Wall Street e i timori sulla Grecia

 I problemi che toccano l’economia greca si ripercuotono sui mercati finanziari. A Wall Street i future dei listini si riducono, gli operatori conoscono perfettamente il rischio che la Grecia non riesca a centrare gli obiettivi sulla riduzione del deficit. Ad alimentare il sentiment negativo sono quindi ancora una volta le cattive notizie sulla Grecia per la quale si teme sempre più un fallimento. I ministri delle finanze riuniti nei giorni scorsi a Lussemburgo, hanno sottolineato che il Paese ellenico potrà aspettare fino a novembre (e non ottobre come si era programmato) per ottenere la seconda tranche di aiuti da 8 miliardi di euro.

Piazza Affari: Wall Street cede ieri in chiusura, FTSE-Mib oggi negativo

 Durante la giornata di ieri il Dow Jones ha consolidato il rialzo di Lunedì arrivando a sfiorare gli 11400 punti prima di girare al ribasso per correggere il movimento della prima ora; la positività Europea ha sostenuto Wall Street e fintato che le Piazze del Vecchio Continente erano aperte gli acquisti sostenevano anche gli indici USA.

Durante le ultime 2 ore di trading di ieri Martedì 27 Settembre il Dow è arrivato sul supporto a 11150 punti che oggi farà da spartiacque per decidere le sorti della giornata di contrattazioni. Sotto a questo livello il close negativo è quasi inevitabile mentre al di sopra dello stesso la positività (che per ora sta disegnando un recupero a “V” molto poco credibile) continuerà fino a recuperare gli 11400 punti per stasera.

Wall Street: conteggi ciclici difficili su S&P-500

 I conteggi ciclici sugli indici degli Stati Uniti spesso richiedono un gran numero di compromessi tra le regole di base della teoria di Hurst. Gli studi di Gann sulle ciclicità, sia legate ai pianeti che alle semplici stagioni erano completamente basati sul mercato USA e forse anche per questo l’approccio del famoso analista ammetteva conteggi molto diversi dai classici e rigidi intermedi di Hurst.

La varianza possibile in un ciclo ammetteva praticamente qualsiasi cosa e per questo per seguire l’andamento ciclico a scopo previsionale bisognava necessariamente affidarsi ad altre tecniche di conteggio all’infuori della semplice somma dei giorni.

Piazza Affari: negativo il Mib dopo il crollo di Wall Street

 L’ottava corrente, penultima del mese di Settembre non poteva chiudersi diversamente; male è iniziata e male va’ a concludere con una perdita attuale di oltre 1300 punti e pochissime prospettive di recupero per fine giornata.

L’indice delle blue-chips di Piazza Affari cede il 2.60% sotto la pressione insistente dei venditori ma sopratutto sulla scia del -3.51% di ieri a Wall Street da parte del Dow Jones; mentre da noi una performance simile non desterebbe sospetti (il nostro mercato è nettamente più volatile degli indici americani) un -3.51% sul Dow Jones è un fortissimo segnale di negatività che lascia il segno nel breve periodo ma anche nel lungo se le cose non cambieranno immediatamente.

Piazza Affari: -4% il Fib, spread Btp-Bund oltre quota 400

 Altra giornata catastrofica: dopo il gap-down del 19 Settembre arriva il secondo salto di prezzo in open di questa ottava, la penultima di Settembre 2011.

L’open del mercato porta il Mib direttamente sotto i 13750 punti con un beneficio immediato per le opzioni put su scadenza Ottobre che schizzano in alto immediatamente; la reazione immediata dello spread Btp-Bund che supera velocemente i 400 punti completa il nuovo quadro ribassista che si sta delineando impostando avvicinando Piazza Affari ad un punto di non ritorno.

Piazza Affari: ottava verde, grazie al tracy+1

 La partenza del tracy+1 sul derivato dell’indice Mib è arrivata più che puntuale e fino ad oggi ha totalizzato circa 1600 punti di rialzo negli ultimi 4 giorni di contrattazione; un risultato notevole se consideriamo che solo fino a Lunedì si temeva il peggio e sembrava non ci fosse motivo di essere ottimisti se non le scadenze cicliche imposte dal modello di Hurst.

Il ritorno in area 14800 di Mib proprio nel giorno della scadenza dei derivati di Settembre ha vanificato il valore di tutti gli strumenti ribassisti fuori dal range di interesse e le opzioni con gli strike più vicini hanno rapidamente invertito rotta favorendo quei pochi rialzisti che ormai avevano perso le speranze di veder fruttare il proprio investimento.

Mercati USA: S&P-500 ripropone lo stesso pattern di 4 anni fa’

 Torna l’ombra della recessione sui mercati mondiali anche se questa volta la crisi è strutturale e diffusa sia nel Vecchio che nel Nuovo continente; la debolezza delle valute e i problemi del sistema bancario su cui si regge l’economia e la finanza trascinano in basso i listini, tanto in Europa quanto in America. Proprio negli USA, il Dow Jones sembra l’indice che tiene meglio la caduta, mentre l’S&P-500 ci riporta indietro di 4 anni.

