Per ciò che concerne Unicredit, vi è solo l’azionista arabo Aabar sopra il 5% del capitale: è stato il presidente Giuseppe Vita a dare un quadro preciso dell’attuale situazione dell’istituto in apertura dei lavori dell’assemblea dove era presente il 49,9% del capitale.
UNICREDIT
Antitrust: indagine su Intesa, BNL e Unicredit
L’Antitrust e la Guardia di Finanza hanno svolto un’indagine a seguito di ispezioni sulle banche Intesa, BNL e Unicredit, a seguito delle quali sarebbero stati
Unicredit, ricapitalizzazione al via e titolo in calo
Unicredit, parte oggi la maxi ricapitalizzazione ed il titolo va in calo in Piazza Affari che risente generale di un andamento decrescente dei propri indici. L’Ftse Mib perde infatti lo 0,78% distaccandosi dagli altri mercati dell’Eurozona.
Unicredit, aumento di capitale più vicino
Si fa vicino l’aumento di capitale per Unicredit che vede il suo titolo ancora pesante a Piazza Affari, dove non solo è in ribasso ma subisce anche una sospensione delle trattazioni. Portando con se l’intero comparto bancario della Borsa di Milano.
Unicredit, il nuovo Ad è Jean Pierre Mustier
Jean Pierre Mustier, 55 anni, è il nuovo amministratore delegato del gruppo Unicredit. Già leader della banca d’investimenti di Piazza Cordusio e Société Générale – dove era il superiore del trader Jerome Kerviel – Mustier ha abbandonato il gruppo transalpino Tikehau per assumere la guida della banca italiana dopo l’uscita di Federico Ghizzoni.
Tagli nel nuovo piano industriale di Unicredit
Sarà presentato l’11 novembre il nuovo piano industriale di Unicredit. Esso potrebbe riportare tagli superiori alle aspettative, dopo che già a settembre si era parlato di esuberi per 10.000 posizioni, concentrate principalmente in Germania, Austria e Italia.
Come investire con l’inflazione ai minimi
Fino a qualche mese fa l’inflazione era lo spauracchio tanto temuto dai policy makers, a causa delle continue iniezioni di liquidità effettuate dalle banche centrali. Oggi, invece, si teme un’accelerazione delle pressioni deflazionistiche, in un contesto macroeconomico caratterizzato da crescita modesta ed elevata disoccupazione sia negli Usa che in Europa. La parabola dell’inflazione è davvero molto strana, considerando che oggi è appena superiore all’1% in Italia e in Europa. Investire con l’inflazione ai minimi compota strategie di investimento leggermente diverse, rispetto a quando l’inflazione cresce a un tasso più elevato.
Unicredit paga effetto-Cipro e outlook 2013
L’effetto-Cipro sta provocando forti vendite sui listini azionari europei, in particolare sul settore bancario. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB perde poco più del 2%, anche se in apertura la borsa milanese era in calo del 2,8%. Il titolo peggiore è al momento Unicredit, che risente però anche delle bocciature di alcuni broker e banche d’affari. Gli analisti finanziari hanno rivisto al ribasso le loro stime sulla banca di Piazza Cordusio, a seguito della pubblicazione dei risultati di bilancio riferiti all’esercizio 2012 e all’outlook per il 2013.
Banche italiane nel 2012 sarà record di sofferenze
Negli Stati Uniti le banche americane hanno realizzato profitti record nel corso del 2012, tornando ai livelli pre-crisi. Rispetto al 2011 gli utili sono cresciuti del 19,3% a 141,3 miliardi di dollari. Il boom del 2006 è a portata di mano e potrebbe essere battuto già quest’anno, considerando il trend degli utili in crescita. E in Italia? La stagione dei bilanci per gli istituti di credito italiani si aprirà il 12 marzo con Intesa Sanpaolo. Al 30 settembre 2012 gli utili delle prime 10 banche italiane erano cresciuti complessivamente a 2 miliardi.
Borsa italiana brucia 17 miliardi dopo shock elettorale
E’ stato un “martedì nero” per Piazza Affari, che ha bruciato 17 miliardi di euro in una sola seduta di contrattazioni trascinata al ribasso dai titoli finanziari. Lo shock elettorale ha fatto balzare anche lo spread Btp-Bund fino a 354 punti base, anche se poi in chiusura il differenziale di rendimento si è attestato a 343 punti. Il rischio di ingovernabilità del paese spinge gli investitori a ridurre sempre più la propria esposizione sul sistema-Italia. Ieri l’indice FTSE MIB ha chiuso con una flessione del 4,89% a 15.552 punti.
Piazza Affari -4,5% su incertezza elezioni 2013
Pesante battuta d’arresto per la borsa di Milano, che ieri ha sperimentato un vero e proprio “lunedì nero”. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB ha chiuso con un calo del 4,5% a 16.539 punti. Una performance così negativa in una sola seduta non la si vedeva ormai da inizio agosto scorso. Secondo molti analisti finanziari il crollo di ieri è dovuto all’incertezza sull’esito elettorale, che tra l’altro ha spinto lo spread Btp-Bund fino a 286 punti base. L’indice FTSE MIB è sceso sui livelli più bassi da oltre un mese.
Unicredit ha corso troppo in borsa secondo Ubs
Partenza negativa per il titolo Unicredit, che a Piazza Affari evidenzia un calo del 2,33% a 4,526 euro. Il settore bancario sta trascinando al ribasso l’intero listino azionario milanese, che ha iniziato la nuova ottava con una flessione superiore al mezzo punto percentuale. A pesare sull’andamento delle azioni della banca di Piazza Cordusio è la notizia del taglio del rating effettuato da Ubs. La banca d’affari elvetica ha deciso di abbassare il giudizio su Unicredit a “neutral” dalla precedente valutazione “buy” (comprare le azioni).
BlackRock sale al 5,04% di Unicredit
Movimenti nell’azionariato di Unicredit. I grandi soci esteri continuano a mettere le mani sul capitale della banca di Piazza Cordusio, arrivando ad avere un peso del 25% dopo le ultime operazioni. BlackRock, la società di gestione di fondi più grande al mondo, è salita al 5,04% del capitale di Unicredit, diventando così il secondo azionista della banca milanese dietro il fondo Aabar, che detiene il 6,5%. Seuppur di poco sono stati superati i russi di Pamplona, che detengono il 5,01% del capitale societario. In borsa il titolo Unicredit è salito ieri del 2,99% a 4,756 euro.
Borsa italiana sfiora 18mila punti ai massimi da agosto 2011
Nella giornata di ieri abbiamo assistito a un nuovo rally dell’indice azionario milanese FTSE MIB, che ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,96% a 17.897 punti. La borsa italiana è stata la migliore in Europa e l’indice principale ha anche aggiornato i top di periodo, salendo fino a 17.925 punti sui livelli più alti da agosto 2011. Da inizio anno il FTSE MIB guadagna già il 10%, mentre negli ultimi tre mesi ha messo a segno una performance superiore al 15%.