Oltre i 5000 euro solo assegni non trasferibili, dopo tale soglia occorrerà specifica richiesta

In applicazione dell’ articolo 49 del Decreto legislativo 231 del 21 novembre 2007, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del riciclaggio, da mercoledì 30 aprile scattano importanti novità per gli assegni bancari e circolari, ma anche per i libretti di risparmio. Scenderà da 12.500 a 5.000 euro il limite per il trasferimento di contante, assegni al portatore e libretti. Si scende, di regola, a 2mila euro se il trasferimento avviene invece tra soggetti che svolgono attività di incasso e trasferimento fondi (i money transfer ). Ed è sempre 5mila euro la soglia per poter emettere assegni trasferibili, cioè che si possono girare ad altri. Le banche e le Poste dovranno rilasciare blocchetti di assegni già muniti della clausola “non trasferibile”. Quindi gli assegni non saranno più trasferibili? Assolutamente no, solamente le banche da domani forniranno “in automatico” solo quelli “non trasferibili”.

Libero scambio o protezionismo?

Una delle questioni più dibattute nell’ambito dell’economia internazionale riguarda la superiorità del libero scambio sul protezionismo. Non esiste e non è mai esistito nell’uno e nell’altro senso un sistema rigorosamente ed intrasigentemente definito, perché da un lato non si è mai registrata la pratica di un assoluto regime di libero scambio e dall’altro non s’è mai verificato un modello di integrale e duratura autosufficienza. Anche i mercati che in linea di principio si sono chiusi in se stessi hanno aperto sempre larghi spiragli, controllati e limitati quanto si voglia, verso l’esterno.

Cos’è esattamente il protezionismo? È la politica commerciale adottata da un governo per contrastare la concorrenza estera a sostegno dell’intera produzione nazionale o, più spesso, di particolari settori di essa, scoraggiando le importazioni e incoraggiando le esportazioni. A tal scopo, le misure praticate possono essere di vario tipo: dall’applicazione di severe tariffe doganali alle importazioni fino ai contingentamenti ovvero veri e propri limiti quantitativi alle importazioni. Il protezionismo è strettamente legato alla storia degli stati nazionali. Le sue origini possono essere ricondotte sia al mercantilismo, che, finalizzato alla potenza militare, accompagnò la nascita e il rafforzamento delle monarchie nazionali europee tra il XVII e il XVIII secolo, sia al colonialismo, che contemporaneamente consentì ad alcune grandi potenze di costituire mercati talmente ampi da essere potenzialmente autosufficienti. Ottenuto con la rivoluzione industriale un sicuro vantaggio su tutte le altre economie, in Francia e, soprattutto, in Gran Bretagna si fece strada una teoria opposta al protezionismo, che esaltò il valore del libero scambio.

Unione monetaria: perchè l’Inghilterra non adotta l’euro

Nel giugno 1988 il Consiglio europeo confermò l’obiettivo della progressiva realizzazione dell’Unione economica e monetaria (UEM) e assegnò a un comitato guidato da Jacques Delors, all’epoca Presidente della Commissione europea, il mandato di elaborare un programma concreto per il suo conseguimento. Il “Rapporto Delors”, redatto a conclusione dei lavori, proponeva di articolare la realizzazione dell’Unione economica e monetaria in varie fasi: dal rafforzamento della cooperazione tra Banche Centrali, alla fissazione irrevocabile dei tassi di cambio delle valute dei primi 11 Stati membri partecipanti all’unione monetaria e la conduzione di una politica monetaria unica
sotto la responsabilità della BCE ed infine l’adozione della moneta unica.

Trimestrale Fiat, il Lingotto tiene duro nel mercato automobilistico

Fiat Group Automobiles ha chiuso il trimestre con ricavi per 6,8 miliardi di euro, in aumento dell’8,4% rispetto ai primi tre mesi del 2007 grazie ai maggiori volumi di vendita. In risultato della gestione ordinaria è positivo per 193 milioni di euro (192 milioni di euro nel primo trimestre 2007), mentre il margine sui ricavi è passato dal 3% al 2,8%. Escludendo le componenti non ricorrenti il risultato della gestione ordinaria del primo trimestre 2008 sarebbe stato di 233 milioni di euro rispetto a 152 milioni di euro nel 2007, con un margine sui ricavi del 3,4%, in miglioramento rispetto al 2,4% del 2007.

