Effettuando una sovrapposizione di grafici tra l’SPMIB e il Dax si nota una divergenza particolare sviluppata nell’ultimo mese di contrattazioni: non coincide infatti l’ampiezza dei movimenti tra il 21 Novembre e il 5 Dicembre: mentre il nostro indice di bandiera è tornato al di sotto del minimo segnato il 21 Novembre, il Dax ha mantenuto i prezzi al di sopra del 50% del movimento sviluppato, il che se preso singolarmente sarebbe un segnale di forza non da sottovalutare. Se si considera però la situazione ciclica attuale, tenendo presente la possibilità di un nuovo minimo in vista, il nostro indice potrebbe aver rallentato la salita quasi ad anticipare la debolezza che colpirà anche l’indice Tedesco. Infatti le probabilità per gli sviluppi futuri attualmente sono al 70% per un nuovo minimo che riveda i minimi del 2008.
Nel caso in cui il nostro indice avesse anticipato il movimento ribassista, sarà proprio l’SPMIB ad avere la discesa peggiore e più profonda, mentre per i tedeschi potrebbe bastare un doppio minimo sui valori già visti.
Da un conteggio temporale sembrano mancare circa 10 giorni di borsa aperta al minimo finale che, se il quadrò non subirà sconvolgimenti particolari, si attesterà per il nostro indice sul fondo del canale verde ora passante per 17400 punti di SPMIB. Come livelli di entrata per le prossime giornate si hanno i seguenti forniti dalla candela del 19 Dicembre che risulta essere outside rispetto alle ultime tre giornate di borsa:
al rialzo 19683;
al ribasso 19008.
Trovandosi ora il mercato in prossimità della Bollinger centrale, i segnali acquistano più valore e il movimento che scaturirà potrebbe essere interessante dal punto di vista dei punti che fornirà. Consigliato quindi per l’intraday monitorare la rottura di uno dei due livelli per ipotizzare il trend dei prossimi giorni e i relativi target, che sono le bande esterne di Bollinger passanti per 20320 al rialzo e 18360 al ribasso.