Settore Bancario sostiene Piazza Affari

 L’avvio negativo delle Piazze Europee fa’ seguito agli sviluppo delle ultime due settimane dove, in particolare a Piazza Affari, si sono create le condizioni per un ritracciamento verso 13300 punti. La doppia finestra di prezzo lasciata aperta tra 13700 punti e 13300 punti è diventata durante le contrattazioni della scorsa ottava il punto di arrivo del laterale sviluppato tra il 2 ed il 4 Luglio. 

Profumo accusato di frode fiscale

 L’ex amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, è stato rinviato a giudizio insieme a 19 altre persone, accusate di una presunta frode fiscale valutata intorno ai 245 milioni di euro, realizzata mediante un’operazione di finanza strutturata denominata “Brontos”. Tra gli altri indagati, anche 16 manager di Unicredit e 3 di Barclays, accusate di aver collaborato alla formazione di una maxi evasione fiscale da 245 milioni di euro, mediante una serie di transazioni realizzate con società inglesi e lussemburghesi, e mascherando gli utili facendoli figurare come dividendi per poter pagare aliquote più basse.

“Capisco che il Giudice per l’Udienza preliminare non è il Giudice del merito, e quindi aspetto fiducioso ed impaziente il giudizio pubblico” – si è limitato a commentare Profumo, attuale presidente di Monte dei Paschi di Siena – “certo come sono della correttezza di ogni mio operato e che non potrà quindi che essere riconosciuto come tale. In questo modo si porrà anche fine al danno di reputazione che sto di fatto, inevitabilmente, pur ingiustamente, subendo”.

Nuovo cda Unicredit

 La Repubblica ha lanciato l’indiscrezione sulla presentazione delle candidature per il futuro consiglio di amministrazione di Unicredit. Stando a quanto appena affermato dai giornalisti del quotidiano, sarebbe “tutto confermato”, sia per quanto concerne l’assetto a 19 del consiglio (in significativa diminuzione rispetto ai 23 membri precedenti), che la sua composizione, con nomi che sarebbero già designati e sostanzialmente confermati.

Settore bancario in recupero, Unicredit in testa

 Avvio positivo per la seconda giornata dell’ottava “corta”; sul FTSE-Mib cambia aria, almeno per i primi scambi, rispetto a quanto abbiamo visto ieri. Il crollo verticale sotto quota 15000 fin dalle prime battute ha fatto registrare nella giornata di ieri un nuovo massimo relativo sullo spread Btp-Bund che ha immediatamente incendiato il dibattito sull’effettiva uscita dalla fase di crisi. Con il differenziale ancora vicino ai 400 punti base è infatti difficile parlare di fine della crisi, anche se la situazione è comunque ben diversa da qualche mese fa’.

Nei giorni precedenti si è tornato a parlare di Italia come la Spagna. Le voci non considerano però il grande lavoro del Governo Monti orientato al medio periodo, ed oltretutto non considerano il fatto che gli Stati Europei si trovano dietro un “doppio firewall” che li protegge da nuovi casi simili alla Grecia. Questa consapevolezza sembra invece oggi presente sulle Piazze Europee, che avviano una seduta potenzialmente di inversione. La resistenza da controllare in close giornaliero si aggiorna a 14500 punti ed è ora questo il livello in grado di invertire la tendenza ribassista radicata ormai nel FTSE-Mib.

Sequestro quota Unicredit in mano a Gheddafi

 La Guardia di Finanza ha reso noto di aver sequestrato oltre 1,1 miliardi di euro di beni in capo all’ex leader libico Muammar Gheddafi, al figlio Saif Al Islam e all’ex capo dei servizi segreti di Tripoli Abdallah Al Senussi. Tra le numerose partecipazioni azionarie detenute dalla famiglia Gheddafi spicca quella di  Unicredit, accompagnata da  Eni, Finmeccanica, Fiat e Juventus.

Settore Bancario rosso, buy su Unicredit

 Ancora tensioni sul settore bancario; se ieri a trainare al ribasso gli istituti erano le preoccupazioni che spaventano l’Eurozona da ormai mesi, oggi ad aggravare la situazione in Italia c’è il decreto liberalizzazioni. La questione sulle commissioni bancarie sui fidi pesa come un macigno sui bilanci e l’approvazione nel decreto equivale ad una dichiarazione di guerra all’intero settore.