La trasmissione internazionale del ciclo economico: perchè la crisi dei mutui subprime può colpire anche noi

Le economie industrializzate e le economie emergenti sono caratterizzate da andamenti ciclici dell’attività economica. Le recessioni sono seguite dalle espansioni con una certa regolarità e con un ritmo che è risultato più o meno sincrono con quello di altre economie.

Quando le economie sono aperte (ovvero ci sono limitate barriere commerciali), l’andamento di alcune variabili, come il PIL di un Paese, ha effetti sulle analoghe variabili degli altri Paesi. Per esempio è solito leggere, che la recessione economica degli Stati Uniti(ovvero variazioni negative e decrescenti del PIL) si trasmette alle economie europee e questo può innescare un circolo virtuoso mondiale. Se i legami commerciali sono molto importanti, si osserva che i Paesi maggiormente integrati dal punto di vista commerciale (ovvero il cui interscambio commerciale è molto elevato, dovrebbero essere anche i paesi con i cicli economici più simili e più sincronizzati.

Logitech segna crescita del fatturato del 17 % a 601 milioni di dollari

Logitech International S.A. con sede ad Apples in Svizzera è la holding del gruppo Logitech. Fu fondata nel 1981 da Daniel Borel, Pierluigi Zappacosta e Giacomo Marini. Era una spin-off della École polytechnique fédérale de Lausanne. Guida il settore industriale delle periferiche per computer a livello mondiale. Logitech produce un ampia gamma di periferiche per PC, console di videogiochi (Xbox, PlayStation 2, PlayStation 3 e Wii), lettori mp3 portatili e telefonini ma di recente si è focalizzata per quelle per computer. Iniziò con la produzione di mouse a Le Lieu (Svizzera). la produzione fu in seguito spostata negli USA, a Taiwan e Irlanda, infine a Suzhou in Cina. Vende i suoi prodotti in tutto il mondo. Le sue attività vengono divise in 3 ampie zone geografiche: America, Europa, Medio Oriente e Africa e infine Asia . In Giappone usa il marchio Logicool da quando la compagnia Logitec del luogo esistente fin dal 1982 si è inserita nel mercato delle periferiche.

Caterpillar: primo trimestre utile netto di 922 milioni di dollari

Caterpillar è un leader tecnologico e il produttore principale di macchine per attività di costruzione ed estrazione mineraria, motori diesel e a gas naturale, e turbine industriali a gas. In risposta alla devastazione causata dallo tsunami in Asia, la Caterpillar e i suoi concessionari hanno offerto macchine, capitali e risorse per le attività di soccorso e ricostruzione. La Caterpillar è inoltre uno dei principali donatori aziendali nel progetto The Nature Conservancy’s Great Rivers Partnership. E ancora una volta la Caterpillar è stata inclusa nella classifica Dow Jones Sustainability World Index. Caterpillar Inc. ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 922 milioni di dollari, rispetto agli 816 milioni di un anno prima, a fronte di vendite salite da 10 a 11,8 miliardi. Per l’intero 2008 il produttore Usa si attende ora un incremento delle vendite tra il 5% e il 10% e dell’utile per azione tra il 5% e il 15% rispetto ai livelli 2007.

Paesi emergenti trainati dalle commodities

Le borse dell’area Asia-Pacifico registrano il segno più, sostenute dal ritorno degli acquisti su greggio e oro e dal dato sulla creazione di posti di lavoro nel settore privato Usa.

I paesi emergenti si sono integrati meglio nell’economia globale nel corso degli ultimi anni grazie ai forti aumenti dei prezzi delle commodities e al miglioramento sia delle politiche che delle istituzioni

si legge nel rapporto del Fondo Monetario Internazionale. Nel primo trimestre del 2008, l’oro e le principali commodities hanno ulteriormente incrementato i propri valori di riferimento. Basti osservare l’ andamento del greggio, costantemente scambiato oltre il limite registrato nel 1980, al di sopra dei 100 dollari al barile. In Rialzo anche l’oro. Al Comex il future ha toccato il massimo degli ultimi giorni a quota 925 dollari l’oncia. Tra le materie prime agricole i semi di soia vedono il future in progresso dell’1,6% a 1277 centesimi (12,77 dollari) per bushel.

