Nuovo periodo di incertezza per i mercati mondiali, con gli indici che “non sanno” se ripartire o no, almeno per ossigenare i prezzi ed evitare la catastrofe. Sulle commodities, il sentiment è pressoché uguale:
primo su tutti il future Soybean, che mette a segno un nuovo attacco alla statica a 964 perforandola in chiusura daily di qualche punto, e dopo la realizzazione di un massimo decrescente sembra volgere al peggio il quadro generale per questo derivato: per chi fosse liquido, è bene rimanere tale fino a nuove importanti indicazioni. Il mercato ha bisogno di trovare riscontri nei volumi, prima di definire le intenzioni e consentire un ingresso a basso rischio.
Il petrolio dalla sua parte, dopo aver mancato il target ribassista a 29 dollari ha recuperato velocemente i 47 ma non è riuscito a confermare la rottura rialzista: si sta sviluppando una fase laterale, quindi porre attenzione alla fuoriuscita al fine di individuare la nuova onda che spingerà i prezzi in direzione con probabile aumento della volatilità.
Sul Natural Gas si aspettavano chiari segnali per consentire entrate di medio periodo, ma ancora non si è presentato sul grafico alcun pattern o rottura rilevante, per cui attualmente permane l’incertezza.
Escluse le operazioni di medio periodo, non rimane che spostarsi sui time frame inferiori fino a ulteriori sviluppi, sfruttando le oscillazioni intraday che risultano comunque in tutti i casi essere ampie e dai risvolti tecnici anche se di difficile interpretazione per i nuovi trader ancora inesperti.