Quali rischi per le borse mondiali dall’instabilità di Tokyo?

 Doccia fredda per l’indice Nikkei della borsa nipponica, che nel giro di una settimana ha perso il 15% facendo salire sull’ottovolante i mercati finanziari mondiali. Nella seduta di ieri la borsa di Tokyo perde più del 5%, allontanandosi dai massimi più alti degli ultimi cinque anni e mezzo di 15.942 punti. Ora gli investitori temono un effetto boomerang sulle altre borse e un clamoroso flop dell’Abenomics, ovvero il programma di politica economica messo a punto dal premier Abe per rilanciare l’economia giapponese dopo un ventennio di stagnazione.

Wall Street verso nuovi record grazie al dato sulle case

 Chiusura con il segno più per Wall Street, che si avvicina ai precedenti record storici grazie alla pubblicazione di due ottimi dati macroeconomici che evidenziano il buono stato di salute della locomotiva a stelle e strisce. In particolare gli indici azionari statunitensi hanno brindato al dato sulle case. Infatti, l’indice S&P/Case-Shiller, che monitora l’andamento delle 20 più importanti città degli Stati Uniti, ha mostrato la maggiore variazione positiva su base annua da aprile 2006 ed è salito del 10,9% (sempre su base annuale).

Fed continuerà a stampare denaro

 Gli investitori internazionali hanno tirato un sospiro di sollievo quando ieri pomeriggio Ben Bernanke, il numero uno della Federal Reserve, ha dichiarato che non ci sarà alcuna interruzione del piano di quantitative easing da 85 miliardi di dollari. La Fed continuerà a stampare denaro, acquistando sul mercato bond e asset-backed securities. I mercati finanziari continueranno ad essere inondati di liquidità, vero motore della crescita senza freni delle borse mondiali. Il tutto mentre l’economia reale dei paesi occidentali arranca e aumentano le distorsioni sui mercati obbligazionari globali.

Borsa di Francoforte a un passo dai massimi storici

 La seduta di borsa di ieri è stata caratterizzata dalle prese di beneficio degli investitori, che hanno monetizzato i guadagni accumulati negli ultimi giorni a seguito dell’ottima intonazione dei listini azionari internazionali favorita dal calo della disoccupazione negli Ua e dal taglio dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea. Mentre c’è una Wall Street record grazie al lavoro (disoccupazione ai minimi dal 2008), in Europa continua l’ascesa della borsa di Francoforte che è ormai a un passo dai record assoluti.

Disoccupazione Usa torna ai livelli del 2008

 Dagli Stati Uniti sono arrivate oggi ottime indicazioni sull’andamento del mercato del lavoro. I nuovi occupati nel settore non agricolo, ovvero i non-farm payrolls, sono risultati in crescita di 165mila unità nel mese di aprile. Il risultato è migliore delle attese degli analisti finanziari, che si aspettavano un saldo positivo di 145mila unità. Per quanto riguarda, invece, il settore privato il dato è positivo per 176mila unità. Sono stati poi rivisti al rialzo i dati di marzo e febbraio, rispettivamente a 138mila da 88mila e a 332mila da 268mila unità.

Wall Street in forte calo dopo tassi Fed

 Wall Street ha chiuso in deciso calo dopo il meeting della Fed, che ha deciso come da attese di confermare il costo del denaro tra lo 0% e lo 0,25% e il piano di quantitative easing da 85 miliardi di dollari al mese. La banca centrale americana ha ribadito la propria volontà di proseguire con questa politica monetaria ultra-espansiva, almeno fin quando la disoccupazione non scenderà sotto la soglia del 6,5% e non ci saranno rischi di inflazione significativi. Gli investitori, però, restano preoccupati per le condizioni dell’economia americana.

Allarme sulle borse dopo crollo dell’oro

 A metà aprile i prezzi dell’oro hanno messo a segno una discesa così forte che non si vedeva da 30 anni. Fino a quel momento le quotazioni del metallo giallo si erano mosse quasi sempre nella stessa direzione degli indici azionari (in particolare quelli americani), mostrando quindi una forte correlazione positiva. Il crollo dell’oro non è stato, però, seguito sul Nyse dall’indice Dow Jones e S&P500. Tuttavia, nelle ultime cinque sedute l’indice S&P500 ne ha chiuso tre in rosso e due hanno evidenziato ribassi rispettivamente del 2,3% e dell’1,43%.

