Lo yen perde terreno nei confronti dell’euro, dopo gli sforzi intrapresi dal governo giapponese per risollevare la situazione delle banche maggiormente in difficoltà. La valuta asiatica si è inoltre indebolita anche nei confronti del dollaro della Nuova Zelanda e del dollaro australiano: tale evento è stato provocato in particolare dall’atteggiamento degli investitori, i quali hanno mostrato tutta la loro fiducia nei confronti dei piani del presidente eletto statunitense Barack Obama per ricapitalizzare le banche statunitensi, potenziando la domanda per gli assets ad alto rendimento finanziati in yen. Yuji Saito, a capo del settore degli scambi esteri della sede di Tokyo della Societe Generale, seconda banca francese per quanto riguarda il valore di mercato, non si è mostrato molto ottimista:
Le speranze mostrate nei confronti dell’amministrazione Obama stanno favorendo la propensione al rischio. Lo yen verrà dunque venduto.