Generalmente il termine spread viene usato per definire la differenza tra il valore di bid e quello di ask presente nel book di negoziazione di uno strumento finanziario. Quando si parla di spread trading invece, la differenza che viene indicata con lo stesso termine è riferita allo scostamento di prezzo tra 2 strumenti diversi. Ad esempio: la differenza di prezzo tra il contratto future con scadenza Dicembre 2008 sull’indice SPMIB e la differenza del future con scadenza Marzo 2009 presenta uno spread variabile, che aumenta e diminuisce in base a diversi fattori (volatilità, volumi di scambio, ma soprattutto aspettative degli operatori).
Il trading sullo spread dei contratti, prevede di sfruttare l’oscillazione tra i due contratti (che varia di continuo in un range piuttosto ristretto generalmente): si tratta quindi di un trading non direzionale, in quanto la tendenza dello strumento sottostante può essere al rialzo o al ribasso, ma in ogni caso non condiziona i guadagni e le perdite delle posizioni in spread: l’unico fattore da controllare è la differenza di prezzo tra i due.
La realizzazione pratica di una posizione in spread tra due contratti con scadenza diversa, avviene comprando uno dei due, e contemporaneamente vendendo l’altro. Potrebbe sembrare una posizione di copertura (infatti questa tecnica può essere usata per “bloccare” determinate posizioni in essere, ma è un discorso da intraprendere per posizioni di medio periodo e non di brevissimo), in realtà a seconda di come varierà lo spread tra i due, realizzeremo un guadagno o una perdita al momento della chiusura di posizione.
Il vantaggio di questa operatività particolare, è quello di non dover seguire la tendenza del mercato, che in certi casi risulta di difficile interpretazione.
Lo studio dello spread trading è trattato in appositi testi e risulta interessante da applicare qual’ora si fossero riscontrati problemi nel trading tradizionale e nell’individuazione delle tendenze di mercato: l’approcio offerto da questa metodologia è infatti completamente diverso, e si adatta a chi desidera operare sui mercati a livello intraday.
1 commento su “Introduzione allo spread trading”
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Tre mesi fa ho aperto un conto, operativo con sistema spread trading , presso un broker delegato all’esecuzione di questo metodo , per me è sperimentale.
Da circa due mesi e mezzo il conto è in negativo di circa il 19% e ultimamente di circa il 10%.
In sintesi vi chiedo quale dovrebbe essere la evoluzione futura.
Soprattutto vorrei capire in che termini la statistica , poggiata sui sottostanti in correlazione, dovrebbe prima o poi riportare gli spread in positivo e, quindi, il saldo conto in attivo.
In altri termini non riesco a trovare ragionevoli spiegazioni per sostenere il contrario e cioè che il saldo potrebbe non ritornare mai in attivo.
Saluti e grazie per la risposta in anticipo.