Vendite su tutto il comparto, con Banca MPS che crolla sotto 0.35 perdendo oltre il 3.40% a metà seduta; a seguire Banco Popolare (quasi -2%) a 1.5440 euro per azione e Banca Popolare di Milano a -1.42%. Unicredit cede un punto percentuale abbondante portandosi a 3.88 euro per azione. Proprio su quest’ultimo istituto UBS ha confermato il rating di buy con target price a 5.60 euro, anche se le aspettative non sono grandi nel quarto trimestre.

Finanziamenti Unicredit per le imprese

 Il Corriere della Sera ha lanciato un’anticipazione che potrebbe essere di elevato gradimento per le piccole e medie imprese italiane. Stando a quanto affermato dal quotidiano italiano – che ha riportato le parole e le indicazioni sostanziali del numero uno di Unicredit, Federico Ghizzoni – la banca metterà presto a disposizione 40 miliardi di euro per la ripresa economica, e più di 35 miliardi di euro in favore delle famiglie.

In tutto, pertanto, più di 75 miliardi di euro, che serviranno all’istituto di credito di Piazza Cordusio per poter realizzare la propria strategia di penetrazione sul mercato business & retail attraverso interventi di sostegno alla crescita delle imprese italiane (e in particolare alle piccole e medie imprese, che costituiscono la maglia preponderante del tessuto imprenditoriale italiano) e gli incentivi all’esportazione, al fine di supportare la diversificazione del fatturato delle società, e l’ingresso in nuovi Paesi.

I migliori bond per il 2012

 Il segmento corporate dei bond si appresta a fornire grandi soddisfazioni per il 2012. Al di là del più eclatante caso di Luxottica, che ha emesso un titolo da 500 milioni di euro, e in mezzora ha ottenuto richieste per ben 9 miliardi di euro. Ma i migliori bond per il 2012 non si fermano al solo titolo Luxottica, abbracciando il comparto delle utilities, quello bancario, quello telefonico, e tanto altro ancora.

Come dimostra la lista dei migliori 20 corporate bond pubblicata negli ultimi giorni da Il Sole 24 Ore, per rendimento lordo al 9 marzo 2012 spiccano alcune banche, tradizionalmente molto affezionate al reperimento di denaro fresco attraverso l’emissione di titoli di debito obbligazionario sul medio lungo termine. Unicredit è di fatti attualmente in testa a questa speciale classifica con un rendimento lordo pari al 6,92%, condizionato principalmente dalla cedola fissa di 6,125 punti percentuali, e da una scadenza protratta nel tempo (aprile 2021).

Previsioni prezzo Unicredit marzo 2012

 Tra le banche italiane maggiormente sotto i riflettori troviamo certamente Unicredit, protagonista di un imponente aumento di capitale da circa 7,5 miliardi di euro avvenuto lo scorso gennaio. La banca di Piazza Cordusio ha accolto nuovi grandi investitori, soprattutto fondi di investimento (BlackRock, Capital Research, fondo Aabar di Abu Dhabi, …), che hanno apportato nuova liquidità in un momento di grande turbolenza sui mercati finanziari per la crisi del debito sovrano della zona euro e per le tensioni sull’Italia. La maggior parte degli investitori avrà sicuramente già conseguito performance da capogiro, visto che da inizio gennaio le azioni Unicredit hanno sperimentato forti apprezzamenti.

Unicredit lancia bond unsecured a cinque anni

 Unicredit, tra gli istituti di credito più affermati del nostro paese e dell’intero continente europeo, ha deciso di soddisfare ampiamente gli obbligazionisti: in effetti, la banca di Piazza Cordusio ha fornito la propria approvazione per lanciare sul mercato un nuovo bond del tipo senior unsecured, con una scadenza di cinque anni e un ammontare complessivo che è stato fissato in 1,5 miliardi di euro. In aggiunta, lo spread relativo al rendimento offerto sarà pari a 345 punti base. Il prestito in questione potrà beneficiare senza dubbio della gestione di diverse altre banche, vale a dire Citigroup, Natixis e Société Générale, tanto che è già nota la domanda totale, 5,3 miliardi di euro, ovvero più di tre volte superiore all’offerta.

