L’Italia rischia di rimanere senza latte: gli allevatori minacciano una rivolta

Gli allevatori italiani non ne possono più e minacciano di sollevare una protesta lasciando l’Italia senza latte. A mettere in agitazione gli allevatori è la situazione di crisi in cui verte il settore ed in particolare il prezzo del latte. I produttori, supportati dalla Coldiretti, chiedono di ridurre il valore aggiunto che il latte acquisisce dall’allevatore al consumatore.

Il prezzo del latte aumenta di quattro volte dalla stalla alla tavola e questo, secondo i produttori, rischia di mettere in crisi le aziende agricole e la domanda da parte dei cittadini. Gli allevatori chiedono un adeguamento del prezzo del latte alla stalla che lo porti a 42 centesimi al litro. Richiesta alla quale fino ad ora sono seguiti secchi rifiuti e l’intenzione di abbassare il prezzo del latte a 35 centesimi al litro.

Arriva l’e-ticket. Niente più biglietto cartaceo per 240 compagnie aeree.

Nel era dell’e-commerce e della digitalizzazione anche i biglietti aerei si sono adeguati. Dal 1 giugno, infatti, si è detto addio ai tradizionali biglietti di carta, angoscia dei viaggiatori che sempre rischiavano di lasciarlo a casa nel cassetto della scrivania. A sostituirlo arriva l’e-ticket, il biglietto elettronico in uso già in altri settori. Il definitivo passaggio all’e-ticket è stato sancito da un decreto dell’organizzazione IATA (International Air Transport Association).

Le 240 compagnia aeree, aderenti all’associazione e pari al 94% del traffico aereo mondiale, dovranno, dunque, abbandonare il vecchio biglietto cartaceo per adottare quello elettronico. Viaggiare diventa, dunque, più facile e veloce: è sufficiente infatti recarsi presso il check-in in aeroporto con un documento di identità e con il codice di prenotazione. Il biglietto elettronico può essere acquistato online 24 ore su 24 sui siti delle varie compagnie aeree o chiamando i rispettivi call center.

Accreditamento azioni ai creditori di Parmalat

La Parmalat è stata travolta da un crack finanziario scoppiato alla fine del 2003, che l’ha costretta a dichiarare bancarotta. Con decreto del Ministero delle Attività Produttive gran parte delle Società del Gruppo sono state ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi e il Dr. Enrico Bondi è stato nominato Commissario straordinario. Il fallimento della Parmalat è costato l’azzeramento del patrimonio azionario ai piccoli azionisti, mentre i risparmiatori che avevano investito in bond hanno ricevuto solo un parziale risarcimento. Il Tribunale di Parma dichiarò insolventi le società nominando Giudice Delegato il Dr. Vittorio Zanichelli e con tali sentenze, furono fissate le date per il deposito delle domande di insinuazione e per la verifica dei crediti. Grazie al cosiddetto decreto “salva-imprese”, Parmalat fu salvata dal fallimento e la sua direzione fu affidata come già detto all’amministrazione straordinaria di Enrico Bondi, che ha risanato parzialmente i conti (pur dovendo ancora rispondere completamente alle richieste di risarcimento dei vecchi risparmiatori). Successivamente gli obbligazionisti hanno visto le loro obbligazioni convertite in azioni Parmalat di nuovo tipo, quotate alla Borsa di Milano.

Niente ICI e niente infrastrutture e difesa del suolo in Sicilia e Calabria

Il taglio dell’ICI ha reso contente un numero immenso di famiglie, l’abolizione della tassa sulla prima casa farà si che gli italiani possano dedicare ad altre spese la somma che fino a poco fa veniva periodicamente sottratta. Ricordiamoci però che lo Stato rappresenta un’azienda, seppur senza scopo di lucro, per cui il “risultato di esercizio” non può chiudere in perdita. Non avendo ovviamente uno scopo lucroso, è comunque auspicabile che possa chiudere i conti di fine anno almeno alla pari. Cosa significa? In parole semplici, dato che è stata abolita la tassa Ici che per lo Stato rappresenta un entrata, ovviamente per pareggiare tale perdita lo Stato dovrà ridurre i costi. Ed anche in questo caso lo Stato non si è smentito ed ha pensato di sottrarre somme dai fondi che erano destinati alle infrastrutture e alla difesa del suolo (ex risorse Ponte Stretto) in Sicilia e in Calabria (1.363,5 milioni di euro).