Wall Street crolla dopo attentato alla maratona di Boston

 Ieri sera tutto il mondo è stato scosso da una notizia che ha purtroppo rievocato tragici eventi legati alle dinamiche del terrorismo internazionale dell’ultimo decennio. La maratona di Boston, una delle più antiche al mondo, è stata segnata da un attentato che ha provocato più di 100 feriti e due morti, tra cui un bimbo. Due bombe sono esplose dentro un hotel a poche decine di metri dalla linea d’arrivo. Un terzo ordigno è stato individuato prima che potesse esplodere ed è stato messo in sicurezza dagli artificieri.

Nuovi massimi storici per Dow Jones e S&P500

 A Wall Street non si ferma la corsa delle borse. Ieri al Nyse l’indice Dow Jones ha aggiornato i massimi storici a 14.826,66 punti, chiudendo la seduta in rialzo dello 0,88% a 14.802,24 punti. Da inizio anno l’indice più rappresentativo della borsa di New York guadagna quasi il 13%. Dopo una lunga rincorsa, che durava ormai da più di cinque anni, anche l’indice S&P500 ha toccato nuovi record assoluti. L’indice S&P500 ha chiuso la seduta con un rialzo dell’1,22% a 1.587,73 punti. Il nuovo top assoluto è 1.589,07 punti.

Come investire in borsa dopo l’effetto-Cipro

 L’effetto-Cipro si fa sentire sui mercati finanziari, colpendo il sentiment degli investitori che ancora una volta sono costreetti a dover fare i conti con la crisi di uno dei paesi membri della sempre più fragile area euro. Il prelievo choc dai conti correnti delle banche cipriote, reso necessario per mettere in salvo la piccola isola (che conta soltanto per lo 0,2% del pil dell’eurozona), ha infranto un tabù e ora c’è preoccupazione sui mercati sulle modalità di salvataggio future di paesi in difficoltà. La sensazione è che, però, il caso di Cipro resterà isolato.

Borsa di Wall Street tocca nuovi record storici

 La giornata di ieri è stata molto favorevole alle borse. In Europa la migliore piazza finanziaria è stata Milano, che ha visto l’indice FTSE MIB chiudere la seduta con un progresso del 2,78% a 15.974 punti. Tuttavia, la notizia del giorno sui mercati finanziari è il nuovo record di sempre dell’indice azionario americano Dow Jones, che ha chiuso la seduta di borsa a 14.253,77 punti con un rialzo dello 0,89%. Il nuovo massimo storico per l’indice più conosciuto della borsa di Wall Street è 14.286,37 punti.

Google supera 800$ per la prima volta nella storia

 Il titolo Google ha superato ieri quota 800 dollari per la prima volta nella sua storia. Ieri alla borsa di Wall Street le azioni del motore di ricerca più famoso al mondo hanno chiuso la seduta con un rialzo dell’1,76% a 806,85 dollari. E’ stato toccato il livello più alto di sempre in borsa a 807,05 dollari e oggi è atteso un nuovo exploit. La società di Mountain View ha ora una capitalizzazione di mercato pari a 264 miliardi di dollari.

Fiat industrial quotazione a Wall Street

 Mancano solo pochi mesi alla quotazione di Fiat Industrial, società del gruppo torinese, a Wall Street. L’annuncio è stato effettuato direttamente dall’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, che ha voluto imporre un timing pari al terzo trimestre 2013 per la prima quotazione nei listini americani. Un annuncio effettuato in sede di conference call durante la diffusione dei dati 2012.

Twitter vale 12 miliardi dopo offerta BlackRock

 Il momento attuale non è di certo favorevole per il mercato hi-tech, che continua a essere trascinato al ribasso dal costante calo del titolo Apple che tra l’altro ha perso anche il primato di società più capitalizzata del mondo. Ad ogni modo le valutazioni restano sempre molto elevate. Sebbene il valore delle azioni della società di Cupertino sia sceso del 60% dai top assoluti di 705$, toccati circa quattro mesi fa, la valutazione del leader del micro-blogging, ovvero Twitter, sembra andare nella direzione opposta.