Piazza Affari: Milano ancora positiva prima della BCE

 Piazza Affari positiva a metà seduta, anche se non si può parlare di una giornata caratterizzata ancora; non ci sono infatti settori di spicco e le blue-chips non figurano nè in cima nè in fondo al listino. E la cosa non stupisce affatto, visto che l’attenzione è tutta rivolta al pomeriggio ed i book dei titoli più capitalizzati sono serratissimi.

Wall Street: occupazione con campeggio per il 17 Settembre 2011

 Nel 2000 e più precisamente il 26 Gennaio davanti a Wall Street i Rage Against The Machine, storico gruppo di fama mondiale, si esibivano davanti alla Borsa Valori più importante del mondo. L’obiettivo era chiaro e andò a buon fine; furono chiusi i battenti a causa della folla accorsa ad ascoltarli ed il loro video-clip montato da Michael Moore mostra chiaramente operatori di borsa che saltavano a ritmo sulle note di Sleep Now In The Fire.

Piazza Affari: gap positivo sull’indice, bene Fiat

 L’apertura anticipata dei future Eurex costringe spesso il Mib ad aprire con qualche punto di gap, anche se in questo caso non si tratta di una vera e propria finestra di prezzo (visto che il valore di open è contenuto nel range di ieri ma nettamente superiore al close precedente). Chi è rimasto short overnight però si è trovato una bella sorpresa ed ora bisogna valutare se è finito il ribasso, almeno momentaneamente, o se nel pomeriggio Wall Street ci trascinerà ancora al ribasso.

FTSE-Mib in territorio neutro dopo il crollo, ecco i livelli operativi

 L’indice italiano delle blue-chips dopo la performance di ieri apre, come era prevedibile, in zona neutra e si mantiene in un range di punti ristretto nell’attesa dell’apertura di Wall Street; a sostegno del Mib e del mercato italiano in generale ci sono pochi titoli importanti tra i quali possiamo citare Indesit (+7%), Olidata (+3.48%), Gabetti (+3.46%) e Zucchi (+3.27%) che probabilmente attira l’attenzione su di sè per le notizie sull’aumento di capitale.

Male invece Monti Ascensori (-7%), Snai (prossima al -5%), Pirelli C. Risp. (-3-41%). Recuperano quasi 1 punto percentuale tutti i bancari e gli assicurativi importanti, ma i rispettivi indici settoriali mostrano un’equilibrio che costringe a rimandare nel pomeriggio ogni entrata a mercato.

Piazza Affari: -3.35%, banche e assicurazioni le peggiori

 La perdita di fiducia verso la Merkel? Le perplessità sulla manovra italiana di Agosto? O la paura per la Grecia? Quali che siano le cause a cui si attribuisce il crollo di questa mattina, sono comunque sbagliate se non si guarda la situazione complessiva senza escludere niente. Più volte è stato ribadito che il Mercato è globalizzato ormai, ed anche se Wall Street è dall’altra parte dell’oceano i condizionamenti sono continui e bilaterali e non si può certo attribuire sempre la colpa dei crolli ad un motivi piuttosto che ad un’altro escludendo una visione d’insieme. La sfiducia è generale e la finanza non riesce più a convincere tanto che le vendite trascinano i settori portanti della finanza al ribasso, con performance rosse ben superiori al 5%.

Piazza Affari: Fib negativo, ma non troppo

 Preoccupazioni e rumors trascinano l’indice ed i titoli del paniere leggermente in negativo dopo la prima metà della seduta odierna; il Fib perde al momento lo 0.78% andando direttamente al test della SuperTrend oraria che passa per 15340 di derivato. Nonostante la giornata sia girata in negativo fin dalla prima ora dopo un’apertura prossima allo zero, le prospettive positive non sono ancora del tutto svanite e resteranno tali almeno finchè non verrà passato al ribasso il supporto indicato.

Piazza Affari vira in negativo, malissimo Euro/Dollaro

 Open positivo sui Mercato Europei, ma l’illusione finisce subito. Il buon esito dell’asta di Titoli di Stato, che hanno visto una domanda superiore all’offerta e rendimenti in calo di 55 punti base, non ha abbassato lo spread Btp-Bund, che ora torna in zona 300 punti. Male gli indicatori e male anche Seat Pg che perde 32.6 milioni con un calo di ricavi del 6.3%.

Ma quello che diffonde la sfiducia è lo scetticismo di Barclays sul pareggio di bilancio; gli analisti non solo bocciano il piano del Governo ma prevedono un deficit dello 0.9% del Pil e bocciano i provvedimenti anti-evasione.