Pubblicità Moby S.p.A potenzialmente ingannevole. L’Antitrust la blocca

L’antitrust ha sospeso la pubblicità della società Moby “Vai in Sardegna o Corsica. TORNI GRATIS” poiché ritenuta ingannevole per i consumatori. Il provvedimento del Garante della Concorrenza e del Mercato nasce per impedire che i consumatori, spinti dalla pubblicità, compiano scelte sbagliate nel momento di scegliere la destinazione in vista delle vacanze estive. Al centro delle polemiche l’uso della formula ‘Torni Gratis’ e l’effettiva convenienza della promozione.

La promozione pubblicitaria non specificherebbe in modo adeguato il necessario pagamento di tasse, diritti e supplementi. Secondo l’Antitrust, infatti, il messaggio principale della pubblicità, diffusa su varie testate nazionale, su cartelloni e sul sito internet della società Moby, evidenzia in modo particolare l’espressione ‘TORNI GRATIS’, relegando in fondo alla pagina una lista di limitazioni cui è soggetta la promozione, scritta per altro in caratteri più piccoli rispetto al claim principale.

Petrolio: settimana altalenante, apertura di un’inchiesta da parte della Commodity Future Trading Commission

La settimana è stata altalenante per i prezzi del petrolio: inzialmente le quotazioni hanno perso terreno, tanto da arrivare a segnare un minimo a ridosso dei 124,5 dollari, dopo, un’improvvisa impennata ha portato il greggio a 128 dollari. Gli acquirenti sono scesi nuovamente in campo dopo che è stata diffusa la notizia relativa all’apertura di un’inchiesta da parte della Commodity Future Trading Commission per manipolazione dei prezzi.

Ne sentiamo spesso parlare, ma cosa si intende per manipolazione dei prezzi nel mercato delle commodities? Ogni singolo contratto future che viene trattato, su qualsiasi cosa, comporta, per definizione, l’esistenza di un compratore e di un venditore al medesimo prezzo. Pertanto, il numero totale delle posizioni in acquisto (long) e di quelle in vendita (short) è sempre in perfetta parità. Questo è importante, perchè quando si parla di manipolazioni del mercato, bisogna rendersi conto che ogni posizione in vendita esistente è sempre perfettamente corrisposta da una in acquisto. Quando il prezzo salta, al rialzo o al ribasso, vuol dire che comunque ad un certo suo livello si è trovato qualcuno disposto a comprare e a vendere. Il salto (cioè l’assenza di negoziazioni in un determinato intervallo di prezzo) vuol dire invece che nessuno era disposto a fare da controparte in quella fascia di prezzo ritenuta evidentemente troppo alta o troppo bassa.

Banca Sanpaolo: in arrivo Carta Cuore rosso, la carta del tifoso

Cuore Rossonero e’ una normale carta bancaria prepagata ricaricabile e funzionera’ come strumento esclusivo per comprare gli abbonamenti per la prossima stagione 2008/2009 e i biglietti per ogni singola partita di campionato e di coppa. Sì, avete letto bene, tifosi del milan: Intesa Sanpaolo e A.C. Milan lanciano la carta Cuore Rossonero, la nuova prepagata grazie alla quale i tifosi del Milan potranno accedere direttamente ai tornelli di San Siro con una tecnologia contactless ovvero senza contatto diretto tra la carta e il terminale di riconoscimento, utilizzata per la prima volta in Italia. É lo strumento esclusivo per comprare gli abbonamenti per la prossima stagione 2008/2009 e i biglietti per ogni singola partita di campionato e di coppa. Grazie alla modalità contactless, infatti, è sufficiente avvicinare Cuore Rossonero al terminale di riconoscimento che provvederà alla verifica del diritto di accesso allo stadio precedentemente acquistato. Ma non solo, tramite Cuore Rossonero sarà possibile anche fare acquisti on line. Non finisce qui: la carta è attivabile anche per i minorenni per acquisti su internet o per utilizzarla come comodo e sicuro “portafoglio” in occasione di vacanze-studio all’estero. Per ottenerla basta recarsi in una delle 2700 filiali della banca Rete Intesa Sanpaolo e la ricarica può arrivare fino a 5.000 euro. La carta ha una durata di 10 anni.

