Continua, anche dopo la conclusione del G20, il rafforzamento dello yuan che va così ad aggiornare i nuovi massimi degli ultimi cinque anni. La Banca centrale cinese, infatti, ha fissato il rapporto di cambio nei confronti del dollaro sul filo di 6,79 ed in linea con le attese di una lenta ma progressiva rivalutazione della valuta del gigante asiatico. La questione riguardante una maggiore flessibilità dello yuan, tra l’altro, non è stata tra gli argomenti all’ordine del giorno nel corso del G20 proprio per effetto dei veti posti dalla Cina. Nel complesso la riunione dei capi di Stato è di Governo è stata deludente non per questo, ma di certo per il mancato accordo sulla tassa sulle banche, e per il rinnovo delle politiche comuni di taglio ai deficit dei singoli Paesi che non aggiungono di certo nulla di nuovo.
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