Bofa e ML investono in Unicredit e Barclays

 Il pericolo recessione nell’area Euro non è del tutto svanito con i recuperi dell’azionario e con il ridimensionamento dello spread, ma il quadro generale è molto diverso rispetto a qualche mese fa’. L’andamento del FTSE-Mib conferma la volontà di cambiamento con il Governo Monti che da più parti è stato lodato per il lavoro svolto e per le aspettative positive di lungo periodo. A sostegno di un quadro che va’ migliorando di mese in mese abbiamo il settore bancario che dal bottom di Novembre scorso ha recuperato il 35% e si dirige verso nuovi top relativi di medio periodo rilanciando anche il settore assicurativo direttamente connesso.

I continui down-grade/up-grade delle agenzie di rating riescono ancora a girare il mercato e cambiare le aspettative; dopo aver screditato il sistema bancario Europeo fino a fargli rischiare il collasso le banche d’affari e le agenzie rivedono le stime e correggono il tiro, anche se il discorso non vale per tutti gli attori del mercato.

Unicredit vince causa contro Bernard Madoff

 Unicredit mette a segno una importante vittoria legale nei confronti del finanziere Bernard Madoff. Stando a quanto affermato dal giudice del tribunale distrettuale di New York, Jed Rakoff, è da ritenersi bocciata la causa giudiziaria che era stata intentata nei confronti del gruppo bancario italiano da parte di Irving Picard, attuale curatore fallimentare del colosso creato da Madoff

Stando alle motivazioni del rigetto da parte del tribunale, infatti, non sarebbero state provate le responsabilità di Alessandro Profumo (ex amministratore delegato di Unicredit) e dei suoi più stretti collaboratori, nel favorire la frode portata avanti dal finanziere americano. Buone notizie per l’istituto di Piazza Cordusio, quindi, e brutte – bruttissime – per il curatore del gruppo Madoff, che ha disperatamente cercato di recuperare 20 miliardi di dollari dalla banca italiana e dalle proprie divisioni internazionali.

Settore Bancario affonda le Borse

 Dopo un’ottava tutto sommato positiva (grazie sopratutto al gap-up di venerdì scorso) i mercati Europei si avviano ad un close settimanale difficile in cui i bancari sono i protagonisti assoluti.

Fino a ieri il rialzo è stato sostenuto proprio dal settore bancario insieme a quello assicurativo, sempre più legati ed al centro del pericolo recessione; dopo il doppio massimo di ieri ed il gap lasciato aperto sul grafico del FTSE-Mib un venerdì “rosso” era quasi inevitabile e per questo gli investitori non sono spaventati. I traders prendono profitto dalle operazioni di breve e questo dimostra che non c’è ancora fiducia nel lasciare le posizioni overnight; la situazione è nettamente migliorata nelle ultime settimane ma ancora l’azionario non convince i grandi fondi che aspettano il momento giusto per riprendere gli acquisti e trascinare verso l’alto i titoli favoriti.

Piazza Affari positiva, spread sotto a 420

 Giornata positiva per i mercati finanziari; l’ultima ottava completa di Gennaio 2012 sembra voglia chiudere in positivo, così come farebbe il mensile in corso se l’andamento di queste prime ore di Lunedì 23 Gennaio verrà mantenuto fino a Martedì prossimo.

A Milano il FTSE-Mib apre esattamente dove aveva chiuso Venerdì scorso e sale immediatamente oltre la quota critica di resistenza a 15750 punti andando a segnare nuovi massimi di periodo in linea con le attese dopo il precedente close di Wall Street; benissimo il settore bancario che nel complesso guadagna oltre il 6% al momento con Banca MPS in testa alle blue-chips  che si avvicina al 10% di guadagno in poco più di tre ore di contrattazioni, seguita da Unicredit che segue a ruota l’andamento nonostante le incertezze sull’aumento di capitale.

Aumento di Capitale Unicredit