Era dal marzo del 2004 che la Cina non riportava un deficit nella bilancia commerciale delle proporzioni attuali, ma il motivo è presto spiegato: lo yuan, infatti, è rimasto eccessivamente ancorato al dollaro, favorendo gli sforzi del governo di minimizzare il ruolo della valuta negli squilibri economici globali. Per essere più precisi, il deficit ammonta a 7,24 miliardi di dollari. A questo punto, tale situazione potrebbe spingere gli Stati Uniti a intensificare la pressione sull’ex Impero celeste sulle questioni valutarie; comunque, gli analisti si attendono un ritorno a breve di un surplus commerciale, ma per il momento occorre far fronte alla evidente scarsità di lavori stagionali. Secondo alcune indiscrezioni, infine, da Pechino potrebbe giungere la decisione di avviare nuovamente l’apprezzamento dello yuan nelle prossime settimane: c’è da ricordare che la valuta cinese viene mantenuta da ben due anni a un livello di 6,83 yuan per ogni dollaro.