Con una mossa a sorpresa in Giappone la Banca centrale nipponica ha annunciato la revisione al ribasso del costo del denaro, già ridotto ai minimi termini. Rispetto allo 0,10%, infatti, il tasso di riferimento in Giappone oscillerà all’interno della banda dello 0-0,10%; trattasi per certi versi di una mossa disperata da parte della Boj per contrastare il superyen e per contribuire a sostenere un’economia penalizzata dal fronte delle esportazioni, ma anche caratterizzata da pericoli incombenti di deflazione, al punto che con ogni probabilità nel breve e medio termine serviranno anche interventi di politica monetaria non convenzionali. Non aiuta inoltre lo yuan, la valuta cinese che continua ad essere sottovalutata, ed il dollaro che oramai nelle ultime settimane ha intrapreso un cammino di svalutazione che di sicuro sosterrà le esportazioni di beni e servizi prodotti negli Stati Uniti.