Nel primo trimestre fiscale del 2009, il colosso americano dei beni di consumo Johnson & Johnson ha riportato un utile in calo del 2,5% a $ 3,5 miliardi rispetto ai $ 3,6 miliardi del primo trimestre del 2008; l’utile per azione si è così attestato a $ 1,26 per azione battendo di quattro centesimi di dollaro le previsioni degli analisti. Il moderato calo di redditività, apprezzabile se si considera la difficile congiuntura statunitense, è stato conseguito anche attraverso un piano di riduzione complessivo dei costi di circa il 10% nei settori del marketing, amministrazione, produzione e ricerca. Johnson & Johnson, società nota, tra l’altro, per la produzione dello shampoo per bambini, ha chiuso il primo trimestre del 2009 con un giro d’affari in calo del 7% a $ 15 miliardi, riportando contrazioni di fatturato sia nella divisione di prodotti per l’igiene e la salute, sia in quella della prescrizione di farmaci e di strumentazione medica. Il business della società, tra l’altro, è stato condizionato dal cambio sfavorevole, con la conseguenza che il giro d’affari riportato da Johnson & Johnson si è attestato leggermente al di sotto delle attese della piazza posizionate a $ 15,47 miliardi. I vertici dell’azienda hanno comunque confermato il target annuale sugli utili 2009 all’interno della fascia dei $ 4,45-4,55 per azione.
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