Roma: STOP del Tar del Lazio alle striscie blu

Il Tar del Lazio ha annullato, giovedi 29 maggio, la delibera con la quale il comune di Roma nel 2004 aveva istituito la sosta a pagamento nel quartiere Ostiense. La sentenza del Tribunale amministrativo accoglie il ricorso, presentato dal CODACONS e da un Comitato di cittadini residenti a Ostiense, contro le strisce blu. La delibera comunale (104 del 4 aprile 2004), secondo la sentenza del Tar, risulta illegittima perché non vi è motivata la riduzione delle aree di parcheggio gratuite a vantaggio di quelle a pagamento.

Una precedente sentenza della Cassazione definisce nulle le multe alle auto in sosta nei parcheggi tariffati se accanto non è presente anche un parcheggio gratuito. Solo in alcuni posti “urbanisticamente rilevanti” è possibile aggirare la norma e la zona oggetto della delibera non risulta esserlo. L’atto emanato dal Tar ha efficacia immediata su tutto il territorio romano, poiché la delibera annullata citava tutte le strade di Roma.

Al via l’operazione buy-back per la M&C s.p.a.

La società M&C (Management & Capitali) ha avviato, a partire da mercoledi 28 maggio, l’operazione buy-back. Si tratta di un programma di riacquisto di azioni proprie da parte della Società per Azioni. Il programma è stato realizzato in seguito ad una delibera dell’assemblea dei soci il 18 dicembre 2008 e prevede che il Consiglio di Gestione possa porre in essere atti di acquisto e di disposizione di massimo 50.000.000 azioni ordinarie della società o di un numero di azioni pari al 10% del capitale sociale. Gli acquisti possono essere effettuati fino al 18 giugno 2009, poiché l’autorizzazione sarà valida per 18 mesi dalla data dell’assemblea.

L’operazione buy-back è stata possibile in quanto la società M&C ha a disposizione una riserva di 50 milioni di euro. L’azienda, nell’ottica del buy-back, si comporta come un imprenditore esterno e decide di investire nel suo stesso titolo. Si potranno concludere gli acquisti medianti operazioni sul mercato regolamentato da Borsa Italiana S.p.A, secondo le modalità previste dai mercati stessi.

Renato Brunetta punta alla privatizzazione di enti previdenziali e assicurativi

Il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta designa un nuovo piano industriale e ai sindacati parla chiaro: trasformare in S.p.a. alcuni rami della Pubblica Amministrazione. Entro 3-5 anni potranno essere recuperate risorse per 40 miliardi anche attraverso la dismissione di quote residue di patrimoni immobiliari, di strutture statali e delle attività non-core di fatto costituite in rami d’azienda improduttivi. Saranno trasformate in Spa (controllate però sempre dallo Stato) o in Agenzia degli enti economici, innanzitutto gli organi previdenziali e assicurativi. Questo è, secondo il ministro anche un modo per ovviare all’inefficienza del sistema, perché si sa, anche in passato la privatizzazione ha avuto lo scopo di rendere più organizzati e competitivi alcuni settori.

Ricordiamo ENI, di cui Goldman Sachs acquisì l’intero patrimonio immobiliare; Enel per la cui privatizzazione lo Stato ha incassato 56 miliardi di euro; ancora nel 1993 avvenne la privatizzazione del gruppo Sme, azienda pubblica controllata dall’IRI con una quota del 64%, quell’anno con la prima tranche della privatizzazione, relativa al settore surgelati e a quello dolciario del gruppo Sme, il gruppo svizzero Nestlé acquisì i marchi: Motta, Alemagna, La Cremeria.

