La Cina ha già pronto un progetto ben preciso e articolato per riuscire a sganciarsi dal dollaro come moneta di riferimento del sistema economico internazionale e far assumere questo ruolo dallo yuan: il programma di importazioni ed esportazioni messo a punto dal governo di Pechino, infatti, interesserà come venditori le aziende di zone ben determinate e selezionate (ad esempio la regione del Guandong) e, come acquirenti, gli stati del sud-est asiatico, tra cui Hong Kong e Macao. L’attesa per un sistema monetario più diversificato è vissuta con fibrillazione anche da Brasile, Russia e India, tra i principali paesi emergenti, i quali nell’ultimo summit di Ekaterinburg di giugno, in Russia, lo avevano proprio ribadito in una nota congiunta.