Future americani positivi: cresce fatturato Johnson & Johnson

Future americani positivi a Wall Street dopo la pubblicazione dei dati macro relativi ai prezzi alla produzione a marzo, saliti oltre le attese, e del balzo a 0,63 punti dell’indice Empire State aprile. I future sul Dow Jones salgono dello 0,34%, quelli sul Nasdaq dello 0,65%, S&P500 +0,38%. Spunti positivi grazie alla trimestrale del gigante dei prodotti di largo consumo Johnson & Johnson: il risultato per azione è stato di 1,26 dollari, superiore alle stime del consensus posizionate a 1,21 dollari. Anche il fatturato è cresciuto, con un progresso del 7,7% a 16,2 miliardi di dollari. Il gruppo ha inoltre rivisto al rialzo l’outlook per l’intero 2008, facendo sapere di attendersi ora un eps operativo di 4,4/4,45 dollari. Prima dei risultati Johnson & Johnson in controtendenza i cattivi annunci di colossi come Alcoa (AA), General Electric (GE). Sugli altri mercati, sul valutario, euro in flessione nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di ieri a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5778. In lieve progresso l’oro.

Pirelli re chiude bilancio 2007 con utile di 151,1 milioni di euro

Pirelli RE, parte del gruppo Pirelli & C. SpA, è una management company che gestisce fondi e società proprietari di immobili e non performing loans nei quali investe tramite quote di minoranza (attività di Investment & Asset Management) ed ai quali fornisce, così come ad altri clienti, tutti i servizi immobiliari specialistici, sia direttamente che tramite il network in franchising. Il gruppo si pone come interlocutore unico per l’intero ciclo immobiliare: valutazione, acquisizione, gestione, valorizzazione, alienazione dei beni. La Società ha avviato con successo la strategia di investimenti in Germania e Polonia che rappresentano la prima fase dell’espansione e che hanno permesso alla società di consolidare la propria posizione di leadership nel settore dell’asset management in Europa Continentale.

L’Assemblea ordinaria, riunitasi ieri, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2007, che si è chiuso con utile netto consolidato di 151,1 milioni di euro, e ha deliberato di distribuire un dividendo di 2,06 euro per azione, con un pay-out ratio di circa il 58% in linea con il target del piano triennale 2006-2008. Il dividendo verrà messo in pagamento il 24 aprile 2008, con stacco cedola il 21 aprile 2008. L’Assemblea ha inoltre deliberato di autorizzare, fino alla data di approvazione del bilancio 2008, l’acquisto di azioni proprie entro il limite massimo di legge del 10% del capitale sociale.

Banca mondiale: aumentano i prezzi dei cereali e cresce la povertà

La Banca Mondiale è stata fondata nel 1945 da 184 Paesi e alla fine del 2007 il totale dei prestiti concessi ai Paesi superava i 500 miliardi di dollari USA. La Banca Mondiale ha come finalità istituzionale la riduzione della povertà nei Paesi di reddito medio o basso e in quelli poveri con il sostegno dello sviluppo sostenibile e con la utilizzazione di un’ampia gamma di prodotti e di strumenti finanziari come i prestiti, le garanzie, e con una serie di servizi come i programmi d’assistenza tecnica, i servizi di consulenza, ecc.

Aumento prezzi cereali: progressivo esaurimento delle scorte

Ieri la Fao, presentando il rapporto trimestrale di previsione della produzione di cereali nella persona di Jaques Diouf, il direttore generale della Fao ha affermato:

Anche se l’offerta di cereali aumenterà, i prezzi non caleranno, la domanda di cereali è in aumento e le scorte al minimo. Occorre prendere decisioni ad alto livello politico, con capi di Stato e di governo.

L’aumento dei prezzi è dovuto alla domanda sempre crescente e al progressivo esaurimento delle scorte. Nel 2007 il prezzo del riso ha registrato l’aumento maggiore. Alla fine di marzo i prezzi del grano e del riso erano circa il doppio rispetto all’anno precedente, mentre quelli del mais erano aumentati di oltre un terzo. La Fao denuncia scontri in diversi Paesi, come Egitto, Camerun, Costa d’Avorio, Senegal, a causa dei forti aumenti dei prezzi del pane, dei prodotti a base di mais, del latte, dell’olio, della soia e di altri prodotti alimentari di base, nonostante le misure di controllo dei prezzi prese dai governo locali. Inoltre la riduzione della terra coltivabile e dell’acqua per l’irrigazione a causa dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione, la domanda in crescita di carne e formaggio da parte delle classi medie urbane dell’Asia (che porta alla riduzione delle coltivazioni di riso), i danni ai raccolti provocati da inondazioni in Indonesia e Bangladesh e dal gelo in Cina e Vietnam.