Banca Mediolanum amplia la rete dei Family Banker. Aumenta il bisogno di consulenza

Banca Mediolanum apre una nuova fase di reclutamento e selezione di nuovi Family Banker, professionisti che assistono il cliente e lo aiutano nella scelta e nella gestione dei vari servizi offerti. A causa del crescente bisogno di consulenza da parte dei clienti per gestire al meglio i propri risparmi, la Banca intende ampliare la propria rete di collaboratori composta oggi da 6.382 professionisti dislocati in tutte le provincie italiane.

I Family Banker sono un punto di forza all’interno della struttura della banca, capaci di seguire la clientela nelle sue scelte di risparmio e investimento, portando la Banca a casa del cliente. La strategia vincente adottata dalla Banca è di essere sempre vicini al cliente e di fornirgli soluzioni adeguate ad ogni sua esigenza.

Guido Lasciarrea, Italian Network manager della banca e responsabile della rete dei family banker a livello nazionale afferma

Il successo che continuiamo a incrementare nel mercato bancario, finanziario e assicurativo ci porta a dover ricercare sempre nuovi consulenti e per questo puntiamo sul reclutamento di giovani capaci, dinamici e desiderosi di realizzare le proprie potenzialità, ai quali offriamo la concreta possibilità di mettere a frutto anni di studi.

Nasce Itala, nuovo marchio di qualità per il latte bovino

È stato presentato martedi 27 maggio, presso l’Hotel Exedra di Roma, “Itala”, marchio collettivo del latte di qualità. L’iniziativa è stata promossa da Unalat (Unione Nazionale fra le associazioni di produttori di latte bovino) in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Buonitalia e Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione). Il marchio Itala è stato ideato per contrassegnare il latte al 100% italiano e di qualità e per aiutare il consumatore a compiere scelte affidabili.

Il latte Itala è un prodotto confezionato entro 24/48 ore dalla mungitura, nel pieno rispetto dell’ambiente. Le emissioni di smog prodotte dalle autocisterne sono, infatti, ridotte grazie alla breve distanza tra le stalle e gli impianti di produzione. Itala, che ha lo scopo di coinvolgere gli operatori, le istituzioni e i consumatori per la tutela e la difesa della competitività sulla qualità e identità della produzione nazionale, rappresenta una boccata d’aria per il settore lattiero-caseario.

ISTAT: Il 50% degli italiani con 1900 euro al mese

Secondo le ultime statistiche rese note dall’ISTAT nel Rapporto Annuale sulle condizioni dell’Italia presentato alla Camera dei Deputati, il 19% degli italiani non riesce ad arrivare alla fine del mese ed il 50% vive con 1900 euro al mese.

Tra le categorie più a rischio ci sono le famiglie con figli minori a carico e le persone che vivono da sole, sono proprio questi che si trovano in ritardo nei pagamenti.
Il rapporto focalizza che il reddito netto per le famiglie residenti in Italia è di 2300 euro mensili inclusi i trasferimenti monetari,di circa 700 euro. Nota importante viene dalle famiglie rette solo dallo stipendio femminile, in questi nuclei familiari si ha circa il 27 % in meno del reddito rispetto agli altri.

Contro il caro mutuo Sparkasse lancia “Mutuo Zero portability”

Con il termine portabilità si esprime il concetto secondo cui chi ha contratto un mutuo con una banca può trasferire il suo debito ad un altro istituto, perché magari gli concede delle condizioni migliori. Più correttamente, però, si parla di portabilità dell’ipoteca, nel senso che nel caso di stipula di un nuovo contratto di finanziamento, l’operazione porta con sé la precedente ipoteca.

Per contrastare il caro mutuo Sparkasse crea Mutuo Zero Portability. È una soluzione semplice ed efficace, a misura di cliente, che permette di trasferire a costo zero, il proprio mutuo ipotecario presso l’istituto Sparkasse. Il nuovo mutuo è rivolto a tutti coloro che hanno contratto un precedente mutuo con un’altra banca e intendono trasferirlo presso Sparkasse che offre ai propri clienti condizioni più vantaggiose.