, senza dimenticare la confusione che contraddistingue l’eurozona con i suoi pericolosi debiti sovrani. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che l’indice di mercato Nikkei 225 ha avviato la seduta con una perdita di oltre ottantotto punti, attestandosi a quota 8.527,64.
Borsa di Tokyo: i consumi americani fanno crollare il Nikkei
Il Tokyo Stock Exchange, la borsa valori giapponese, ha vissuto un mercoledì che può essere ragionevolmente considerato come “nero”: in particolare, occorre rimarcare il calo medio delle azioni che fanno parte dell’indice Nikkei, a causa del clima di scarsa fiducia che viene nutrito dai consumatori americani. In effetti, quest’ultimo dato è sceso al suo livello più basso da oltre due anni nel corso del mese di agosto, un evento che ha influenzato anche le piazze finanziarie estere. Nel dettaglio, il Nikkei ha ceduto 0,4 punti percentuali nel corso delle sue ultime contrattazioni, mentre l’indice Topix è rimasto sostanzialmente invariato (è stato comunque perso lo 0,1%). Molti analisti, tra l’altro, hanno notato che le azioni di Tokyo non sono state vendute oltre il limite.
Borsa di Tokyo, rialzo finale grazie all’indice Nikkei
Il Tokyo Stock Exchange, la borsa valori del Giappone, è riuscita a chiudere la sua ultima sessione con un importante rialzo. Nel complesso, però, la piazza nipponica si è comportata in maniera piuttosto altalenante, visto che ha pesato enormemente l’influenza dell’incertezza proveniente dagli Stati Uniti; inoltre, l’area dell’euro rappresenta un’altra zona che non vive uno dei suoi momenti economici più brillanti, dunque questi problemi vengono a riflettersi proprio sui titoli asiatici. Entrando maggiormente nel dettaglio, occorre sottolineare che l’indice Nikkei è stato il protagonista assoluto di queste contrattazioni, grazie agli 0,20 punti percentuali che sono stati guadagnati (la quota attuale è molto vicina ai diecimila punti, per la precisione 9.955), mentre il Topix è stato capace di ricavare lo 0,28%.
Borsa di Tokyo: quarto giorno consecutivo di rialzi azionari
Il Tokyo Stock Exchange aveva proprio bisogno di questa fondamentale boccata di ossigeno: i principali titoli asiatici quotati presso la borsa giapponese sono infatti cresciuti nuovamente, si tratta addirittura del quarto giorno consecutivo di rialzi. Il benchmark regionale ha raggiunto i propri livelli massimi di febbraio, un ottimismo dovuto in larga misura al fatto che la Grecia potrebbe evitare il proprio default. Uno degli aumenti più interessanti è stato senza dubbio quello di Mitsubishi Ufj, la più grande banca pubblica nipponica.
Borsa di Tokyo: quotazioni influenzate dai tecnologici
L’emblema delle ultime contrattazioni presso il Tokyo Stock Exchange, la borsa giapponese, è stato sicuramente l’indice Nikkei: quest’ultimo, infatti, ha ceduto oltre 34 punti, attestandosi a quota 9.443,04, ma neanche il Topix è stato da meno, anche se è comunque riuscito a limitare le proprie perdite. La brusca frenata in questione è stata provocata soprattutto dalla debolezza dei titoli tecnologici, influenzati a loro volta dalle quotazioni americane.
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Tokyo Stock Exchange: i titoli tornano ai livelli pre-sisma
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